TdG

[Doomtrain]

Nei tempi antichi, si pensava che le stelle (che oggi sappiamo tutti cosa siano) fossero delle lucciole attaccate al cielo, e quest'ultimo chiaramente era chiuso. è chiaro che ognuno dava la sua interpretazione, ma nessuna era corretta.
secondo me, il discorso della bibbia scritta da vari persone, è che non sapendo giustificare un avvenimento, davano una luce divina ad esso.
chiaro esempio ne è che ancora oggi ciò che la scienza non riesce a spiegare viene attribuito a fatti divini.

Visto che ci sono. propongo altre cosucce:
-"padre perdonali perchè non sanno quello che fanno".
Questa frase viene pronunciata da gesù sulla croce (crocifisso per il polso, non per il palmo della mano), ma perchè? perchè la pronuncia a voce alta e soprattutto perchè chiede di perdonarli? dio non li avrebbe perdonati senza la richiesta del figlio?

-"donna tu partorirai con gran dolore".
questa mi sembra una frase del classico dell'esempio citato all'inizio del post, ovvero il pensiero degli ignoranti dell'epoca "perchè le donne soffrono al parto? punizione del signore"
ma allora perchè anche gli animali soffrono? non mi sembra che un cavallo femmina gioisca durante il parto o anche prima, eppure gli animali non hanno violato la legge del signore, oppure lo hanno fatto e non se n'è accorto nessuno?

[Denden]

Piccola nota per doom: La fine del discorso, quello sugli animali..è quasi comica....

Allora...parlando a Ruben..
ritengo che chi ha scritto la bibbia sia do parte perchè erano uomini di fede, e come tali pensavano solo a dio e al suo volere
mentre(tornando alla verità di Rin) la scienza ci da risposte certe che nessuno, senza un discorso logico preciso e provato, può confutare..
così come a chi crede in dio è facile dire che esiste, per me è facile dire che non esiste, dato che non ci sono prove della sua esistenza, io mi affido a quella che gli uomini di dio hanno cercato di distruggere per secoli, perchè pericolosa, cioè la scienza.
è l'unica cosa in grado di fornirci verità assolute, dio non può, ma se confuti questa mia tesi con prove precise e logiche, allora cambierò idea.

[-Squall86-]

Questa domenica ho partecipato ad una Adunanza.

L'argomento era "Perchè dovremmo credere nella Bibbia".

Sono state dette molte cose interessanti che non sto qui a riportare perchè comunque si basavano sempre ed esclusivamente sul fatto che bisogna CREDERE nella Bibbia.

Durante il discorso ho notato un particolare interessante della loro visione teologica, che forse anche altre religioni hanno in comune: la TENDENZA A DERESPONSABILIZZARE DIO.

Mi spiego: a giudicare da ciò che viene detto la situazione sembra essere questa: ogni responsabilità di atto malvagio è sempre e solo dell'uomo. Dio, se ha qualche responsabilità, ce l'ha soltanto nell'ambito delle opere buone.
Si insomma, secondo loro Dio ci ha creati, ci ha lasciato scritto un bon ton dal titolo "Bibbia" e ci ha detto "Mo' sò bip vostri. Comportatevi bene e ci vedremo di nuovo" per poi sparire e non farsi più sentire...

Alla fine del discorso sono andato dall'oratore e gli ho posto la questione. Di tutta risposta lui cosa ha fatto? Ha acchiappato una Bibbia ovviamente! e mi ha fatto leggere un passo (di cui non ricordo assolutamente autore, capitolo e versetto) che diceva una cosa del tipo "Dio ci accompagna ogni giorno e ci guida tenendoci per mano". Al che io gli ho detto: "Si, grazie, ma io mica mi accorgo di questa cosa, anzi, sembra proprio il contrario" e lui mi ha risposto che solo conoscendo Dio si può imparare a percepire la sua presenza.

Al che io ho capito che di lì non ne sarei mai uscito con una spiegazione razionalmente corretta.

Bisogna leggere la Bibbia. Se non si è letta la Bibbia non si può sperare di avere qualche chance contro sti tizi, perchè ad ogni minima domanda che gli poni si finisce sempre lì: bisogna aver conosciuto il verbo di Dio per poter conoscere Dio.

Poi per convincermi che è stato Dio a creare l'universo mi ha fatto leggere un altro versetto, facendo il tutto in maniera molto astuta. Infatti, la prima cosa che mi aveva chiesto quando ci siamo presentati è stata: "cosa studi?". Io gli ho detto che ero uscito da un Liceo SCIENTIFICO e che stavo studiando all'Università. Così lui prontamente mi ha tirato fuori un verso che diceva pressapoco questo: Dio creò la materia con abbondanza di dinamismo e grande potenza.
Poi ha preso un foglietto e mi ha scritto la formula della relatività proseguendo con i seguenti passaggi:

E = mc2

quindi m = E/c2

e poi ha creato i seguenti collegamenti:

m = materia
E = grande potenza
c2 = abbondante dinamismo (abbondante perchè elevato al quadrato)

Al che io gli ho chiesto: "Si, ma... lei qui mi dice che E indica potenza... ma la potenza non c'entra nulla con l'energia, sono due cose diverse. E' la fisica a dirlo."

E lui mi risponde: "Beh si, ma la faccenda dev'essere interpretata perchè bisogna tener conto che uando la Bibbia fu scritta non c'era ancora la fisica odierna"

E io allora mi chiedo... ma Dio aveva bisogno della fisica odierna per enunciare una simle cosa? Cioè, se davvero è onniscente e se davvero ci avesse voluto dare la formula della relatività, non avrebbe avuto difficoltà a utilizzare i termini corretti...

Cmq, vabbè, solita storia: bisogna leggere la Bibbia.

E leggiamoci sta Bibbia!