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31 Gennaio 2017. Compie oggi 20 anni l’immortale Final Fantasy VII, e allo stesso tempo entriamo nel trentesimo anno della saga Final Fantasy. Anno che sarebbe dovuto iniziare al meglio con una conferenza in grande stile, con svariati presunti annunci e celebrazioni in pompa magna.



Così non è stato, essendosi l’evento FF30th Anniversary dimostrato una sorta di scambio di battute in stile rigorosamente nipponico, con annunci pensati esclusivamente per il mercato di casa jap e che probabilmente rimarranno esclusivi per quel territorio. Ben poco (rispetto alle aspettative) il materiale pensato anche per il mercato occidentale, ossia la data di Final Fantasy XII The Zodiac Age e la prima parte della roadmap per i DLC di Final Fantasy XV.

Alla luce di ciò, e considerando quanto fortemente nipponico l’evento si è rivelato essere, la domanda che ci si pone è: le aspettative “occidentali” sono state troppo alte? Sappiamo che lo standard nipponico è totalmente diverso dal nostro, che i consumatori giapponesi reagiscono con entusiasmo agli annunci sui merchandising o a cose strambe quali l’Ultima Fork (really?), mentre il popolo d’oltreoceano chiede alle software house cose ben più solide e concrete: trailer, teaser, date dei videogiochi annunciati – tra non molto anche l’anima.

L’errore allora dove sta?

Nel popolo occidentale che chiede troppo ad una software house che ragiona con standard giapponesi, o nella software house nipponica che dovrebbe accontentare anche i gusti dei giocatori occidentali a cui vuole vendere i suoi prodotti?

Alla luce del confronto e delle discussioni avute oggi, possiamo forse dire che lo sbaglio sta in entrambe le parti.


Final Fantasy 30th Anniversary - Logo 


Dopo l’evento, tra il clamore di alcuni e il disappunto di altri, è sorto infatti un interessante dibattito e un confronto di punti di vista sul Gruppo Telegram del Diary (a cui siete tutti invitati), tra chi comprende e giustifica il punto di vista tipicamente nipponico dell’agire da giapponesi solo per i giapponesi, e chi invece pretende un atteggiamento di Square-Enix più in linea con l’apertura del suo mercato all’Occidente, o quantomeno un annuncio meno pomposo.

A seguire, se volete, ecco la discussione integrale di oggi!



Conversazione tratta dal Gruppo Telegram del Rinoa's Diary

Mattia – Riassunto dell’evento: “Uèèè non hanno detto nulla sul remekk di Final Fantasy 7 :(((“
Giò – SQUARE FARZA
Mattia – perzone falzeeeee
Rinoa – Square penZa solo ai soldi, più specificamente agli Yen
Nyx – Obbiettivamente ultimamente pensano un po’ troppo a quelli
Sweety – li biasimi? Con la crisi economica…
Nyx – Li biasimo? Gli sparerei. Si vede nei loro prodotti la loro svolta..
Rinoa – È anche questione di proporzione nell’attenzione che riservi ai gadget, puoi fare anche le mollette Final Fantasy ma presentarle come un grande annuncio al pari della data di FFXIII, insomma..
Nyx – Appunto, é per quello che dico che stanno esagerando. Sanno che i fan comprerebbero anche i pettini e le calze di FF, e ci mangiano sopra
Brian – Se la gente li compra il problema è di chi crea il materiale che la gente compra?
Rinoa – Ok Brian, ma devono anche capire che l’utenza occidentale così si disaffeziona. Ok pensare al Giappone e ai giapponesi in primis con questi eventi, ma devono entrare in un’ottica di “immagine” mondiale
Brian – Con un evento esclusivo nipponico?
Rinoa – In un mondo di informazione globale? Sì
Brian – l’info è globale ma il merchandising che hanno annunciato oggi è sempre esclusivo nipponico. L’evento doveva persino essere a porte chiuse, se gli occidentali si fanno i flash che devono fare, prendono il tizio dalle camice hawaiane per diventare più occidentali?
Rinoa – Sarebbe bastato anticipare che l’evento era indirizzato al mercato giapponese per fare entrare gli spettatori (mondiali) nella giusta ottica. Non hanno ancora una solida strategia di immagine oltre i confini, il che è grave al giorno d’oggi
Brian – Si sapeva già che l’evento era esclusivo nipponico
Rinoa – Ma insomma…
Brian – Infatti quand’è uscita la data del XII prima hanno fatto vedere solo la data nipponica, poi hanno mostrato la release ww
Rinoa – Non mi occupo di marketing e stretegie di vendite per mestiere, ma al posto loro avrei scisso i due eventi. Roba apprezzabile a livello mondiale 1, roba di interesse solo orientale 2. Il primo lo mandi in streaming con interprete, il secondo no
Brian – Quindi avrebbero dovuto fare un evento solo per la data del XII? Mentre c’era Kato insieme agli altri per via di un altro evento
Rinoa – Non in contemporanea
Brian – Stessa cosa per i DLC del XV, ma vabbè, c’è l’ATR tra due giorni, se la sbrigano loro come si occupano il tempo
Rinoa – Come se Square non avesse materiale da mostrare, se volesse. Bastano due foto di Cloud e l’Occidente esce scemo.
Brian – Infatti l’occidente è diventato scemo
Alex – Sì, ma pensare che l’evento dei trent’anni di FF sia una roba dedicata solo ai giappi… boh. Tutto il mondo è affezionato fortemente a quella saga.
Brian – Surprise, FF è ancora una saga nipponica. E considerando l’odio che ha avuto in occidente dal 2010 a salire non mi sorprende che ci siano questi eventi esclusivi
Rinoa – Sì, e come lo conquisti l’Occidente?
Brian – Con cose occidentali, non con eventi esclusivi nipponici
Rinoa – C’è un problema di comunicazione allora, perché se chiedi a 100 persone che hanno saputo dell’evento forse mezza ti dirà che è stato annunciato come evento only jap (e anche se fosse, non ci piazzi le date westerous di FFXII come contentino “lo sappiamo che ci state guardando anche voi”). Comunque il punto è che in ottica solo giapponese ha tutto senso, ma allora si mettano d’accordo con il capoccia che da anni ribadisce la necessità (€ $) di doversi aprire all’Occidente e cavarsi via dall’ottica only jap
Brian – Ma sono sempre date globali, e poi sta sicura che se non le dicevano lì la gente si lamentava perché non c’erano le date occidentali. Comunque, l’evento non è mai stato annunciato da nessun ente occidentale, era chiuso in Giappone e tutti gli annunci dentro sono relativi al Giappone, con poche eccezioni, specialmente Itadaki. Era Wada che aveva questa mentalità, Matsuda su questo è ancora altalenante. e comunque non lo diranno mai.
Rinoa – A me pare sia stato annunciato come Grand Opening per i 30 anni della saga. Mancavano le paroline magiche “resto del mondo ignorate l’evento, con voi ci sentiamo dopo”.
Brian – Ma perché dovrebbero premurarsi di dire al resto del mondo di non guardare l’evento
Rinoa – Perché sono una compagnia che vende in tutto il mondo e sanno bene che i loro annunci vengono replicati da testate di tutto il mondo
Brian – Quindi se pubblicano, in un evento creato da loro per una cosa creata da loro trent’anni fa, l’annuncio del vino ultimate, devono privarsene perché gli occidentali usano internet?
Rinoa – Se non aggiungi chiaramente “nota bene: Evento solo per il Giappone”, il portale americano o Italiano che fa, se lo inventa? Lo presenta per come è stato annunciato, ossia un evento per il compleanno della saga.  Poi adottino le strategie di marketing che vogliono, ma non si stupiscano che mezzo mondo si lamenta, se non prestano la dovuta accortezza
Brian – ma quando mai qualche giapponese ha scritto “evento solo per il Giappone”. Manco in quello di DQ c’era scritto, e non lo faranno mai perché è normale che per loro sia così.
Rinoa – Quel che ho detto io, devono uscire dall’ottica “per  noi” ed entrare in una visione mondiale
Brian – Non con un evento che, o prima o dopo, si capisce chiaramente che era esclusiva per i nipponici
Rinoa – Dopo
Brian – Anche prima, ieri scrissi appunto questa cosa
Rinoa – Appunto, su 100 persone forse mezza l’aveva capito
Brian – Gli altri 99.5 pensano cose mai dette da Square però
Rinoa – Pensano da occidentale che non conosce la mentalità orientale. Peccato sia l’azienda orientale che deve vendere e conquistare l’occidentale, non viceversa.
Brian – L’azienda orientale conquista l’occidente con cose specifiche, non con eventi che la gente immagina, come Collector che non esistono
Rinoa – Parzialmente vero. Conquistare significa sia suscitare interesse positivo con le cose specifiche che citi, sia evitare reazioni negative (che, ripeto, si sarebbero potute tranquillamente evitare ricordandosi del resto del mondo e spendendo due paroline, che magari per te sono scontate, ma per il resto del mondo – a cui vuoi vendere – non lo sono)
Brian – Sì ma considerando che per me sono scontate, io non riesco a capire come non possano esserlo per gli altri
Rinoa – Quando avranno una seria strategia mondiale presteranno più attenzione alle reazioni occidentali (che ci sono state, basta guardare Twitter, ed è una cosa con cui ora SE deve fare i conti). Fino ad allora, finché non avranno una linea corporativa unica e compatta, assisteremo ad approcci schizofrenici come da un lato Tabata che butta dentro open world e miliardi di quest per compiacere l’Occidente e dall’altro eventi di questo genere che si dimenticano che esiste un mondo esterno al Giappone. Devono ancora decidere se puntare seriamente o meno all’Occidente, però ripeto, l’ambiguità non agevola gli affari
Brian – SE non guarderà mai i tweet occidentali per lo stesso motivo per la quale io non trovo il senso per il dispiacere d’oltreoceano, ossia “hanno frainteso”
Rinoa – Torniamo a dire le stesse cose, si capisce perfettamente perché Square ragiona come ragiona, ma è economicamente fallimentare per un’azienda che vuole puntare sul west. Se viceversa Square decidesse di puntare solo sul Giappone, con qualche capatina occasionale fuori, avrebbe senso. Ma si decidesse e.e
Brian – Come hai detto prima, il popolo occidentale cambia bandiera facilmente. Due immagini del remake e si scorda tutto
Rinoa – Immagino il marketing plan di SE per l’Occidente: “vabbè tanto son scemi”
Brian – Oh beh, visti i dati di vendita del XV in occidente, mica gli si può dar torto. E non solo del gioco base.  


Voi che ne pensate? Come giudicate il Final Fantasy 30th Anniversary e tutti gli annunci fatti oggi da Square-Enix?

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