Doomtrain ha scritto:il difetto e' che, avvalendosi di cio' che e' scritto nella bibbia, lo danno per scontato e basta. fai fatica a far cambiare idea a una persona che crede un libro come fonte inestimabile di verita'
appunto, non interpretano, leggono. il che per un libro così pieno di allegorie è un problema non piccolo.
X QUANTO RIGUARDA IL FAVISMO:
esistono circa 400 varianti di questa "malattia", e alcuni fabici hanno delle crisi emolitiche "letali" se non avviene una trasfusione, in quanto non hanno il tempo di recuperare il sangue perso
giusto. In pratica esistono versioni più leggere ed altre più gravi. In certi casi l'unico modo per evitare la morte per anemia perniciosa e/o simili è proprio una trasfusione. con tutti i problemi del caso.
uffa sono di nuovo ricaduta nella deformazione (pre)professionale
CITO da un testo di Antropologia:
La nascita dei nuovi movimenti religiosi si colloca in un processo in cui gli elementi che costituiscono la sintesi della visione cristiana del mondo vengono progressivamente negati; possiamo dire che la nascita dei Testimoni di Geova si colloca nella prima delle quattro tappe storiche fondamentali che costituiscono le diverse "ondate" della nuova religiosità , ovvero il rifiuto del ruolo della Chiesa ("Cristo si, Chiesa no"). I Testimoni di Geova sono soltanto la punta di un iceberg di una corrente molto più grande che è quella delle "sette cristiane", un fenomeno che va distinto dal protestantesimo storico anche se affonda le radici nella medesima epoca, quella della Riforma protestante guidata da Lutero, Calvino e Zwingli. Parallelamente alla nascita del protestantesimo si ha la corrente della "Riforma radicale", secondo la quale la Chiesa non è da riformare ma da rifondare, e all’interno di questa corrente emergono alcuni temi fra i quali:
1. l’idea secondo cui la fine di questo mondo è imminente e che con vari calcoli basati sui numeri che si trovano nella Bibbia sarebbe possibile determinarne la data;
2. il condizionalismo, ovvero la dottrina secondo cui l’anima non è immortale: dopo la morte l’uomo resta nella tomba, e solo al momento del giudizio finale – a certe condizioni – gli uomini risorgeranno e potranno accedere a una vita eterna;
3. la dottrina del "sacro nome", secondo cui Dio ha un nome che deve essere obbligatoriamente usato se si vuole conseguire la salvezza.
Intorno a queste tesi sono nati centinaia di movimenti religiosi, fra cui l’avventismo di William Miller, i cui seguaci attendevano la fine di questo mondo per l’anno 1844 e che patirono in quell’anno la conseguente "Grande Delusione". Il gruppo da cui derivano gli attuali Testimoni di Geova era soltanto uno fra i molti che, dopo la Grande Delusione del 1844, riprendevano i calcoli e cercavano nuove date per la fine del mondo. Charles Taze Russell (1852-1916), che si situa alle origini degli attuali Testimoni di Geova, proponeva la data del 1914. Questa data sarà poi spostata al 1925, quindi al 1975. Ma in queste teorie non vi è nulla di eccezionale. Gli specialisti contano – fra le sette di origine cristiana dell’America del secolo scorso – poco meno di un migliaio di movimenti che proponevano date per la fine del mondo. Il gruppetto di Russell, è vero, combinava il tema della fine del mondo con altri due a cui abbiamo già fatto cenno: un "nome sacro", Geova, con cui è obbligatorio chiamare Dio se si vuole essere salvi, e la negazione condizionalista dell’immortalità dell’anima. Ai tre temi principali i Testimoni di Geova uniscono tutta una serie di negazioni per cui sono noti: negano la divinità di Cristo, negano la Trinità , negano i sacramenti, negano il Paradiso e l’Inferno, negano il simbolo della Croce, e via dicendo. Bisogna anche dire che, fra centinaia di movimenti più o meno affini, quelli che si sarebbero chiamati Testimoni di Geova non spiccavano per profondità teologica, come può verificare ancora oggi chiunque prenda in mano una loro pubblicazione. Tuttavia i Testimoni di Geova hanno acquisito dimensioni notevolissime.