Morte
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Re: Morte
Forse, temo piu la morte dei miei cari che la mia.
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"Quando dirai che il rap non è musica, dirò che c'hai ragione tu, perchè il rap non è musica, è molto di più"
"Nel mio mondo la musica ha il monopolio."
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Re: Morte
Morte. Da piccolo avevo paura di morire, passavo le ore a pensare come sarebbe stata la mia ultima ora.master roxas ha scritto:Il mio primo topic in Philosophia.U.U
Cosa è per voi la morte?Fa parte delle vostre paure?
Ora, sono arrivato a pensare che la morte è un traguardo, dopo c'è un premio - non mi riferisco al paradiso. Mi riferisco ad un'altra possibilità, buona o brutta. Non ho mai creduto al destino, o meglio, ci credo in senso lato: secondo me Bill Gates non è ciò k è xk è intelligente. Non solo, così come non penso k il fattone senza-tetto sia lì xk non ha saputo indirizzare la sua vita. tutto qui...
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Re: Morte
Wolf moon ha detto:
Saremmo quindi contro-natura, addirittura mi capita di pensare alla morte come un tributo, il tributo da pagare alla natura per averci concesso parte della sua energia.
Quoto in tutto e per tutto questa frase di Wolf moon. Anche io la penso così, quindi non ti preoccupare, non sei strano, o forse siamo strani tutti e due!
Io personalmente non ho paura della morte, e neanche quella dei miei cari, certo, mi dispiaccio, è naturale, ma tanto so che un giorno ci rivedremo, in Paradiso, nell'Inferno, in un'altra vita, non ha importanza...
Sì, io credo che ci sia un qualcosa dopo la morte, ci deve essere per forza, sennò che significato ha la vita? Si tratta di un semplice evento biologico, naturale?
Da un altro verso ritengo anche che la morte sia una specie di premio, una liberazione dalle nostre eterne sofferenze, o almeno io la penso così.
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FFXII 122333: Faro di Ridorana
"Un uomo non si misura dall'altezza, ma dalla purezza del suo cuore" nd Gidan
"Non conta ottenere o meno ciò che si vuole, l'importante è agire nel giusto" nd Steiner
"Vivi e lascia vivere" nd Tidus
"Tu sei l'epilogo della mia storia!" nd Tidus
Io seguirò la saga dei FF fino all'ultimo capitolo, anche se sprofonderà nell'anonimato, perché anche se brutto, un FF è sempre un FF.
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Re: Morte
Ho visto adesso adesso questo topic; mi ha messo un po' giù di morale...
Io non so se dopo la vita c'è qualcosa; posso solo sperarlo... Ma il sapere di perdere tutto ciò che possiedo e tutto ciò che amo (cit.) un giorno mi fa star male non poco; se alla fine ci fosse solo il niente, il "Void" come direbbe Ex-Death, che signifato avrebbero avuto le nostre azioni? A cosa sarebbero serviti i nostri sfrozi?
Vi cito una frase di Kefka: "Se le persone sanno che tutto viene distrutto, perchè ricostruiscono? Se sanno che devono morire, perchè vivono?"
Il non sapere queste cose mi butta ulteriormente giù di morale...
Io non so se dopo la vita c'è qualcosa; posso solo sperarlo... Ma il sapere di perdere tutto ciò che possiedo e tutto ciò che amo (cit.) un giorno mi fa star male non poco; se alla fine ci fosse solo il niente, il "Void" come direbbe Ex-Death, che signifato avrebbero avuto le nostre azioni? A cosa sarebbero serviti i nostri sfrozi?
Vi cito una frase di Kefka: "Se le persone sanno che tutto viene distrutto, perchè ricostruiscono? Se sanno che devono morire, perchè vivono?"
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- SeeD
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Re: Morte
La bellezza delle cose sta proprio nel fatto che un giorno finiscano.
Se vivessimo in eterno non riusciremmo ad apprezzare le cose come facciamo ora.
Io mi sono convinto che certi momenti nella vita si godono di più perchè c'è la possibilità di una fine, e per lo stesso motivo diamo loro una maggiore importanza.
Se vivessimo in eterno non riusciremmo ad apprezzare le cose come facciamo ora.
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Libertà è la libertà di dire che due più due fa quattro. Garantito ciò, tutto il resto ne consegue naturalmente.
->George Orwell
Non mi sento responsabile d'essere migliore degli altri. Ciò che non sopporto è di provare piacere nel dimostrarlo.
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Mio malgrado l'ho adottato, e tu?
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- SeeD
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Re: Morte
Ultimamente, ci ho dedicato qualche pensiero sopra questo argomento.
Quello che in realtà ci fa paura, della morte, è l'ignoranza. L'essere umano non riuscirà mai a capire cosa accade dopo la fine del proprio ciclo vitale. Tutti noi cerchiamo di comprendere "il passo" dal mondo terreno all'ultraterreno, ma è tutto inutile, e se arriviamo ad una conclusione, sicuramente questa "conclusione" non sarà mai esatta. Anzi, è possibile che sia proprio la conclusione a spaventare maggiormente l'uomo.
Quello che in realtà ci fa paura, della morte, è l'ignoranza. L'essere umano non riuscirà mai a capire cosa accade dopo la fine del proprio ciclo vitale. Tutti noi cerchiamo di comprendere "il passo" dal mondo terreno all'ultraterreno, ma è tutto inutile, e se arriviamo ad una conclusione, sicuramente questa "conclusione" non sarà mai esatta. Anzi, è possibile che sia proprio la conclusione a spaventare maggiormente l'uomo.
Accedemia:
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And that's exactly the punishment you'll never be able to escape from.For all of eternity, you'll have to remain as Dahlia Hawrthorne.A miserable, pathetic, weak creature who can never win at anything... And for you, there is no escape from that.No hope for freedom. Since the day you were executed, the narrow bridge that once stretched out in front of you, has burnt down!
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Re: Morte
Dipende: cambia da persona a persona. Non so se qualcuno l'abbia già scritto (ho letto solo questa pagina) ma a me non fa paura la morte in sé o cosa viene dopo, ma il fatto che limita il tuo tempo qui. Che potresti non arrivare a fare tutto ciò che desideri, o a realizzare tutti i tuoi sogni. Questo è quello che mi fa paura.
D'altro canto però, senza la (paura della?) morte l'uomo non avrebbe gli stessi stimoli a cercare di migliorarsi, a realizzare, insomma a rendere prezioso il tempo rimasto. Se fossimo immortali, a ognuno nei confronti di sé stesso interesserebbe di meno porsi dei traguardi da superare.
D'altro canto però, senza la (paura della?) morte l'uomo non avrebbe gli stessi stimoli a cercare di migliorarsi, a realizzare, insomma a rendere prezioso il tempo rimasto. Se fossimo immortali, a ognuno nei confronti di sé stesso interesserebbe di meno porsi dei traguardi da superare.
Di certo Bill Gates non è dov'è solo per intelligenza (ci vuole anche la fortuna per esempio nella vita) ma stupido non è sicuramente. Ma in che senso ci credi in senso lato? Quelli che descrivi non sono altro che effetti del destino. Magari il fattone senza tetto non è nato nelle migliori condizioni sociali, Il non scegliere dove nascere è una delle grandi limitazioni che il destino impone.KeyMaster ha scritto:Non ho mai creduto al destino, o meglio, ci credo in senso lato: secondo me Bill Gates non è ciò k è xk è intelligente. Non solo, così come non penso k il fattone senza-tetto sia lì xk non ha saputo indirizzare la sua vita. tutto qui...
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Re: Morte
Si, forse la paura della morte ci aiuta a porci obiettivi o a migliorarci, ma non credo sia lo stimolo principale. Magari agisce a livello inconscio, ma io non dico "vado a fare questa vacanza che ho sempre sognato perchè prima di morire voglio farla", io dico "vado a fare questa vacanza che ho sempre sognato perchè per me è importante". Così come se cerchiamo giustamente di stare sempre meglio, non lo facciamo perchè prima o poi moriremo e vogliamo gustarci tutto il possibile, secondo me ragioniamo più terra a terra e proiettati al presente per una logica di piacere personale, seguendo i nostri desideri. A mio parere la paura della morte viene molto più in là e molto più in là potrà essere un vero stimolo, adesso credo siano altre le cause principali delle nostre azioni, poi perchè no ci può essere anche quello.
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Re: Morte
Che agisce a livello inconscio si sono d'accordo, ma penso che con l'avanzare dell'età diventi una cosa ben più conscia.
Sia chiaro anch'io agisco senza pensare a questo (siamo tutti ancora giovani in questo forum penso), ma quando si fanno discussioni tipo quella di questo topic mi viene automatico pensare a certe cose.
La questione della paura della morte influenza, come già ho detto, il soddisfare desideri personali per se stessi e , come hai detto tu, non interviene fin quando non vengono soddisfatte esigenze ben più prioritarie che la mancanza di tempo (lo stare bene).
Però, se fortunatamente alcuni hanno gia soddisfatte queste priorità, è giusto (questo poi dipende dalla natura dei desideri, ma non stiamo a discutere su questo) e naturale che qualche volta agiscano in funzione di questa argomentazione e la paura della morte diventi stimolo.
Un mondo di immortali credo che sarebbe un pò più brutto proprio per questa mancanza di stimoli nei confronti di se stessi, ma siccome vivremmo sempre in una società saremmo sempre spinti a fare qualcosa per gli altri, né l'immortalità sottintende la soddisfazione delle esigenze prioritarie (spero che si capisca cosa ho scritto in questi ultimi tre righi perché ho sonno e fatico un pò io)
Sia chiaro anch'io agisco senza pensare a questo (siamo tutti ancora giovani in questo forum penso), ma quando si fanno discussioni tipo quella di questo topic mi viene automatico pensare a certe cose.
La questione della paura della morte influenza, come già ho detto, il soddisfare desideri personali per se stessi e , come hai detto tu, non interviene fin quando non vengono soddisfatte esigenze ben più prioritarie che la mancanza di tempo (lo stare bene).
Però, se fortunatamente alcuni hanno gia soddisfatte queste priorità, è giusto (questo poi dipende dalla natura dei desideri, ma non stiamo a discutere su questo) e naturale che qualche volta agiscano in funzione di questa argomentazione e la paura della morte diventi stimolo.
Un mondo di immortali credo che sarebbe un pò più brutto proprio per questa mancanza di stimoli nei confronti di se stessi, ma siccome vivremmo sempre in una società saremmo sempre spinti a fare qualcosa per gli altri, né l'immortalità sottintende la soddisfazione delle esigenze prioritarie (spero che si capisca cosa ho scritto in questi ultimi tre righi perché ho sonno e fatico un pò io)
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Re: Morte
Temo invece che sia più facile sentire la prima che la seconda, di frase.Pip ha scritto:Magari agisce a livello inconscio, ma io non dico "vado a fare questa vacanza che ho sempre sognato perchè prima di morire voglio farla", io dico "vado a fare questa vacanza che ho sempre sognato perchè per me è importante".
Questo non per darti torto, la morte non è lo stimolo principale, ma l'uomo sente particolarmente il fatto di essere finito.
E questo ti influenza a tal punto da mettere due frasi che invece, guardando alla propria esperienza personale, suggeriscono il contrario di ciò che vuoi provare.
Potevi dire "Vado a fare sta vacanza per divertirmi" (il che era meglio ). Ma non pensi che anche questa sottintenda qualcosa?
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Re: Morte
Si, certo. Però non le due frasi non sono la stessa cosa, sono leggermente diverse, questo perchè il pensiero della morte agisce ma non è lo stimolo principale. La seconda frase la intendo più come piacere personale in primis, tipo ho voglia di andare ad Ibiza così mi devasto in discoteca e mi diverto come un matto (è solo un esempio ). Poi che ci si voglia divertire per assaporare al massimo la vita in quanto finita è sicuramente vero.
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Re: Morte
Io ci sono andato quest'estate!Pip ha scritto:tipo ho voglia di andare ad Ibiza così mi devasto in discoteca e mi diverto come un matto
Comunque la vedo anche io come Pip. Non sempre il pensiero della morte rientra in ciò che diciamo. Magari involontariamente ci fa fare delle cose particolari, ma l'agire per il mero gusto di divertirsi penso sia normale. E non credo che nel concetto di "faccio una cosa per divertirmi" ci sia un senso nascosto.
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Re: Morte
Ritieni che se esistessi fino a più infinito ti divertiresti allo stesso modo?
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Re: Morte
A questo punto però qualsiasi cosa è riconducibile a quel discorso. Qualsiasi cosa facciamo (escluse le cose necessarie, o ORDINARIE o ABITUDINARIE dipende dal tuo dizionario) possiamo dire che la facciamo per il pensiero della morte?
Io personalmente non sono d'accordo. Ok che magari è implicito nell'uomo, ma non credo sia il nostro pensiero fisso.
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Re: Morte
Anch'io soo d'accordo con Pip e Balthier91. Io personalmente alla morte non ci penso mai, o comunque quando ci penso lo faccio con molta serenità. Secondo me pensare sempre alla morte è addirittura sbagliato, se tutto ciò che si fa è in sua funzione. Quando uno fa qualcosa la fa in quel momento, non proiettato nel futuro, altrimenti non la vive bene. Per vivere bene le cose si deve pensare solo a quelle. Per esempio. Se vado in vacanza ad Ibiza e penso a divertirmi perchè poi potrei morire e non potrei più farlo è un paradosso: io personalmente non mi divertirei, perchè non sarei pienamente immerso in ciò che sto facendo. E' come una partita a calcio. Quando giochi a calcio se pensi a giocare bene puoi dare il massimo, ti diverti e a fine partita sei falice, qualunque sia il suo esito. Se invece mentre giochi pensi che il tempo attimo per attimo diminuisce, come fai a giocare?
Non so se mi sono spiegato.
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Risen, 22 anni
SP attuali = 300 (punti spirito) [indicano la potenza dello spirito (vedi scheda)]
Scheda di Risen (storia e combattimento)
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