Cos'è Episode Zero? Lasciamo che a spiegarcelo sia la stessa Square-Enix, che così lo presenta sul suo sito ufficiale. "Final Fantasy XIII Episode Zero - Promise" è un romanzo web costituito da una serie di episodi collegati alla trama principale proposta nel gioco, una potenziale aggiunta che dona profondità al filone narrativo generale. I racconti sono curati da Jun Eishima, scrittore di numerosi altri romanzi targati Square-Enix. Gli eventi raccontati da Episode Zero hanno luogo prima delle vicende di Final Fantasy XIII e contribuiscono ad arricchire il background ed il carattere dei suoi personaggi. Il romanzo è stato diffuso online, gratuitamente, dalla casa produttrice, ma esclusivamente in lingua giapponese; in queste pagine vi offro una traduzione in lingua italiana da me realizzata (da non pubblicare altrove senza aver prima chiesto).

Nota Bene - In questo capitolo ci si avvicina di molto al concetto di "spoiler", sebbene il romanzo continui a narrare eventi aventi luogo prima dell'inizio del gioco. E' nel corso del Capitolo 6 infatti, che

Serah si renderà conto di essersi trasformata in un l'Cie, un l'Cie di Pulse.

La lettura è pertanto consigliata a chi conosce già le linee essenziali della storia.



Episode Zero - Encounter - Capitolo 6

Nell'oscurità udì una voce. Diceva: "l'Cie". Era un voce che sembrava dovesse scomparire in un istante.
"Perché..."
Questa era una voce differente, più chiara.
"Perché hai scelto qualcuno di Cocoon?"
Chi stava parlando? Di cosa stavano parlando? Voleva chiedere "Chi siete?", ma capì di non poter parlare. Non poteva nemmeno aprire gli occhi o muovere le dita. Non riusciva affatto a muoversi. Si sentiva come se stesse galleggiando. "Che cosa sta succedendo?", si domandò. Non appena formulò questo pensiero, l'oscurità si fece ancora più profonda. Senza neanche poter pensare di combatterlo, sprofondò nell'incoscienza.

Sentì del calore sulle sue palpebre. Aperti gli occhi, vide il cielo azzurro sopra di lei. Non solo il cielo, ma anche l'esterno delle rovine. Come fosse arrivata all'esterno, stesa sul suolo, era un mistero. Timidamente, provò ad alzare la sua mano destra. Riusciva a muoverla. Quindi provò con la sinistra. "Oh bene", pensò, "riesco a muovere entrambe le mani".
Riuscì lentamente a sollevarsi, ma ebbe un po' di vertigini. Usando entrambe le mani poggiate al suolo per sostenersi, stette seduta per un po'.
"Cos'è accaduto?", pensò. "Stavo camminando nelle rovine. E poi? Poi ho visto che l'ingresso era aperto, e sono entrata. E poi? C'erano molte rampe di scale su cui sono salita, su ed ancora su, dritta nel cuore delle rovine... ho visto un grande Cristallo. E poi una pura luce bianca. Dopo quel momento non riesco a ricordare nulla. Come se la luce avesse bruciato tutto. Che cosa è successo? Cos'era quella luce?"

"Perché hai scelto qualcuno di Cocoon?"

Ricordava quella voce. Si trattava di un sogno? Probabilmente. Aveva oscillato tra coscienza ed incoscienza, e non c'era alcun segno di esseri umani all'interno delle rovine. Ma prima di perdere coscienza, aveva visto una cosa strana. No, non strana. Orribile, repellente. Il suo nome... no. No, era un sogno. Era un orribile incubo.
"Ma", pensò Serah, "se sono qui, significa che qualcuno dev'essere entrato all'interno delle rovine. Io ero incosciente, qualcuno dev'essere stato lì per portarmi fuori". Cercò tra i suoi ricordi.
C'era solo un'altra cosa che aveva udito. Sì, "l'Cie". L'Cie? Quegli l'Cie? No, Serah scosse la testa. Gli l'Cie sono soltanto una vecchia storia. Un po' come una favola o una leggenda. Un sordo pulsare proveniva da dentro la sua testa. Quando era caduta probabilmente aveva urtato contro qualcosa. Si domandò se avesse sbattuto qualche altra parte del corpo. Mosse le gambe, ma non le fecero male. Alzò la testa, e stavolta non ebbe le vertigini.
Aggrappandosi all'esterno delle rovine si alzò. Le gambe tremarono un poco, ma riuscì a stare in piedi.
Non era ferita. Emise un sospiro di sollievo. Poi i suoi occhi caddero sul sudiciume nero che ricopriva il suo braccio sinistro.
"Ugh", pensò, voltandosi per guardare.
"Cosa, cos'è questo?"
Aveva un simbolo nero nella parte superiore del braccio. Era troppo elaborato per essere stato disegnato per scherzo, ma era diverso dal tatuaggio che Lebreau aveva sulla spalla.
"Spero di poterlo lavare via. Se non riesco.. che farò se non ci riesco?"
Lo toccò con i polpastrelli, e sobbalzò. Aveva già visto questo simbolo prima. Era un disegno complesso, composto da numerose frecce. Il simbolo sul suo braccio non era perfettamente identico, ma gli era similare. Sì, sì, lo aveva già visto diverse volte all'interno delle rovine, era lo stesso che aveva visto in quella luce rossa.....
"Oh!", disse Serah sottovoce.
Aveva appena ricordato. Quando vide per la prima volta quel simbolo all'interno delle rovine, aveva pensato di averlo già visto prima, da qualche altra parte. Sì, l'aveva decisamente già visto prima. Tanto tempo fa, su qualcosa che aveva preso in prestito dalla biblioteca.
Tempo fa, quando dei nemici furono inviati da Pulse per attaccare Cocoon, il fal'Cie di Cocoon aveva trasformato gli umani in l'Cie, marchiandoli come suoi servitori e donando loro poteri speciali. Gli l'Cie combatterono per proteggere Cocoon. E' tutto scritto nei documenti della Guerra delle Rivelazioni.
Anche il fal'Cie di Pulse creò degli l'Cie dai barbari, e li inviò su Cocoon. Era su quella pagina che aveva visto il simbolo, lo stesso simbolo che stava adesso sul suo braccio. Al di sotto di esso, c'era scritto "Il Marchio del l'Cie - Pulse - Riproduzione".
"Sono un l'Cie?"
Un l'Cie di Pulse.
"No, non è possibile".
Questo è solo uno scherzo crudele. Uno scherzo di quella voce che aveva udito nelle rovine.

"Perché hai scelto qualcuno di Cocoon?"

Il suo cuore saltò un battito. Quelle parole. Era come se stessero dicendo "Normalmente non avresti scelto qualcuno di Cocoon". Il che significava che dovevano esserci delle persone al di fuori di Cocoon.
"Su Pulse...?"
Certo. Le rovine provenivano da Pulse. La voce aveva detto: "Perché hai scelto qualcuno di Cocoon, quando normalmente avresti scelto qualcuno di Pulse?". La voce non vedeva nulla di strano nello "scegliere". Il che significa che loro sapevano che quello è il posto in cui gli l'Cie sono scelti. E chi sceglie gli l'Cie è il fal'Cie.
Il che significa....
"Il fal'Cie di Pulse è all'interno delle rovine?"
Adesso tutto aveva senso. Le particelle di cristallo nell'atmosfera, il grande Cristallo che aveva visto prima di perdere coscienza... Se il fal'Cie era lì tutto acquistava senso. Serah aveva visto il fal'Cie, che l'aveva trasformata in una l'Cie. Dal fal'Cie di Pulse, avrebbe portato distruzione sul popolo di Cocoon.
Gli l'Cie scelti dai fal'Cie di Cocoon sono "Sacri Servitori", ma quelli scelti dal fal'Cie di Pulse sono "Pedoni del Diavolo", e nemici di Cocoon.
"Sono questo io? No. No dev'essere una menzogna. Non può essere..."
Serah strofinò il marchio nero sul suo braccio sino a farsi male. Non veniva via.
"Questo è solo un orribile scherzo!" Strofinò il suo braccio ancora più forte. Sobbalzò. Il sigillo scuro stava cambiando. Non stava venendo via, ma la forma ed il colore cambiavano.
"No..."
Non era appena scarabocchiato sul suo braccio. Era inciso.
"No, no, no, non voglio".
Si sedette, il mento sulle ginocchia. "No, non è possibile. E' solo uno stupido sbaglio".
Provò a convincersi, ma ogni volta che guardava il simbolo sul braccio perdeva speranza. Non poteva negare ciò che aveva visto. Sarebbe stato più semplice se non fosse stata a conoscenza di nulla.
"Snow... Lightning... Ho paura".
Non faceva freddo, ma le sue spalle tremavano. Lacrime le caddero lungo il volto.
"Aiutami. Snow..."
Pianse solo per un momento. "Snow arriverà presto", pensò. "Non voglio che mi veda così. Questo orribile marchio. Adesso sono un pericolo per Cocoon".
Rilassò le gambe tremanti, e si erse in piedi. "Devo andarmene di qui", pensò, "adesso. Prima che Snow arrivi". Fu solo quel pensiero che riuscì a farla muovere.



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