io penso che la musica, come qualsiasi altra cosa, muta col tempo. Che si tratti di un'evoluzione o di un peggioramento rimane un giudizio estetico (in quanto di arte si parla) personale, soggettivo, che non necessariamente deve essere condiviso, al massimo tollerato. C'è chi segue questo cambiamento ciecamente e chi invece lo osserva in maniera critica, il che suddivide il gruppo degli ascoltatori in 2 gruppi
principali (sottolineo principali per porre lungi da me l'idea che si possa categorizzare l'universo in gruppi finiti): il gruppo di "quelli che ascoltano la
commerciale" e il gruppo di "quelli che ascoltano la musica
vera", dove con
commerciale si intende
ciò che il mercato propone e con
vera l'insieme delle presunte qualità che, secondo gli appartenenti a quel gruppo, rendono tale musica migliore della commerciale, in quanto più ricca ad esempio di tecnica e/o originalità.
Ma la storia finisce qui. Questa è la realtà moderna. La si può accettare ciecamente, la si può criticare ciecamente, la si può apprezzare criticamente, la si può odiare criticamente. Restano comunque tutti giudizi personali e quindi nessuno può permettersi di giudicare negativamente qualcuno semplicemente perchè apprezza un tipo di musica che non ci è congeniale. Ha senso invece porre delle critiche sul MODO in cui si ascolta la musica, perchè
SOLO ASCOLTANDO LA MUSICA CON UN MINIMO DI NOZIONISMO DI BASE E SOPRATTUTTO CON UN ANALISI CRITICA ATTIVA E' POSSIBILE ESSERE REALMENTE CONSAPEVOLI DI COSA CI PIACE. La vita non è un talk-show come Maria De Filippi cerca di far credere a tutti
è un compromesso, per qualsiasi cosa, musica compresa: non ti piace la commerciale? non ascoltarla e non giudicare male una persona solo perchè la ascolta, anzi, magari cerca di consigliarle qualcosa di alternativo e non con l'intenzione di fargli sentire qualcosa DI MEGLIO, ma semplicemente qualcosa DI DIVERSO, in modo tale che possa ampliare i propri orizzonti. Questo è utile, non insultarsi.