Andrea A.
GUARNIGIONE DELLA GUARDIA DI LINDBLUM – UFFICIO DEL COMANDANTE - -15’ ALL’INIZIO
“Tutto pronto per iniziare signore, ecco l’elenco dei partecipanti e il dislocamento nei vari borghi della città!”
“Bene soldato, fammi leggere”
Il comandante scorse velocemente l’elenco mentre il soldato aspettava sull’attenti il via libera del suo superiore per andare sulle mura a godersi lo spettacolo, ormai mancavano pochi minuti all’inizio della sagra, il Granduca aveva già terminato il suo discorso e i partecipanti aspettavano solo che i mostri venissero liberati per salire sull’Aircap e iniziare ad abbatterli.
“Vai pure soldato, anzi no, aspetta un attimo!”
“Sì signore!”
“Il partecipante 33, si è firmato come
Nessuno, chi è questo tizio?”
“Un ragazzo strano, abbastanza alto e con un mantello scuro che gli copre parte del volto, quando gli abbiamo chiesto cosa desiderasse in caso di vittoria ha chiesto che il Granduca lo aiutasse a trovare il suo nome…”
“Il suo nome?” Chiese l’ufficiale stupito
“Sì esatto, il suo nome” Ribadì il soldato “Dice che senza non potrà tornare a casa…”
“Ogni anno le richieste sono sempre più strane… bei tempi quando i partecipanti chiedevano solo accessori e guil…”
“…E carte!” Aggiunse il soldato, irrigidendosi immediatamente nel timore di aver commesso un’insubordinazione nei confronti del suo comandante.
“E carte vero, il piccolo Vivi” guardò l’orologio sulla sua scrivania “Mancano solo cinque minuti, corri soldato, vai a prendere il tuo posto al borgo teatrale!”
“Sissignore, volo signore!” Il soldato salutò l’ufficiale con il saluto militare e uscì dalla porta tirando un sospiro di sollievo, il comandante era di buon umore oggi!
BORGO TEATRALE -2’ ALL’INIZIO
Il ragazzo avvolto nel mantello scese dall’aircap e guardò l’orologio della stazione
“Un minuto…” pensò.
Estrasse da una tasca della sua sneakin’ suit una foto di una ragazza, quanto tempo era passato da quando l’aveva vista per l’ultima volta, mesi? O forse più di un anno? Da quando era stato esiliato in quel mondo che non aveva mai conosciuto, eppure esplorandolo da subito gli era sembrato così familiare…
Non sarebbe potuto tornare fin quando non avesse ritrovato il suo nome e i suoi ricordi, l’unica cosa che ricordava era lei, quel volto stupendo e quei capelli rossi che lo incorniciavano e che evidenziavano i suoi occhi, azzurri come il cielo…
“Quando potrò rivederti? Mi manchi così tanto…”
Udì il tuono di un cannone, il segnale, la caccia ha inizio!
Uscì di corsa dalla stazione, di fronte a lui una larga piazza, si guardò intorno in cerca dei mostri
“Quest’anno non hanno preso i soliti mostri della nebbia che vivono nei dintorni…” Prese dalla tasca il libricino con i disegni dei mostri e le descrizioni, stava per sfogliarlo per l’ennesima volta quando un movimento catturò la sua attenzione, vicino all’ingresso sigillato della bottega del pittore notò due grossi felini, dalla testa mostruosa, simile a un calamaro, con due tentacoli lunghi circa un metro e mezzo che gli spuntavano da sotto gli occhi rossi.
Scostò il mantello ed estrasse la sua katana nera a lama dritta, con un piccolo cristallo azzurro incastonato nella lama, subito sotto la guardia e gli si avvicinò lentamente, costeggiando il muro per non essere notato.
Quando il primo si accorse di lui, era già troppo tardi, un unico fendente rapidissimo gli aveva tranciato di netto il collo, il secondo si voltò immediatamente udendo il ruggito strozzato del suo compagno morente e fece per attaccare ma prima che potesse lanciare il suo attacco psichico la lama gli aveva già trapassato la testa uccidendolo all’istante.
PRIMO POSTO PER
NESSUNO CON 36 PUNTI!
“Ho cominciato alla grande, vediamo cosa c’è di là”
Nessuno scese giù per la rampa alla sinistra della stazione e subito dopo la curva si trovò davanti al covo dei Tantarus. Per un istante si fermò a osservare la struttura chiusa, era stata ristrutturata completamente e ormai non vi era più traccia dell’attacco dei maghi neri di Brahne.
Nella sua mente gli sembrò di vedere le scene della battaglia con i maghi… E poi l’arrivo di Atomos… Ma com’era possibile? Non le aveva mai vissute, eppure gli sembravano così familiari…
A strapparlo dalle sue riflessioni un grido improvviso!
“Ma dove… La scala! Viene da sotto!”
Si volse e corse giù dalla scala, di fronte a lui una scena a dir poco comica… un esserino verde, alto si e no un metro, in una tunica e con in mano una lanterna e un coltello da cucina minacciava un omone alto e pesante almeno un quintale con in mano un’ascia bipenne che avrebbe potuto buttare giù un muro se usata da quell’armadio.
L’uomo indietreggiava terrorizzato davanti alla creatura che si muoveva lentamente verso di lui, sempre con la lanterna e il coltello “minacciosamente” puntati verso l’uomo.
Al ragazzo scappò una risata, poi vide l’uomo inciampare e perdere la sua ascia
“ma dai su… sei quattro volte tanto…” Poi ricordò la grande regola (che domina in tutti i mondi Final Fantasy e non solo) “mai giudicare dalle apparenze” e decise di correre giù in aiuto dell’omone.
“BASTA! MI ARRENDO! MI RITIRO! GUARDIE! SICUREZZA!” l’uomo era ormai con le spalle al muro, terrorizzato,
Nessuno resistette alla tentazione di scoppiare a ridere e corse in suo aiuto impugnando la spada con entrambe e le mani e colpendo il Tomberry
“Ecco come si chiamava quel coso” in pieno petto con un fendente potentissimo che lo fece volare contro il muro, senza però tagliare in profondità la carne del mostriciattolo, che, nonostante la botta, si rimise prontamente in piedi e puntò il coltello verso il nuovo avversario, avanzando verso di lui, lentissimo come sempre.
“Ehi tutto a posto? Non è che…” L’omone aveva agilmente scavalcato il cancello che chiudeva l’ingresso del teatro da cui era uscito il famoso Rouel e stava scappando via a gambe levate, mentre le guardie cercavano di calmarlo e di comunicargli che era stato squalificato “…mi daresti una mano. Va beh mi sa che dovrò cavarmela da solo!”
Il tomberry intanto si era avvicinato a circa un metro da lui e si preparava ad attaccare.
Nessuno si mise in posizione di guardia, con entrambe le mani a reggere la spada, pronto a colpirlo nuovamente o a parare un eventuale attacco
“Non spererai mica di colpirmi col miracle blade, vero coso?”
Il tomberry lanciò un rapidissimo affondo verso il basso ventre, incredibile, contando che ci aveva messo un minuto a percorrere una decina di metri con quelle sue gambine corte.
Il ragazzo si spostò verso destra e riuscì a malapena a schivare il colpo che lacerò solo il suo mantello, ripreso l’equilibrio calò un fendente dall’alto sulla testa del tomberry che cadde al suolo, ma riportando a malapena un graffietto da cui uscì un rivoletto di sangue color viola scuro.
“Ma di che diavolo è fatto? Di ferro? Quel colpo avrebbe dovuto aprirgli la testa a metà come un melone!”
Il ragazzo senza nome fece per colpirlo nuovamente ma il mostriciattolo rotolò rapidamente verso destra schivando l’attacco e si alzò prontamente in piedi.
“Con la spada sembra che non gli faccia nulla, proviamo con quella magia che ho imparato prima di visitare il Vulcano Gulgu” Si mosse rapidamente all’indietro, portandosi a qualche metro dall’avversario e rinfoderò la lama, muovendo lentamente le mani e unendole, portando i palmi a contatto come in una preghiera e mormorando nel frattempo la formula dell’incantesimo:
“…Con la forza del ghiaccio eterno che l’invincibile scorrere del tempo immobilizza … BLIZZAGA!!!”
Il terreno sotto il tomberry iniziò a brillare e una colonna di ghiaccio alta almeno cinque metri lo avvolse completamente, congelandolo e uccidendolo.
NESSUNO GUADAGNA 35 PUNTI, TOTALE 71, SECONDA POSIZIONE DIETRO A SIR FLATREY CON 72 PUNTI!
“Uff è stata dura stavolta, meno male che non sapeva attaccare a distanza!”
“Sapeva farlo, ma l’ascia di quell’uomo l’aveva già indebolito parecchio!”
Nessuno si voltò verso la voce, ma dovette coprirsi gli occhi, l’uomo aveva il sole alle spalle e non riusciva a distinguerne la figura, notò solo una lunga lancia che emanava un’immensa forza distruttiva.
“Chi sei?” gli domandò
“Sono uno come te, anche io un tempo non ricordavo il mio nome e la mia casa”
“Come fai a…”
“Conosco la tua storia, se dovessi vincere chiederò al Granduca di aiutarti, ma per adesso siamo avversari, quindi fatti onore ragazzo!” detto questo si voltò, spiccò un salto incredibile e scomparve nella luce accecante del sole.
“Ma chi è quel tizio… sembrava fortissimo”
SIR FLATREY INCREMENTA IL SUO PUNTEGGIO, ADESSO è A QUOTA 110 PUNTI!
“Devo muovermi!”
Si voltò di scatto e si trovò di fronte un altro Iaguaro che lo attaccò immediatamente con il suo attacco
frusta mentale.
Rimase immobile, con gli occhi spalancati e lo sguardo rivolto al mostro, ma la sua mente era altrove, sconvolta, travolta urla, suoni e immagini, in un istante si trovò immerso in un liquido rossastro, con la corrente che lo trascinava senza che riuscisse a opporvisi si sentì risucchiare verso il fondo, nel buio, ma si fece forza e lottò per risalire in superficie verso la luce e si ritrovò nuovamente nella piazzetta del teatro, steso per terra e con il mostro sopra di lui, pronto a divorarlo.
Strinse la spada nella mano destra e la piantò con forza nel fianco del mostro che in preda al dolore si spostò quel tanto che bastava per permettere al ragazzo di rotolare via estraendo la spada dal corpo del nemico e poi attaccare nuovamente trafiggendolo dall’alto e spezzandogli l’osso del collo, uccidendolo.
Il ragazzo fissò il cadavere del mostro e ripensò all’attacco che aveva subito, controllò quindi di non avere ferite, ma incredibilmente non aveva un nemmeno graffio e persino l’attacco psichico sembrava non aver avuto effetti, non avvertiva neppure la stanchezza dello scontro con il tomberry!
NESSUNO GUADAGNA ALTRI 18 PUNTI E SALE A QUOTA 89, SIR FLATREY INVECE AUMENTA IL VANTAGGIO ED ORA è A QUOTA 128 PUNTI!
“Devo cambiare zona, proverò ad andare al borgo commerciale!”
Corse a perdifiato verso la stazione e salì velocemente sull’Aircap e in un attimo si trovò al borgo commerciale”
Percorse di corsa la via disseminata di cadaveri di mostri e di partecipanti esausti e si diresse verso la piazza dove si trovavano la bottega, l’armeria e l’officina.
Intorno a lui altri cacciatori stavano cercando di accumulare punti per cercare di rimontare Sir Flatrey
“Non sarà mica mica il famoso draghiere di cui ho sentito parlare in giro per il mondo? Eppure lo credevano tutti morto… Se davvero è lui sarà dura batterlo!”
Arrivato nella piazza si trovò di fronte una scena surreale, una specie di topo vestito da clown che danzava allegramente a ritmo di una musichetta che udiva solo lui.
Il ragazzo estrasse la spada e si preparò ad attaccarlo ma il “topo” invece di difendersi o attaccare a sua volta gli fece una domanda, continuando a danzare “Si può sconfiggere me, il Ragtime Rat?”
“Eh?” rispose incredulo il ragazzo
“Rispondi, Sì o No?”
“Ehm… sì?”
Il topo controllò la carta che aveva in mano ed esclamò “Risposta esatta!!!” Ma prima che potesse aggiungere altro un enorme drago rosso lo schiacciò sotto una zampa, non lasciandogli scampo.
Nessuno istintivamente saltò all’indietro colto di sorpresa, come aveva fatto un drago a piombare lì senza che
nessuno se ne accorgesse?
NESSUNO GUADAGNA 60 PUNTI E SALE A QUOTA 149, SUPERANDO SIR FLATREY FERMO A 128!
Il drago intanto si avvicinò, la mole e quella cresta nera sulla testa contribuivano a dargli un’aria spaventosamente pericolosa.
Si alzò sulle zampe posteriori e lanciò un ruggito che fece tremare i muri per poi sputare un getto di fiamme in direzione di
Nessuno che si gettò di lato per schivarlo, ma dietro di lui si scatenò l’inferno, alcuni dei cacciatori, che si erano avvicinati nascondendosi dietro la bancarella nella speranza di riuscire ad abbattere il mostro mentre era distratto, erano stati investiti in pieno dalle fiamme.
Nonostante le loro urla il ragazzo cercò di concentrarsi sull’avversario e, mentre il drago ammirava la sua opera di distruzione, riuscì a nascondersi dietro la fontana preparandosi a lanciare il suo Blizzaga
“è un drago di fuoco, dovrebbe funzionare”.
Si concentrò e radunò le sue energie per eseguire l’incantesimo, ma il mostro girò verso di lui e alzò il muso verso l’alto con un ruggito a malapena udibile.
Di fronte a lui l’aria sembrò assumere una forma solida e al ragazzo sembrò quasi di vedersi riflesso, come se davanti al drago ci fosse un vetro o uno specchio, ma qualunque cosa avesse fatto era tardi, Blizzaga era pronta e l’aveva caricata alla massima potenza, probabilmente avrebbe congelato mezza piazza insieme al drago, ma sapeva di non potersi trattenere, se non l’avesse abbattuto subito sarebbe stato bruciato vivo.
“Ci siamo! BLIZ…”
“Fermo non farlo!!!” Riconobbe la voce dell’uomo che aveva incontrato prima “Ha usato Reflex, se gli lanci una magia verrà riflessa su di te!”
“Maledizione!” Il tempo di lanciare un’imprecazione e il ragazzo dovette subito lanciarsi al riparo dietro la fontana per evitare di essere investito dal getto di fiamme del drago.
L’uomo lo attaccò rapidamente con la sua lancia ferendolo a un fianco e saltando via agilmente per schivare la zampata del drago che sicuramente l’avrebbe ucciso, raggiunse poi
Nessuno al riparo dietro la fontana.
“È un Rub-Rum Dragon un mostro intelligente e pericoloso, non bisogna mai sottovalutarlo!”
Nessuno notò i lineamenti tipici del popolo di Burmesia e la lunga lancia da draghiere “Tu devi essere il famoso Flatrey, il grande guerriero di Burmesia, ho sentito parlare molto di te”
In quel momento il drago di alzò in volo “Facciamo dopo le presentazioni, sta per attaccarci!”
I due si lanciarono nelle direzioni opposte mentre la fiammata del drago colpì la fontana, facendo evaporare rapidamente l’acqua e creando una nuvola di vapore dietro cui i due cacciatori riuscirono a nascondersi momentaneamente.
“Io cerco di attaccarlo dall’alto tu tieniti pronto a colpirlo appena scende a terra!”
Senza aspettare la risposta spiccò un salto incredibile e riuscì a colpire il drago alla testa, stordendolo e costringendolo a scendere a terra.
Prima che potesse riprendersi
Nessuno lo attaccò con la sua spada trafiggendone il petto poco sotto il collo.
Il mostrò ruggì per il dolore e reagì con una violenta zampata colpendo in pieno il ragazzo e mandandolo a sbattere contro il muro.
Nonostante la resistenza della sua sneaking suit
Nessuno sentì che era stato ferito seriamente, alcune costole erano sicuramente rotte e il braccio sinistro gli faceva un male cane.
Ma il drago era deciso a uccidere il suo feritore e si preparò a lanciare una delle sue fiammate ma prima che ci riuscisse Flatrey lo attaccò nuovamente dall’alto.
Furioso, il drago non si accorse di non essere più protetto da Reflex, ma il particolare non sfuggì a Flatrey “USA BLIZZAGA! PRESTO!”
“Sì”
Nessuno mormorò velocemente la formula dell’incantesimo “…Con la forza del ghiaccio eterno che l’invincibile scorrere del tempo immobilizza… BLIZZAGA!!!”
In un attimo il ghiaccio avvolse il drago e tutto ciò che lo circondava nel raggio di diversi metri, Flatrey stesso riuscì a malapena a sottrarsi alla morsa del gelo balzando sul tetto dell’armeria di Dragoo,
Nessuno ce l’aveva fatta!
Il ragazzo scivolò a terra esausto, ma un tremito scosse il ghiaccio.
Con un ruggito il drago si stava già liberando e lui era ormai senza forze, le guardie non avrebbero fatto in tempo intervenire e a portarlo via, prima che il drago lo uccidesse.
Un altro ruggito, il drago era già riuscito a liberare la testa e stava già sciogliendo con le sue fiamme il ghiaccio che lo teneva prigioniero, ma Flatrey, conscio del pericolo lo colpì in fronte, penetrando a fondo nel cranio del mostro, che crollò esanime a terra spezzando il ghiaccio, ormai quasi del tutto sciolto, con il suo peso enorme.
SIR FLATREY ABBATTE IL GRANDE DRAGO E GUADAGNA 100 PUNTI TORNANDO IN TESTA CON L’INCREDIBILE PUNTEGGIO DI 228 PUNTI!
“Scusa ragazzo, volevo lasciare a te il colpo di grazia ma non c’era più tempo” disse avvicinandosi a
Nessuno.
“Hai fatto bene, non riesco… quasi a muovermi… non ce l’avrei fatta a… schivare” rispose il ragazzo con una smorfia.
“Prendi questo Elisir, a me non serve più tanto, mancano ancora un paio di minuti alla fine della sagra, magari riesci a fare ancora qualche punto!” disse porgendogli una boccetta di colore verde “Ti rimetterà a nuovo vedrai!”
Il ragazzo ne bevve un sorso e si sentì subito meglio “Grazie ma non penso che riuscirò a combattere ancora, me ne starò qui buono ad aspettare la fine della sagra, ormai ho dato tutto”.
Flatrey sorrise “Sei in gamba, sei stato un valido avversario!” Si girò allontanandosi “Addio!” e Spiccò un balzo, scomparendo tra i tetti.
Nessuno bevve un altro sorso di elisir e fece per alzarsi quando notò una piccola creatura blu che lo guardava.
“Se vuoi attaccarmi lascia perdere, non ho più voglia di combattere per oggi, ne ho prese abbastanza!”
“Mi daresti un elisir?”
“Come? Tu parli?... No non parli … Telepatia?” disse toccandosi istintivamente la testa.
“Mi daresti un Elisir? Non voglio attaccarti”
Il ragazzo guardò la bottiglietta “Beh tanto ormai va meglio e posso aspettare i medici dell’esercito, tieni, tutta tua!” e la lancio alla creatura che bevve ingordamente.
“Vacci piano che ti strozzi!”
“Grazie, Virgil!”
“Come mi hai chiamato? Tu…” non fece in tempo a parlare che venne travolto da innumerevoli ricordi, volti, voci… tutta la sua memoria stava tornando e con essa anche il suo nome che da tanto tempo cercava, Virgil!
“È ora Virgil, vai dal Granduca Cid, ti farà tornare a casa!”
Virgil si voltò verso la creatura ma non lo vide più, scomparso nel nulla, proprio come dal nulla era apparso.
E IL VINCITORE DELLA SAGRA è
NESSUNO, CON 299 PUNTI, DOPO AVER SCONFITTO KOYOKOYO!
Dalle mura si alzò un boato, la folla celebrava il vincitore della sagra, Virgil alzò la spada al cielo in segno di vittoria.
Sorrise “… Torno a casa, torno da te, finalmente…”.
FINE