Eternal Darkness: Sanity's Requiem
Eternal Darkness: Sanity's Requiem uscito nel 2002 per il poco fortunato Game Cube, realizzato dalla Software-House Silicon Knights. Si tratta di base di un Horror, ma come vedremo presto ha parecchie peculiarità che lo distinguono dai canonici Resident Evil, Silent Hill, Clock Tower, Forbidden Siren ecc...
Innanzitutto la trama e l'atmosfera generale del gioco è basata in gran parte sull'opera di
Howard Phillips Lovecraft, geniale maestro dell'horror letterario che inventò intere cosmologie, culti, schiere di mondi e personaggi e in definitiva gettò le basi del genere
Cosmic-Horror.
-Trama: Tutto inizia quando Alexandra Roivas riceve una chiamata notturna che le annuncia che suo nonno (vivente nel Rhode Island) è stato barbaramente ucciso. La ragazza si precipita subito nell'inquietante magione dove viveva il vecchio per scoprire che quest'ultimo è morto in un modo atroce, ucciso selvaggiamente da una entità sconosciuta. La ragazza rimasta sola nell'antica dimora inizia ad indagare, finendo per scoprire un misterioso libro nel quale sono raccolti racconti terrificanti su antichi orrori che attentano al genere umano e all'equilibrio cosmico stesso. Al libro mancano varie pagine che rappresentano altrettanti capitoli, ma man mano che li ritrova e li legge il giocatore inizia a viaggiare da un'epoca storica all'altra, impersonando vari personaggi in vari luoghi del mondo; Un centurione romano in un antico tempio del Medio-Oriente, Una danzatrice cambogiana del 1100 dC, un monaco francescano in una cattedrale francese, un giornalista inglese durante la Prima Guerra Mondiale, il nonno stesso di Alexandra ecc...
Tutti i personaggi, e Alexandra stessa, man mano iniziano a capire la portata dell'orrore che minaccia il genere umano. Scoprono dell'esistenza degli Antichi, arcaiche divinità malvagie che desiderano rompere i sigilli che li tenevano incatenati e impedivano loro di portare la follia e la distruzione tra gli umani e che per raggiungere questo obiettivo muovono come pedine gli uomini a loro asserviti. Evito di inoltrarmi oltre per non spoilerare tutto a chi volesse dedicarsi a questo gioco, ma quello che vi aspetta è una trama inquietante, ansiogena, dai risvolti oscuri e malati, un incubo angosciante che ripesca tutte le tematiche affrontate da Lovecraft . Da non dimenticare un colpo di scena finale che aspetta coloro che completeranno quattro volte il gioco che vi farà ripensare sotto a una nuova luce all'intera trama.
-Gameplay: Il pregio maggiore di Eternal Darkness è di non soffrire della staticità e della legnosità che ammorba moltissimi esponenti del Survival Horror. Il personaggio controllato dal giocatore ha varie tipologie di attacco a disposizione, a seconda del periodo storico in qui si svolge il capitolo. Da armi da taglio (spade e spadoni) a balestre, mazze ferrate, fino ad arrivare a primi rudimentali armi da fuoco e poi granate, mitragliatrici ecc... Si possono mirare specifici parti del nemico (composto da un variegato campionario di mostruosità varie, zombies, scheletri, bestiacce varie, demoni ecc...) con qualsiasi arma. Si possono quindi mozzare braccia, gambe, teste, con vari risultati. Oltre a ciò, si dispone di un arsenale sempre più ampio di incantesimi con svariati effetti (attacco, difesa, cura, evocazioni, vari ed eventuali...). Tutto ciò contribuisce a dare alle fasi di combattimento che intervallano ed integrano l'esplorazione e il puzzle-solving una versatilità e una flessibilità raramente viste in un horror. Gli enigmi non sono troppo difficili, ma richiedono spesso un pò di pensiero laterale, unito allo sfruttamento dei poteri a propria disposizione e dell'ambiente, mentre letali trappole rendono l'esplorazione degli inquietanti scenari ancora più ansiogena. Sullo schermo fanno bella mostra di sè l'ovvio indicatore dell'energia vitale, quello dell'energia magica che si recupera con il tempo e l'insolito Sanity Meter. Questo indica sostanzialmente il grado di stress e di paura del vostro personaggio e quindi la sua lucidità mentale. Questa si abbassa durante gli scontri con i mostri, venendo feriti ecc, e si recupera invece sconfiggendo nemici e così via... Quando raggiunge livelli critici il personaggio inizia a soffrire di allucinazioni varie che ne minano ancor più la sanità mentale, come uscire da una porta e ritrovarsi decapitati, essere divorati da un gruppo di mostri ecc.... Alcuni di queste allucinazione colpiscono direttamente il giocatore, emblematico in tal senso è il falso messaggio di sistema che vi dice che tutti i vostri salvataggi sono stati distrutti, una cosa che alla prima partita mi ha fatto tirar fuori una sfilza di maledizioni prima di rendermi conto che era solo un' inganno del gioco... Estremamente innovativo ad ogni modo, e a volte davvero ingegnoso...
-Realizzazione tecnica e sonora: Inizio col dire che graficamente Eternal Darkness delude. E' difficile credere che sia sucito per una console dove troviamo anche giochi dalla realizzazione tecnica mostruosa come Metroid Prime. Il genere è certo diverso, ma onestamente l'Horror dei Silicon Knights ha parecchie pecche da quel punto di vista, e anche i filmati in computer grafica lasciano parecchio da desiderare. Nulla che pregiudichi la giocabilità sia chiaro, e molti scorci sono davvero eccezionali, ma si sente comunque che un pò più di lavoro sulla grafica non avrebbe guastato. Discorso diverso per la colonna sonora, una delle migliori del genere, con sonorità e musiche che riescono alla perfezione nel loro intento di trasmettere angoscia, inquietudine, a volte persino terrore, con una sottile traccia di follia malata che viaggia come un filo rosso lungo l'intera soundtrack.
-Difetti e conclusioni finali: Il gioco purtroppo ha vari difetti oltre alla summenzionata grafica. Innanzitutto è abbastanza facile (tranne alcuni passaggi), e ciò unito a una scelta di mostri quantomeno dozzinale e banale tranne poche eccezioni taglie le gambe alla tensione durante gli scontri. Come molti horror, Eternal Darkness non fa di per sè paura, e l'inquietudine e la tensione sono figlie dell'atmosfera, della trama, della colonna sonora, non del gameplay. Ma nonostante ciò è comunque un horror eccezionale, che ha conosciuto uno scarso successo, ma che per le sue indiscusse qualità, per i personaggi affascinati, per la trama da incubo, per l'atmosfera unica che riesce a regalare e per scelte di gameplay molto innovative nel suo genere meriterebbe di essere riscoperto, ben più di molti horror blasonati che però si accontentano stancamente di trascinarsi nel tempo, senza aver mai il coraggio di rinnovarsi a parte poche eccezioni. Consigliatissimo, e se come me siete fan di Lovecraft, direi imprescindibile.
Trama: 9
Gameplay: 8.5
Atmosfera: 9
Grafica: 7
Sonoro: 9
Longevità: 8
Complessivo: 9