E' da un po' di giorni che, per puro masochismo o semplice curiosità, mi terrorizzo con storie di questo genere chiamate appunto creepypasta. Se lette nel cuore della notte fanno il loro effetto, e per chi "ama" provare paura o si interessa al paranormale queste storie sono un must. Ovviamente la maggior parte sono fake, e in generale non credo a nessuna di esse. Ma la paura resta sempre.Creepypasta è un termine anglosassone con cui si indica una particolare forma narrativa diffusa via internet[1][2], attraverso forum, social network o siti specializzati. Si tratta di brevi racconti per lo più di genere horror. Molti dei racconti categorizzati come creepypasta derivano da leggende metropolitane preesistenti, mentre altri sono inventati ex-novo.[1] In ogni caso, quasi mai esse sono riconducibili ad un autore preciso.
Racconti di genere horror assimilabili a quelli che in seguito verranno chiamati Creepypasta girano su internet da molti anni, inizialmente diffusi via BBS, e successivamente usenet. La maggiore diffusione che hanno avuto in seguito è generalmente attribuita all'image board 4chan.[3][4][2] Il termine deriva da Copypasta che è un'abbreviazione di Copy and paste, tradotto in italiano Copia-incolla, poiché queste storie venivano diffuse in rete proprio grazie ai lettori stessi, che appunto copiavano ed incollavano le storie da un sito all'altro. Copy fu sostituito con creepy (raccapricciante) per evidenziare la particolare natura di queste storie.
Qualcuno ne conosce? Ve ne propongo una che mi ha tenuto sveglio per un paio d'ore ieri notte.
Spoiler
Programmammo l’intervista in un particolare weekend mentre ero a Chicago per affari non correlati, ma all’ultimo momento Mary cambiò idea e si rinchiuse nella sua camera da letto, rifiutandosi di incontrarmi. Per mezz’ora rimasi seduto con Terence come se fossimo accampati fuori alla camera da letto, ascoltando e prendendo nota mentre lui cercò senza risultati di calmare la moglie. Le cose che disse Mary mi fecero un po’ senso ma coincidevano con il disegno che mi ero fatto della vicenda: nonostante non potessi vederla, potei capire dalla sua voce che stesse piangendo, e il più delle volte le sue obiezioni a parlare con me erano incentrate su un’incoerente diatriba sui suoi sogni/incubi.
Terence si scusò molto quando smettemmo di provare a calmarla, e io cercai di stargli dietro; ricordo che non ero un reporter in cerca di una storia, ma semplicemente un giovane curioso in cerca di informazioni. Inoltre, pensai a quel tempo, potevo sempre trovare un altro caso simile, se mi fossi messo a cercare risorse su quella storia.
Mary E. nel 1992 era un’operatrice di sistema di un piccolo Bulletin Board System di Chicago, quando incontrò per la prima volta smile.jpg e la sua vità cambiò per sempre. Lei e Terrence sono stati sposati per soli 5 mesi. Mary è una delle circa 400 persone che videro l’immagine che fu postata come link sul BBS, nonostante lei sia l’unica che abbia parlato apertamente di questa esperienza. Gli altri sono rimasti anonimi, o forse sono morti.
Nel 2005, quando ero ancora alle superiori, smile.jpg fu portato alla mia attenzione per la prima volta grazie al mio fiorente interesse per i fenomeni basati sul web; Mary era la vittima citata più spesso da chi si è a volte riferito a “Smile.dog”, l’essere che sarebbe mostrato da smile.jpg. Ciò che catturò il mio interesse (oltre che agli ovvi elementi macabri di questa cyber-leggenda e la mia inclinazione a questo genere di cose) fu la mancanza assoluta di informazioni, di solito sui punti alla quale la gente non crede esiste ben altro che voci o bufale. E’ unico perché, anche se il fenomeno è incentrato su un’immagine, questo file non si può trovare su internet; certamente ci sono molti fotomontaggi fatte alla lettera, mostrandosi più frequentemente su siti come 4chan, particolarmente nella sezione sul paranormale /x/. Si sospetta che siano falsi perché non hanno l’effetto che il vero smil.jpg si dice che abbia, cioè attacchi di epilessia temporanei e un’estrema ansia.
Questa presunta reazione nell’osservatore è una delle ragioni per cui questi falsi smile.jpg sono guardati con disprezzo, dal momento che è palesemente assurdo, anche se a seconda di chi si chiede, la riluttanza a riconoscere l’esistenza di smile.jpg potrebbe essere più per paura che per incredulità.
Né smile.jpg o Smile.dog sono menzionati su Wikipedia, nonostante il sito presenti articoli su altre cose anche più scandalose, come siti shock (hello.jpg) o 2girls1cup; ogni tentativo di creare una pagina che riguardi smile.jpg è subito cancellata da uno dei tanti amministratori dell’enciclopedia.
Gli incontri con smile.jpg sono leggende di internet. La storia di Mary E. non è l’unica; ci sono altre voci non verificate di visualizzazioni di smile.jpg nei primi giorni di Usenet e anche la storia di un hacker che avrebbe nel 2002 che avrebbe inondato il forum del sito di humor e satira “Something Awful” con un diluvio di immagini di Smile.dog, rendendo circa la metà degli utenti del forum del tempo epilettici. Si dice anche che verso la seconda metà degli anni 90 smile.jpg circolasse su Usenet come allegato di una catena che aveva come soggetto “SORRIDI!! DIO TI AMA!”. Tuttavia nonostante la grossa esposizione che queste trovate avrebbero generato, ci sono davvero poche persone che ammettono di aver visto smile.jpg e nessuna traccia di file o link è stata mai trovata.
Questi che rivendicano di aver visto smile.jpg spesso dicono che erano troppo occupati per salvare una copia dell’immagine sui loro HD. Comunque, tutte le presunte vittime offrono la stessa descrizione della foto: una creatura simile a un cane (di solito descritta come un Husky siberiano), illuminata dal flash di una macchina fotografica, siede in una stanza buia, l’unico dettaglio visibile sullo sfondo è una mano umana che si estende nell’oscurità sul lato sinistro della foto. La mano è vuota, ma è spesso descritta come se facesse un cenno. Di certo, la maggior parte dell’attenzione è data al cane (o creatura canina, come alcune vittime che dicono di essere più certe delle altre dicono di aver visto). Il muso della bestia è presumibilmente aperto in un ampio sorriso, mostrando due file di denti, molto bianchi, molto dritti, molto aguzzi, molto somiglianti a quelli umani.