IacopoCarburante ha scritto:Ma non ha alcun effetto su nulla, come fa ad esistere? E' tutto nel cervello, che lo si voglia o no non esiste alcuna anima immortale! La dimostrazione sta nel fatto che quando muore il cervello tu non esisti più, non puoi più fare niente! O puoi? Le prove sono evidenti e numerosissime di questo fatto.
Questa frase non ha senso.
Chi è tornato dall'aldilà per dirci se c'è qualcosa? Qualcuno sostiene di essere stato nell'aldilà e di essere tornato ma non viene creduto.
Ergo: nessuno sa se dopo la morte c'è qualcosa, quindi sostenere che "quando muore il cervello tu non esisti più" lascia il tempo che trova perché è "vera" quanto lo è la sua frase opposta che "dopo la morte del corpo c'è ancora vita".
La cosa buffa è che se qualcuno, appunto, torna non viene creduto. Quindi, di fatto, la cosa è irrisolvibile.
Ecco perché c'è la fede. La possibilità di credere senza certezze che è la stessa identica, e lo ribadisco, della fede nella scienza.
Tanti dicono "ho fiducia nella scienza". Fiducia, quindi fede.
Perché la scienza non è perfetta (infatti a volte si contraddice) e non è perfetto chi la pratica. Quindi ci si affida ad essa come chi si affida ad una divinità (qualsiasi nome abbia).
Quello che non capisco è questo fanatismo in ambo le direzioni. Scienza e fede possono convivere con equilibrio, compensarsi ed aiutarsi. L'una arriva dove non arriva l'altra. Per me fanno parte di un tutt'uno.
Non importa in cosa una persona crede. Per me quando scarta tutto un mondo a favore di un altro, sbaglia.
Ovviamente è un parere personale, ma negare indiscutibilmente e - spesso - in modo quasi meccanico una cosa, una frase, un'esperienza altrui è voler restare ancorati al proprio "credo", senza porsi neppure nel minimo dubbio è sbagliato.
@ Vikos dico una cosa. Hai criticato la frase che ho postato "Voi conoscete solo ciò che potete toccare. È questa la vera schiavitù". L'hai fatto troppo in fretta, soffermandoti alla superficie. E' una frase che non vuol giudicare, vuol dare uno sprone.
Insomma, se uno ti dice: "guarda che ti stanno schiavizzando!", la prima cosa che fai è mandare a quel paese chi te lo dice o ti fermi a riflettere per vedere se magari un poco-poco è vero? E riflettere richiede tempo. Quello che mi sono, ad esempio, concessa io per tornare in questo topic.
Comunque vorrei dire una cosa: nei post indietro ho letto commenti su religione, Chiesa, chiesa (con la "C" e la "c" sono due cose diverse)... si può credere in Dio anche senza credere nella chiesa. Si può separare ciò che è "Spirito divino" da ciò che è gestito dall'uomo. Ci sono tanti modi di credere.
A volte penso che siano gli atei ad essere più vincolati dai dogmi. Non li approvano, quindi stop! Fatta, tutto finisce che in essi non c'è nulla di vero.
Chi "crede" ha tanti modi di farlo, con diverse intensità, credendo a dei diversi. Persone con percorsi più o meno tortuosi. Ma per chi non crede, sembra che il modo di "credere" sia uno.
Fiscali e scientifici anche lì. Ma le cose non stanno così.
Liberi di crederci o meno.
E comunque, chi crede nella scienza e chi crede in Dio hanno comunque il diritto di essere considerati con rispetto.
Ma a volte vedo astio ed intolleranza da ambo le parti. Segno che a prescindere dal credo, ambo le parti non prendono ciò che di buono gli viene dal proprio né da quello altrui.
Quando impareremo che "pace e rispetto" è meglio? Né la scienza vera né la religione vera insegnano ad odiare, a non rispettarsi e a prevaricarsi.