Yuna camminava a passo svelto verso l’entrata del castello. L’ambiente era insolitamente tranquillo e vuoto , non c’era nessuno a sorvegliare l’entrata. Aprì la porta e si guardò intorno spaesata. Ad un tratto sentì dei passi , Seymour stava scendendo dalla scale che erano di fronte a lei con uno strano sorriso compiaciuto. Yuna lo vide e gli corse subito incontro gridando –Seymour, grazie al cielo …- Si fermò davanti il primo gradino e poi continuò –Devi aiutarmi, dobbiamo immediatamente radunare l’esercito , trovare mio padre e combattere, siamo in peric…- Seymour la interrupe con aria molto calma –Hai finito di giocare a fare l’eroina?- Yuna lo guardò perplessa e Seymour rise. Poi la guardò da capo a piedi e con aria disgustata disse –Ma guarda come sei ridotta… Cosa sono questi stracci?- Yuna non rispose, lo guardava sbalordita senza capire cosa stesse succedendo… Non aveva mai avuto un comportamento simile. Ad un tratto vide quattro guardie scendere la scalinata. Le guardie si diressero verso Yuna e la afferrarono , cosa che la ragazza non avrebbe mai sospettato –ma cosa fate?!- Esclamò Yuna , mentre Seymour rimaneva immobile a guardare –Di loro qualcosa!- Aggiunse Yuna rivolgendosi a Seymour, ma lui non rispose, anzi guardava la scena quasi divertito. A quel punto Yuna cominciò a dimenarsi per liberarsi dalla presa delle guardie –Merda, lasciatemi!- Gridò. Seymour spalancò gli occhi –Non ti permetto di usare questo linguaggio in casa mia…- Disse –Casa tua? E da quando? Questa è casa mia!- esclamò Yuna irritata. Seymour rise e rispose- Ancora per poco- poi rivolgendosi alle guardie disse – Portatela su!- . Mentre Yuna si dimenava e urlava , le guardie obbedirono , come dei burattini , o dei robot telecomandati… Sembravano davvero ipnotizzate! Con fatica ruscirono a portare Yuna fino alla torre dove c’era la sua stanza; aprirono la porta e la scaraventarono dentro – Piano , Piano… - Si raccomandò Seymour facendosi spazio tra le guardie per entrare e poi ordinò loro –ora uscite!- le guardie obbedirono sistematicamente e lasciarono la stanza. Yuna corse verso di lui iragonda urlando –Ma che diavolo hai in testa? Fammi uscire subito!- Seymour rimase impassibile, la sua espressione non cambiò di un millimetro e disse – Tranquilla , troveremo lo stesso tuo padre! Lo sto cercando anche io …- Yuna si sentiva in trappola. Cosa stava succedendo? Scosse la testa e cercò di trattenere le lacrime. Poi Seymour aggiunse –Ah … mi dispiace per il tuo amichetto …- Yuna alzò lo sguardo spalancando gli occhi pieni di rabbia e corse verso di lui per picchiarlo esclamando –Tu , brutto mostro!- Capì che era tutto collegato , anche Seymour era coinvolto in quello che stava succedendo. Nel momento in cui i pugni di Yuna arrivarono a poca distanza dal viso di Seymour, questi gli bloccò le braccia facendole male ai polsi – Ecco cosa sei diventata a via di stare a contatto con quel pezzente!- Esclamò Seymour –Non ti permettere…- Disse Yuna . Seymour scoppiò a ridere – Potrei quasi essere geloso … Noi due eravamo fidanzati , stavamo per sposarci , ricordi?- Esclamò , per poi scaraventare Yuna atterra –Preparati…- Disse e poi aggiunse –Proprio domani ci sposeremo- -Cosa?- Chiese Yuna incredula. Poi la ragazza corse verso la porta davanti la quale c’era Seymour, ma lui la interruppe –Vedi … se vuoi puoi anche uscire , ma ecco cosa ti aspetta- Si spostò e lasciò che Yuna guardasse fuori dalla stanza .C’erano circa 10 coppie di guardie lungo il corridoio, pronte a riportala dentro . Yuna demoralizzata abbassò lo sguardo –perché?- Chiese . Seymour rise e domandò –Ma come ?! Non ci arrivi?- Yuna non rispose allora il ragazzo continuò –Così questo castello sarà mio … Il castello e ciò che ne fa parte-. Spinse Yuna dentro e uscì richiudendo la porta. Yuna si passò una mano tra i capelli e si sedette sul suo letto scuotendo la testa. Non riusciva a capire se anche Seymour fosse stato contaminato dall’oscurità come il resto del castello o se avesse sempre avuto tutta quella cattiveria , e la persona che era prima , non era altro che una maschera per raggiungere i suoi piani. Eppure suo padre sosteneva che era l’unico ed essere rimasto lucido all’interno del castello… probabilmente si sbagliava , o si era sbagliato sul suo conto da sempre. Due cose erano certe: La prima era che Seymour era coinvolto in tutto ciò che Xemnas aveva fatto , compresa la morte di Sora , la seconda era che voleva impossessarsi di qualcosa. Solo in quel momento Yuna si rese conto di aver commesso un errore enorme tornando al castello; era finita nella tana del lupo. Seymour era la sua unica speranza, invece ora l’aveva intrappolata in camera sua , senza lasciarle una via di uscita e costringendola a sposarlo. Ma come le era passato per la testa di tornare lì? Per come si erano messe le cose , doveva immaginare che sarebbe potuto succedere di tutto. Avrebbe tanto voluto che Sora fosse lì, a dirle che sarebbe andato tutto bene , come sempre, ma questa volta non poteva esserci; Yuna si sentiva doppiamente responsabile: per non essere riuscita a salvare sora e nemmeno se stessa. Sapeva bene di non avere scelta ormai , era inutile guardarsi intorno, l’unica uscita era la porta, la finestra era coperta da una grata. Provò addirittura a fare qualche magia o ad invocare un eone , ma non c’era niente da fare : l’incantesimo anti-magia che suo padre aveva fatto alla stanza l’ultima volta che cercò di scappare funzionava ancora e non poteva in nessun modo annullarlo. Non poteva far altro che obbedire; così si diresse verso per rispettare i comandi di Seymour. In quel momento pensò sul serio che non sarebbe mai dovuta fuggire dal castello … Molte cose non sarebbero successe.
Nel frattempo , Sora era ancora appeso. Cominciò a dubitare che Zero sarebbe tornato o che magari avesse avvertito qualcuno, poi però sentì un rumore di campanelli in lontananza. Si voltò e vide il nasino luminoso di zero tra la foschia, il rumore di campanelli divenne più forte e incominciò a vedere delle renne che trainavano una slitta –Babbo Nachele! Jack!- Esclamò Sora. La slitta si fermò proprio davanti a lui –Ecco dov’eri! – Esclamò jack e poi aggiunse –Ti abbiamo cercato per tutto il giorno! Ci hai fatti preoccupare … dove sono i tuoi amici? - -Credo se ne siano andati! Spero non sia successo loro niente di male- Rispose Sora tristemente – Beh , che aspetti , vuoi restare ancora appeso lì? Salta su! Ti portiamo da loro!- Esclamò babbo Nachele. Sora annuì e mollò la presa lasciandosi cadere sulla slitta –Puoi farlo davvero?- Domandò sbalordito – Non potrei perché non è 25 dicembre oggi… ma per questa volta farò un eccezione, sei stato bravo … consideralo come il regalo di Natale!- Rispose babbo nachele. Sora scoppiò a ridere – Grazie !- Esclamò . La slitta ripartì immediatamente alla velocità della luce . Jack urlava divertito mentre babbo nachele canticchiava una canzoncina natalizia. Quella slitta era più veloce della Gummiship, Sora fece a mala pena in tempo a guardarsi intorno e a godersi gli urli e le risate di jack che erano gia arrivati al Radiant Garden –è qui giusto?- Chiese Babbo Nchele. Sora annuì –Presto , va! Non possono vedere il babbo…- Bisbigliò jack –ok!- Rispose Sora silenziosamente scendendo dalla slitta –Grazie ancora- aggiunse teneramente. Zero gli gironzolò intorno abbaiando –A presto Sora!- Esclamò Jack. Babbo Nachele lo salutò agitando la mano e Sora ricambiò, mentre la slitta si alzava di nuovo in volo. Il ragazzo rimase immobile a fissarla finchè non la vide scomparire totalmente tra le nubi del cielo notturno; a quel punto si voltò per dirigersi verso lo studio. Paperino e Pippo nel frattempo , erano atterrati di nuovo a radiant garden ed erano seduti sulle scale della gummiship. –Dobbiamo parlare con leon – Disse paperino con tono triste. Pippo annuì e nascose la testa tra le mani –Mi manca Sora…- Sussurrò – anche a me…- Rispose Paperino. Poi aggiunse – Sembra strano , ma qualsiasi cosa mi fa venire in mente lui… Questa Gummiship , Questo mondo, Il mio scettro…- E pippo continuò – …quei rami appuntiti che ricordano i suoi capelli , Leon che mi ricorda la prima volta in cui l’abbiamo incontrato …Perfino l’ombra di quel passante sembra lui- Pippo indicò l’ombra creata da un ragazzo che stava camminando verso di loro –Gli somiglia davvero!- esclamò tristemente paperino rimanendo a seguire con lo sguardo quell’ombra che si muoveva finchè non riuscì a vedere anche colui che la produceva. Si voltò verso Pippo e sbalordito disse –Penso di avere le allucinazioni- pippo altrettanto stupito rispose –Credo di averle anche io … penso che stiamo vedendo la stessa cosa- Tornarono a guardare il ragazzo che avanzava nella penombra e si strofinavano gli occhi finchè il ragazzo non parlò –Volevate per caso sbarazzarvi di me?- Non c’erano dubbi , quell’ombra che tanto somigliava a sora , era davvero la sua. Paperino e Pippo si alzarono di scatto correndo verso il ragazzo esclamando –Sora!Sora sei davvero tu! Sei vivo!- e gli saltarono addosso abbracciandolo –Ma che vi prende ?- chiese Sora ridendo e ricambiando l’abbraccio. Fecero talmente tanto fracasso che svegliarono tutti . Il primo ad uscire dallo studio fu Leon , che nel guardare la scena sorrise, si voltò verso la porta e avvisò gli altri gridando –è Sora!- Tutti si catapultarono fuori dallo studio e Cominciarono ad abbracciare il ragazzo e a riempirlo di domande alle quali Sora rispondeva , anche se avrebbe voluto chiedere innanzitutto dove fosse Yuna, ma la situazione non lo permetteva così raccontò l’accaduto e il modo in cui era riuscito a salvarsi . –Sapevo che non potevi morire cadendo da un dirupo!- Esclamò leon entusiasta dandogli una pacca sulla spalla. Subito dopo arrivò anche Gidan , che sorridendo gli tese la mano e disse –Bentornato- Sora guardò la mano di Gidan titubante , ma poi la afferrò e sorrise. Quando tutti ebbero finito di abbracciarlo , coccolarlo e interrogarlo , potè finalmente domandare dove fosse la sua amica –Dov è Yuna? – Chiese guardandosi intorno. Ci fu un istante di silenzio in cui tutti si guardarono; nessuno voleva assumersi la responsabilità di rispondere perché sapevano quanto sora tenesse alla ragazza e nel venire a conoscenza del fatto che l’avevano lasciata andare così , si sarebbe di sicuro arrabbiato. Se poi avesse saputo anche quello che Yuna aveva riferito loro ,ci sarebbe rimasto molto male e si sarebbe rattristato. Poi però paperino si prese la responsabilità e timorosamente rispose – è voluta tornare al castello- -Cosa?- Chiese Sora arricciando la fronte; poi si voltò verso Pippo e tristemente aggiunse –E perché?- Pippo guardò Paperino il quale annuì, come per fargli capire che era il caso di dire a Sora la verità , ovvero la giustificazione che Yuna aveva dato loro –Yuna si è sentita in colpa per quello che è successo e ha detto che … l’accaduto le ha fatto capire che questo posto non è per lei e che voleva tornare a casa sua … Non c’è stato verso di convincerla a restare- Spiegò Pippo. Sora rimase a bocca aperta, non poteva crederci ; aveva sempre pensato che a Yuna facesse piacere stare con loro e che in un certo senso li vedesse come una famiglia … e invece non era così –E voi l’avete lasciata andare? Sapete che lì è pericoloso , avete sentito cosa ha detto il padre quella volta? Non avreste dovuto , noi qui l’avremmo protetta , ora invece è in pericolo!- Esclamò Sora – Ma noi ci abbiamo provato!- rispose paperino e Poi aggiunse –Ci abbiamo provato in tutti i modi , ma era decisa a voler tronare! Cerca di capirla…è una principessa che vive in un castello, ha le sue abitudini , ha bisogno delle sue comodità e dei suoi spazi ed è abituata ad essere trattata in un certo modo! Con noi si sarà divertita i primi giorni magari … Ma l’abbiamo fatta dormire in una minuscola stanza della Gummiship, niente Thè ne passeggiate , a volte abbiamo anche dimenticato di farla mangiare … In più aveva appena assistito alla “morte” di una persona … cosa pretendi? È normale che le sia venuta nostalgia di casa!- Sora scosse la testa ormai rassegnato –Ecco perché quel giorno alla città di halloween si comportava in modo strano … Voleva tornare a casa- osservò. –Dai , non importa…- Cercò di consolarlo Leon –No , andrò a parlarle e la convincerò a tornare!- Esclamò Sora , ma Leon cercò di nuovo di farlo ragionare –Perché dovresti … Casa sua è lì nel suo mondo? Dispiace a tutti , ma non possiamo costringerla se è questa la sua volontà-. Gidan non ne poteva più di tutti quei discorsi; lui sapeva come stavano le cose , ed era un peccato che Sora pensasse che Yuna avesse voluto abbandonare tutto perché le mancava casa sua… Doveva Sapere e doveva andare a dirle che era vivo , per portarla via da quel castello che , da come dicevano , sembrava essere tanto pericoloso . –Ora basta! Non ce la faccio devo dirvelo!- Esclamò Gidan –cosa? – Chiese Sora . Allora Gidan iniziò a raccontare – Yuna mi ha chiesto di non dire nulla, ma non posso permettere che pensiate queste cose di lei anche ora che abbiamo scoperto che Sora è vivo … Prima che partisse per tornare a Bevelle , l’ho incontrata nel prato qui vicino , era disperata , aveva bisogno di qualcuno con cui parlare era evidente… così le ho chiesto come mai avesse preso la decisione di tornare al castello , perché io stesso non credevo alle sue motivazioni, così mi ha spiegato : Quello che era successo a Sora l’aveva distrutta, non solo per il senso di colpa , ma perché aveva perso un suo amico … Non voleva che la cosa si ripetesse, così ha deciso di tornare a casa sua per evitare di mettervi in pericolo … e poi … di annientare Xemnas con l’aiuto di suo padre e quell’altro ragazzo, Seymour…per questo se ne è andata!- Sora stava per parlare , ma gidan lo interruppe – Ho provato anche io a trattenerla , ma non ci sono riuscito! Devi andare a riprenderla … Sarà felice nel sapere che sei vivo ! poi ciò che lei davvero vuole è stare lontana da quel posto orribile , ora non c’è più motivo per cui vi rimanga … soprattutto se è pericoloso! Vai a prenderla…- Sora non dubitò nemmeno un secondo delle parole di Gidan … gli credeva ciecamente , perché sapeva che era da Yuna comportarsi così. Perciò con un sorriso compiaciuto esclamò –certamente! La riporterò qui!- Un ghigno comparve sul volto di Gidan che disse – Spero che ce la farai senza di me- - E io spero che tu qui te la caverai mentre io non ci sono!-Rispose Sora. Poi si voltò verso Paperino e Pippo ed esclamò –Andiamo!- -Ricevuto!- Risposero sorridendo i due amici , mentre leon aeris e gli altri li salutavano raccomandando loro di stare attenti . Salirono sulla gummiship e decollarono . –Non possiamo scendere a Bevelle- Osseervò Paperino rivolgendosi a Sora che teneva il volante –Non sappiamo cosa ci aspetta lì- Aggiunse. Sora pensò a qualche piano , rimanendo comunque concentrato sulla rotta finche non esclamò –Ho un’idea!- e poi spiegò –Lasceremo la Gummiship dopo Bevelle , in quella pianura li vicino e andremo a piedi …- -E poi?- Chiese Pippo. Sora riflettè un momento, dopodichè rispose –Non possiamo entrare tutti nel castello , andrò io… Voi aspetterete fuori e terrete d’occhio la torre di Yuna… Quella dove lasciò il biglietto… Quando saremo pronti vi farò un segnale e verrete a prenderci con la gummiship … troveremo un modo per rompere quella grata e uscire dalla finestra- -mmm dovrebbe funzionare! – Esclamò paperino e poi aggiunse –anche se … non so ! tu che dici Pippo- Pippo ci pensò un attimo e poi disse – Non so se sia una buona idea mandarti da solo- -Ma si , voi mi comprirete le spalle!- Esclamò Sora sorridendo. Lasciarono la Gummiship in un posto chiamato piana della bonaccia , percorsero una strada di terra battuta fino ad arrivare in uno bosco molto particolare , pieno di cristalli. Era appena l’alba , il sole splendeva, ma in quel luogo sembrava ancora buio … Gli alberi , il sentiero, i cespugli , si ricoprivano di una splendida luce azzurrina riflessa dai cristalli. –Wow , è bellissimo qui!- Esclamò Sora guardandosi intorno sbalordito. –Magari , poi potremmo farci una passeggiata e esplorarlo meglio!- Disse Pippo. Sora annuì –Gia, ci torneremo non appena avremmo salvato Yuna!-. –Dunque , questo dovrebbe essere il bosco di macalania , perciò se ho interpretato bene la mappa bevelle dovrebbe essere di là- Disse paperino indicando un sentiero sulla loro destra. Percorsero il sentiero e si ritrovarono proprio a Bevelle. Davanti a loro c’era un lunghissimo corridoio che portava all’entrata del castello … peccato che fosse sorvegliato da una coppia di soldati. Sora paperino e Pippo si nascosero dietro un cespuglio che anticipava il corridoio –Ecco quella è la torre di Yuna- Bisbigliò Sora indicando la struttura. Paperino e Pippo annuirono –Tenetela d’occhio , farò in un attimo- Continuò Sora e sgattaiolò furtivamente verso il corridoio mentre Paperino sussurrò –Sora , ti prego fa attenzione- Sora annuì e si nascose dietro una colonna che era più avanti … a pochi passi dalle guardie. Sbirciò un momento , poi si voltò di nuovo verso gli amici e bisbigliò –Attirateli!- -Cosa?- Chiese Pippo a bassa voce –Attitateli!- Ripetè Sora scandendo bene la parola che aveva appena pronunciato , ma paperino è pippo non capirono così in coro chiesero nuovamente –COSA?- alzarono decisamente troppo la voce facendosi scoprire dai soldati –Perfetto – Bisbigliò sora sorridendo e facendo segno di Ok con la mano , mentre i soldati correvano verso paperino e Pippo che li guardavano impauriti. Non appena ebbero superato la colonna dietro cui sora si era nascosto , il ragazzo uscì fuori e li colpì alle spalle fino a stordirli prima che potessero raggiungere i suoi amici. –Svelto Paperino … addormentali!- Esclamò Sora . Paperino annuì e usò morfeo contro i due soldati che caddero in un sonno profondo . Trasportarono i loro corpi dietro una siepe, verso il bosco. Sora li osservò per un momento , poi disse –mmm , questo sembra più magro – Afferrò una delle due guardie per le gambe e gli tolse di dosso l’armatura e l’elmo lasciandolo in mutande. –Cosa vuoi fare?- chiese Pippo , ma sora svelto , senza rispondere si infilò l’armatura sopra i vestiti e poi indossò l’elmo –Come sto?- Chiese -Geniale! Così passerai inosservato!- Esclamò Paperino. Sora strizzò un occhio e poi aggiunse –vado!- li salutò con un cenno di mano e corse dentro il castello. Apri la porta e vide molti soldati che sorvegliavano la servitù che stava addobbando tutto il castello con nastri bianchi , Rose bianche e metri e metri di tulle. Sora si avvicinò ad un soldato , si schiarì la voce e cercò di mantenere una postura adeguata, poi chiese –Cosa sta succedendo?- -Controllare che la servitù esegua bene il lavoro … Ordini del maestro – Rispose il soldato con compostezza –capisco… che lavoro?- domandò Sora –ornare il catello per il matrimonio della principessa con il maestro- rispose il soldato –che cosa???!!- Esclamò Sora. Poi si rese conto di aver sbagliato così continuò – e qual è il mio compito?- -Ornare il castello o sorvegliare la principessa … ordini del maestro- Disse la guardia. Sora osservò perplesso il soldato , credette che fosse un robot, invece era una persona in carne ed ossa, ma aveva uno sguardo strano , assente e si comportava in modo strano. Dopodichè rispose –Ricevuto!- Salì le scale di corsa cercando di intuire come arrivare alla torre di Yuna dall’interno finchè non arrivò ad un corridoio sorvegliato da due file di soldati. Si sporse dalla finestra per vedere se si trovava nel posto giusto e capì di aver raggiunto proprio il luogo che cercava. I soldati erano circa una ventina , disposti in due file con la schiena verso il muro una di fronte all’altra. Sora li guardò e cercò di passare tra loro con disinvoltura, ma la prima coppia di soldati gli ostruì il passaggio –Mettiti in fila- Disse uno di loro . –Ricevuto… - Rispose Sora seccato e non potendo fare altro obbedì , cercando di pensare ad un piano nel frattempo. Intanto paperino e Pippo si erano nascosti per bene nel tronco scavato di un albero tra macalania e Bevelle –Vedi qualcosa?- chiese Paperino indicando la torre –Ancora no- Rispose Pippo in punta di piedi , sporgendosi per guardare meglio. Ad un tratto udirono una voce femminile abbastanza stridula –Dai Vaan! Muoviti!- Davanti a loro passarono una ragazza bionda e abbronzata accompagnata da un ragazzo ancora più biondo di lei –Shh, mi raccomando non fare rumore- Sussurrò paperino rivolgendosi a Pippo nascondendosi. Poi la ragazza parlò di nuovo –Dobbiamo assolutamente portare via Yunie di lì!- Tese una mano verso il ragazzo che le diede un binocolo –Ehi , forse può darci una mano- Osservò Pippo a bassa voce poi aggiunse- Vuole salvare Yuna anche lei- -Prova a chiamarla!- Disse Paperino- Allora Pippo si schiarì la voce e si sporse facendo uscire la testa fuori dal tronco del grande albero –Scusami…- Bisbigliò timidamente. La ragazza impaurita e si voltò , ma la sua attenzione cadde su Pippo solo quando questi agitò una mano per farsi notare. Paperino e Pippo uscirono dall’albero timorosi , mentre la ragazza li guardava con gli occhi spalancati. –Non abbiamo potuto fare a meno di sentire quello che hai detto prima … e anche noi siamo qui per Yuna- Spiegò paperino. La ragazza sospirò –Grazie al cielo! Mi avevate spaventata! Io sono Rikkù, la cugina di Yunie … e questo è il mio amico Vaan!- Rispose la ragazza indicando il biondino. –Ciao ragazzi … che piano avete?- Chiese Vaan – Il nostro amico Sora è dentro il castello… è andato a prenderla!- Esclamò Pippo –Ah Sora! Quello carino dagli occhi belli – Osservò Rikkù sghignazzando. Paperino e Pippo sorrisero , poi paperino spiegò il loro compito –Noi dobbiamo tenere d’occhio la torre, quando sora ci farà il segnale andremo a prenderli con la Gummiship!- -Anche voi avete un’ aeronave? – Chiese Vaan entusiasta. Paperino e Pippo annuirono –Io le adoro!- Rispose Vaan , ma prima che potesse continuare a parlare Rikkù lo interruppe con un ceffone –Bando alle ciance e aiutami a salire su quest albero! Da lì potrò vedere meglio- -Buona idea! – Esclamò Vaan e insieme a Paperino e Pippo aiutò Rikkù a salire il più in alto possibile –cosa vedi?- Chiese Vaan –Solo Yunie… è seduta davanti la finestra… ma è di spalle !- Rispose Rikkù. Dopodichè spostò il binocolo verso un’altra torre e vide dei soldati –Che stupidi!- Esclamò ridendo . Si accorse troppo tardi che anche uno di loro due aveva un binocolo e quindi riusciva a vederla! Vide il soldato puntare una freccia contro di lei –ma cosa…- farfugliò la ragazza e una freccia affilatissima si scagliò a pochi centimetri dal suo viso –Diavolo ci hanno scoperti!- Esclamò rikkù agitandosi e catapultandosi giù dall’albero . mentre Rikkù raccoglieva tutti gli oggetti che le erano caduti per la fretta di scendere Paperino starnazzava –Siamo finiti!- -merda come faremo con il vostro amico? È in pericolo Seymour non scherza, si dice che ultimamente sia fuori di testa!- Esclamò Vaan. Rikkù si rialzò e alzando la voce disse –Ora smettetela ,andremo e spaccheremo tutto con l’aeronave! Datevi una mossa e correte- I ragazzi la seguirono senza indugiare –Svelti alla gummiship! È nella piana della bonaccia!- gridò Pippo. Nel frattempo Yuna era in camera sua. Aveva indossato l’abito da invocatrice come le era stato ordinato e non era riuscita a dormire per tutta la notte. Era stanca morta, distrutta e guardava l’abito da sposa che alcuni membri della servitù avevano lasciato in camera sua con disgusto. Si sentiva come se la sua vita fosse giunta al termine ormai , sarebbe stata imprigionata in quel castello per sempre se avesse sposato davvero Seymour , ma non aveva nessun modo per evitarlo: Ribellarsi non le sarebbe servito a niente , non ci sarebbe mai riuscita da sola contro un intero esercito. Sora invece era da ore in fila con gli altri soldati: non lo lasciavano avanzare verso la stanza di Yuna ma neanche andarsene; era difficile trovare un piano in quella circostanza, se avesse attaccato anche solo un soldato , sarebbe scattato l’allarme e avrebbe dovuto combatterli tutti. Fortunatamente a far scattare l’allarme ci pensò qualcun altro: Il soldato che aveva visto Rikkù e scagliato la freccia stava radunando tutti gli altri , così corse anche verso la torre di Yuna –Potenziali nemici nel bosco, correte! Ordini del maestro!- Gridò . I soldaati come una fila di burattini corsero subito giù per le scale e ovviamente sora non esitò un momento nel dirigersi verso la stanza di Yuna –Soldato, dove vai?- chiese una guardia che l’aveva visto allontanarsi. Sora si fermò e poi rispose –Sorvegliare la principessa, ordini del maestro – il soldato annuì e seguì gli altri giù per le scale. Sora si voltò e corse verso la camera di Yuna. Si sentiva emozionato , era strano , ma non vedeva l’ora di rivederla . Sospirò e bussò delicatamente alla porta –Lasciatemi in pace!- Gridò Yuna da dentro la stanza. Allora Sora aprì la porta e la richiuse silenziosamente alle sue spalle. La vide e si sentì ancora più agitato ; lei lo credeva morto , chisà cosa avrebbe detto? –Ho detto di lasciarmi in pace !- Urlò Yuna . ma sora camminò a passo svelto verso di lei attraversando la spaziosa stanza. Yuna si alzò in piedi con lo sguardo impaurito, così sora a pochi passi da lei si fermò. Yuna continuava ad osservarlo e non potè non notare i suoi occhi , l’unica parte scoperta che aveva. Le sembravano proprio gli occhi di Sora , li riconobbe , ma non potevano essere i suoi occhi , non poteva essere lui! Credette di essere diventata pazza , sora era morto. Con gli occhi lucidi continuava ad osservare la strana sagoma che si trovava davanti, aspettando di scoprire cosa volesse da lei. Sora era leggermente imbarazzato, ma si fece coraggio e si tolse l’elmo gettandolo atterra , facendo spuntare fuori i suoi capelli dritti e castani . Alzò lo sguardo e con un filo di voce disse –Yuna…- Yuna spalancò gli occhi e si portò le mani alla bocca per lo stupore. L’emozione fu talmente forte e improvvisa che quasi non riusciva a sopportarla, credette che avrebbe perso i sensi; le formicolava lo stomaco e non riuscì a trattenere le lacrime. Sora era davvero lì davanti a lei , quegli occhi appartenevano davvero a lui … O forse era impazzita davvero , ma avrebbe voluto continuare ad avere quella visione , anche se fosse stata falsa. Senza pensarci un momento , Sora corse verso di lei e la abbracciò; da quando l’aveva vista aveva provato una strana sensazione , aveva bisogno di lei , il pensiero che aveva rischiato di non rivederla più lo aveva spaventato , agì istintivamente facendo ciò che si sentiva di fare, così la strinse fortissimo, come se non la vedesse da una vita. Yuna incrociò le braccia dietro il collo del ragazzo e chiuse gli occhi lasciando cadere le lacrime –è la verità? Sei davvero tu? – Sussurrò Yuna. Sora le accarezzò i capelli e sotto voce rispose –si-. Yuna ancora non poteva crederci. Si allontanò e passò delicatamente una mano sul viso del ragazzo , poi sui capelli , come per accertarsi che tutto ciò che stava vivendo fosse reale , non solo frutto della sua immaginazione. Sora sorrise e a quel punto Yuna capì che si trattava della realtà . Lo abbracciò di nuovo , ancora più forte di prima –Hei!- Esclamò Sora sorridendo e ricambiando l’abbraccio.Rimase profondamente sorpreso dalla reazione di Yuna , non immaginava un’accoglienza del genere… anche se in realtà ci sperava e sperava di esserle mancato almeno un po’ –Ti credevo morto! Credevo che non ti avrei più rivisto!- Esclamò Yuna piangendo. Sora spinse delicatamente la ragazza dalle spalle e le asciugò le lacrime .-Tranquilla sono qui- Yuna ancora con gli occhi rossi sorrise e stinse la mano che sora stava passando sul suo viso. Anche Sora sorrise e si avvicinò leggermente a lei prendendole anche l’altra mano. Sapeva che tutto quello che stava succedendo era strano , ma non aveva nessuna intenzione di domandarsi per quale motivo stesse accadendo. Agiva spontaneamente , era felice, non importava il perchè e voleva che nulla rovinasse quel momento. Rimasero a guardarsi senza dire nulla per qualche istante. Il cuore di Yuna batteva fortissimo , per un attimo credette che le sarebbe uscito fuori dal petto , Sora era davanti a lei , così vicino, sorrideva, arrossiva … Quel momento le sembrò surreale. Poi un enorme fracasso dovuto dal rumore degli spari e le urla dei soldati attirò la loro attenzione –Dobbiamo andare!- Disse Sora diventando improvvisamente serio. Yuna per un momento fu pronta a rispondere di si , ma poi ricordò tutto quello che era successo a causa sua e la soluzione che aveva trovato per impedire che capitasse ancora , così lasciò le mani del ragazzo e indietreggiò scuotendo la testa. Sora la guardò sbalordito; era stata felice di rivederlo , più di quanto lui avesse immaginato … Ora perché non voleva tornare?... Si sentiva egoista , ma sapeva che non le avrebbe mai permesso di restare lì. Yuna si sedette e disse- Ho deciso di restare qui … questa sera sposerò Seymour- Quel dannato matrimonio … Sora l’aveva quasi dimenticato. Si voltò e vide l’abito da sposa appeso, protetto da una pellicola trasparente . Scosse la testa e si diresse verso Yuna . Poggiò le ginocchia atterra , per raggiungere l’altezza della ragazza che era seduta , in modo da poterla guardare negli occhi e scoprire cosa volesse veramente … se mentiva o meno. – No Yuna … non sposerai nessuno. So che non è questo quello che vuoi davvero- Disse Sora estremamente convinto delle sue parole. Guardava Yuna in un modo che la metteva in soggezione. Yuna Avrebbe mentito , ma l’avrebbe fatto per il bene dei suoi amici, ma dal modo in cui Sora la guardava si sentiva gia smascherata , ancor prima di parlare –Si invece- Rispose Yuna cercando di distogliere lo sguardo da quello del ragazzo. Sora allora le afferrò delicatamente il viso indirizzandolo verso il proprio e la guardò dritto negli occhi –Io sono venuto qui per te ; non me ne andrò … a costo di nascondermi nell’armadio per giorni io resterò qui e continuerò a insistere … e aspetterò finche non mi dirai che verrai via di qui con me – Disse Sora. Yuna rimase esterrefatta , furono le parole più belle che qualcuno le avesse mai detto -Non c’è bisogno che tu menta … Gidan mi ha detto il motivo per cui sei qui e mi sento stupido a pensare di aver permesso che tu potessi sentirti in colpa per qualcosa… - Continuò Sora. Poi afferrò la mano destra di Yuna accarezzandola e dolcemente sussurrò –Ti prego …- Come se volesse supplicarla. Yuna non capiva , si sentiva confusa … così senza pensarci chiese –Perché?- -Non posso lasciare che tu resti qui … anche se Gidan non mi avesse detto niente , io sarei venuto lo stesso e avrei insistito lo stesso ! e non posso lasciare che tu sposi Seymour … perché so che ciò che vorresti , sarebbe tornare con me ed è anche quello che vorrei io!- Rispose Sora. Yuna non sapeva cosa dire , non riusciva a dire nulla , mentre Sora continuava parlare e a darle altre motivazioni -… Io farò qualsiasi cosa per farti tornare… è difficile da spiegare , ma credo , anzi , sono quasi sicuro di avere bisogno che tu sia ancora al mio fianco in questo viaggio … In questo momento lo vorrei più di ogni altra cosa! Per questo , anche se tu volessi restare , io insisterei- Spiegò il ragazzo . Yuna era sempre più stupita dalle sue parole . Sora era ancora davanti a lei , in ginocchio e teneva la sua mano . Avrebbe voluto dirle un miliardo di cose , ma non le uscivano le parole di bocca! Sora non sapeva cosa stesse balenando nella mente di Yuna , credeva che tutto quello che le aveva detto fino ad ora non fosse bastato a convincerla , eppure aveva detto più o meno tutto quello che si sentiva di dire! Era visibilmente imbarazzato , aveva le guance rosse , così abbassò lo sguardo e stringendo più forte la mano della ragazza continuò –è che ho davvero bisogno di te , non so più come dirtelo! Ti prego …- Era come se le sue parole non passassero affatto a traverso la testa… Riferiva quello che pensava , senza rifletterci e appena gli veniva in mente di chiedersi come mai stesse dicendo quelle cose, era come se la sua mente facesse un salto e evitasse quell’argomento , perché non aveva importanza , sapeva quello che voleva. Yuna ripetè più volte a mente proprio quello che sora aveva appena detto “ho bi sogno di te” per assicurarsi di non aver capito male … ebbe di nuovo paura che si trattasse di un sogno . Non riusciva quasi più a sopportare tutte quelle emozioni in un’unica volta, continuava a sentire le farfalle nello stomaco , le facevano quasi girare la testa, era strano , ma al contempo bellissimo. Sora era ancora con il capo chinato , allora Yuna poggiò una mano sulla sua spalla e lui alzò lo sguardo. –Sei proprio sicuro di avere bisogno di me?- Chiese timidamente la ragazza. Sora annuì e guardandola negli occhi rispose con decisione –Si!- Non mentiva , lo si capiva dal modo in cui la guardava , era sincero . yuna sorrise e scosse la testa e sora la guardò con una nota di disappunto .-Tutto questo non è reale – Disse la ragazza- Anche sora sorrise , e si alzò in piedi tenendo ancora yuna per le mani , che si alzò insieme a lui –Lo è invece!- Esclamò il ragazzo. Yuna arrossì e abbassò lo sguardo , mentre sora continuava a guardarla sorridendo. Ad un tratto sentirono dei passi nel corridoio fuori dalla stanza. Yuna alzò il viso , guardando subito verso la porta… Era finalmente tornata con i piedi per terra –Oh no!- Esclamò –Yuna?- La voce squillante di Seymour la stava chiamando al dilà della porta. Yuna si guardò velocemente intorno , non c’era tempo per pensare ad un modo per scappare anche perché non l’avrebbero trovato, così avanzò e si posizionò davanti a Sora per proteggerlo , questa volta l’avrebbe fatto , anche a costo della vita. Seymour entrò; non era affatto stupito e un ghigno diabolico comparve sul su viso –Così è vero … Non è morto!- Esclamò –No- Rispose Sora minacciosamente e fece un passo per avanzare, ma Yuna tese un braccio per trattenerlo più indietro possibile. Seymour rise e disse –Yuna , ma cosa stai facendo ? … Non dirmi che …- ma si interruppe con un'altra risata e poi aggiunse- Questa scena è ridicola!- -Stai zitto!- Esclamò Yuna , ma Seymour continuò –hai detto al tuo prezioso Sora che questa sera hai un impegno?- Sora carico di rabbia , spostò il braccio di Yuna e avanzò a pochi passi da lei –Mi spiace , ma l’impegno è annullato… Yuna non ti sposerà e non resterà qui un secondo di più- Seymour rise di nuovo –è una principessa… togliti dalla testa tutte le tue strane idee!... Sai … è un bene che tu non sia morto, se fossi deceduto , avremmo dovuto modificare tutti i nostri piani, ma questa volta potresti rimetterci la pelle davvero , perciò ti consiglio di sparire prima che decida di complicarmi le cose uccidendoti!- Rispose Seymour –mai!- Esclamò Sora. Seymour si voltò verso Yuna e chiese –Yuna , vuoi davvero andare con questo pezzente? – Yuna annuì con decisione. Seymour si portò una mano alla testa e rise –La cosa non mi stupisce…- Disse. Camminò verso Sora e continuò a parlare –Sai Sora, avresti dovuto vederla , era disperata quando pensava che fossi morto! È arrivata qui blaterando cose senza senso , di radunare l’esercito, suo padre … - -Taci!- Urlò sora estraendo il Keyblade -… Mi piacerebbe rivedere quella disperazione di nuovo … vieni Sora – Sussurrò Seymour facendo cenno al ragazzo di avanzare. Yuna percepiva qualcosa di strano: quelle non erano parole di Seymour e in più percepiva un ‘aura troppo potente. Da quando Seymour era entrato nella stanza era facilmente individuabile una fonte di potere smisurato … non l’aveva mai avuto! Era stato di certo preso dall’oscurità. Sora stava per avanzare , ma Seymour lo interruppe – Te lo ripeto … Sei proprio sicuro ? Non hai speranze contro di me … e sei in trappola , non potresti neanche scappare! Ti lascio l’ultima occasione per decidere se andartene o morire- Yuna sapeva che Seymour aveva ragione , afferrò sora per un braccio e lo implorò –Sora ti prego vattene- - Tranquilla andrà tutto bene – sussurrò Sora. –Siete patetici!- Esclamò Seymour. Sora corse verso di lui , mentre Yuna gridò –NO!- . A pochi passi da Seymour sora si fermò guardando lo spettacolo che aveva davanti : Seymour si era sollevato da terra , aveva le braccia tese orizzontalmente e venne avvolto , quasi divorato da un alone nero, Sembrava una metamorfosi , o forse stava solo accumulando energia . Yuna spalancò gli occhi e si portò le mani alla bocca –ma cosa…- Bisbigliò Sora , quando un frastuono invase la stanza. Yuna si voltò e la grata che copriva la finestra era scomparsa. Si sporse e vide Rikkù sulla Gummiship con una corda in mano, era stata lei . –Muovetevi!- Esclamò la bionda. Era il momento giusto , avevano pochi secondi prima che Seymour riuscisse ad annullare o completare quella sorta di incantesimo così Yuna corse verso sora che era imbambolato davanti la figura raccapricciante di Seymour e lo afferrò per un braccio –Corri!- Esclamò la ragazza – Aspetta – Rispose Sora , che non riusciva a credere ai suoi occhi , quello che stava succedendo era stranissimo –Sbrigatevi , ci bombardano dannazione!- Esclamò Rikkù. Allora Yuna strattonò Sora e disse –No! Ora mi ascolterai, non posso permettere che tu finisca nei guai di nuovo … Questa volta sono i che ti supplico di venire con me – Seymour aveva appena interrotto l’incantesimo riprendendo coscienza e Sora seguì la ragazza che lo trascinò verso la finestra. Mentre passava Yuna afferrò un sacchetto contenente le sue cose è salì sul davanzale –Forza forza!- Esclamava Rikkù saltellando. Prima di scendere Yuna vide Seymour Tornare a poggiare i piedi sul pavimento e avviarsi verso di loro, così se ne fregò della paura di cadere o di essere colpita dai soldati che continuavano a sparare e si precipitò sulla gummiship saltando, seguita da sora che le cadde addosso. Il ragazzo si alzò e tese una mano verso Yuna per aiutarla ad alzarsi . Yuna si mise in piedi afferrando la mano di sora e si tolse la polvere dalla gonna . Si guardò intorno , si stavano allontanando da bevelle , i soldati non riuscivano più a colpirli . Si voltò verso Sora e sorrise . –Ce l’abbiamo fatta!- Urlò Rikkù , ma ne sora ne yuna risposero . Sora sorridendo si avvicinò alla ragazza e la abbracciò … Di nuovo . Rikkù si mise una mano davanti la bocca e rientrò silenziosamente dentro – ce la siamo vista brutta Sussurrò Sora ancora abbracciato a Yuna.Poi chiese ridendo –Ma come ti è venuto in mente?- -Non lo so!- Rispose Yuna allontanandosi e sorridendo. Sora allora le puntò un dito contro , arricciò la fonte e disse –Prometti che non fari più una cosa del genere- -Solo se tu prometti che la prossima volta mi darai ascolto e non ti caccerai più nei guai in quel modo-rispose Yuna. sora sorrise e tese una mano verso di lei –Promesso!- esclamò. Yuna afferrò la sua mano –Promesso!- Ad un tratto sentirono uno strano rumore provenire dalla gummiship –cos’è? – chiese Yuna – deve essere il motore …- Rispose Sora. La Gummiship cominciò ad oscillare, stava perdendo quota. Sora tenne Yuna per un braccio e disse – Corriamo dentro – Yuna annuì e seguì il ragazzo. Appena entrati videro vaan – Vaan!- Esclamò Yuna entusiasta –Hei principessa!… stavo venendo per avvertirvi! Dovete rientrare … gli spari hanno danneggiato il motore!- Rispose Vaan . Yuna annuì e insieme a Sora seguì Vaan che indicò loro di sedersi e allacciare le cinture. I ragazzi obbedirono , mentre sora chiese sotto voce – Chi è?- -un amico di rikkù – rispose Yuna . La ragazza stava per salutare paperino e Pippo , quando la gummiship cominciò a capovolgersi precipitando –NO NO! … Vai per di là ! il posto segreto è di la! nasconditi tra gli alberi così non vedranno dove andiamo!- Esclamò rikku rivolgendosi a paperino che era alla guida. Paperino continuava a starnazzare così Rikkù lo spostò –Dammi qua! – Disse prendendo i comandi –Peparatevi , atterraggio di emergenza- Gridò poi la ragazza. La Gummiship era a quota bassissima , rikkù riusciva a farla sfrecciare tra gli alberi , finchè non arrivarono davanti a quello che sembrava un grande muro di pietra. Rikkù cercò di far risalire la gummiship riuscendoci a stento e si infilò al dila di quel muro di pietra per poi precipitare bruscamente . L’impatto fu forte, ma fortunatamente stavano tutti bene. Dopo qualche colpo di tosse Yuna si slacciò la cintura e scese dalla gummiship , seguita da sora. Qualche istante dopo scesero anche Paperino Pippo vaan e rikku. Yuna corse verso Paperino e Pippo che la abbracciarono –non farlo mai più!- esclamò Pippo –Perdonatemi … Grazie di tutto- Rispose . Poi si avvicinò a Rikkù – Yunie!- Esclamò la ragazza saltandole addosso –mi sei mancata tanto …- Sussurrò Yuna -anche tu!- Esclamò Rikku. Poi Yuna si allontanò e chiese guardandosi intorno –Ma … qui siamo …- -Gia proprio li!- Rispose Rikku e in coro dissero –Lago di Macalania- Che posto è? – domandò Sora. Allora Yuna iniziò a raccontare – Quando vivevo al castello e avevo la possibilità di scappare dalla finestra , Rikkù e Vaan venivano a prendermi con l’aeronave e venivamo sempre i questo posto… A volte lasciavamo l’aeronave qui e ce ne andavamo a spasso , altre volte invece restavamo qui a chiacchierare. È un posto sicuro…una specie di cilindro di pietra… si può entrare solo dall’alto oppure accovacciandosi , dove ci sono quei cespugli- E indicò un gruppo di piante poco distanti da loro –c’è una crepa nel muro da cui si riesce a passare , ma quasi nessuno lo sa – continuò –Quindi non ci troveranno? – Chiese paperino –Non credo , ma è meglio svignarcela il prima possibile- Rispose Yuna –Dobbiamo aggiustare la Gummiship…- Osservò Sora –Ci penseremo noi domattina!- Escalmò vaan guardando Rikku –Certo ora riposiamoci e passiamo la nottata qui … siamo tutti stanchi è stata una giornata stressante – Disse la ragazza. Yuna salì sulla gummiship e poggiò il sacchetto che era riuscita a prendere per un pelo scappando dal castello. Lo aprì e si assicurò che dentro ci fosse tutto: le pistole , i proiettili, qualche indumento e la cosa più importante ovvero la pietra che le aveva dato suo padre. Sistemò tutto nella sua stanza e poi uscì di nuovo fuori. Rikkù la aspettava al termine delle scale della Gummiship – Ti vanno due chiacchiere ? come i vecchi tempi?- Le chiese Sorridendo –Certo!- Esclamò Yuna. Sora Paperino Pippo e Vaan erano seduti sotto un albero stavano chiacchierando e mangiando qualcosa ,Yuna seguì rikkù fino ad arrivare alla sponda del lago dove si sedettero. prese un bastoncino e iniziò a giocherellare con la terra bagnata , era un po’ pensierosa , rikkù se ne accorse subito –Allora? Non hai niente da raccontarmi?- chiese rikkù, Yuna alzò le spalle e scosse la testa. Avrebbe tanto voluto parlarle di Sora, ma non sapeva da dove cominciare , si vergognava. –Allora arrivo al dunque!- Esclamò Rikkù ridendo, Yuna la guardò e Rikkù indicò Sora in lontananza –Che c’è?- Domandò yuna –Dai non fare la finta tonta…Ti conosco- Disse ironicamente Rikkù. Yuna scosse la testa e esclamò –niente!,Te l’ho già detto l’altra volta siamo compagni di viaggio!- -ma a me sembra che le cose siano cambiate dall’altra volta – osservò Rikkù sghignazzando . –Già…- Rispose Yuna abbassando lo sguardo –Che hai Yunie?- Chiese Rikkù poggiando una mano sulla spalla della ragazza –purtoppo è successo un casino … Non so come sia successo , ma in qualche modo sono riuscita ad innamorarmi di lui … Solo che lui è innamorato di un’altra ragazza – spiegò Yuna tristemente –è questo quello che ti ha detto ? è un bugiardo … sono sicura che non è così!- Esclamò Rikkù –No no!- la interruppe Yuna prima che rikkù potesse continuare e poi aggiunse – Lui non sa niente di quello che provo… però , ogni volta parla sempre di quella ragazza, la ragazza di cui tempo fa mi disse di essere stato da sempre innamorato- -Sei una stupida devi dirglielo!- Esclamò rikkù –Tutto quello che ha fatto per te oggi , poi quando siete saliti sulla Gummiship… L’ho visto, per me non è come pensi tu! Vuoi che glie ne parli io?- Continuò –ma sei impazzita?!- Disse Yuna , ma prima che potesse continuare a parlare Rikkù le mise una mano sulla spalla interrompendola –Yunie … Dovresti provare a pensare che le cose cambiano … Io sarei pronta a scommetterci qualsiasi cosa- -non mettermi queste cose in testa Rikkù .. Oggi è stato … Diverso è vero! Per un momento ho pensato anche io che stesse cambiando qualcosa anche per lui , invece adesso , ho realizzato che non è così: se si è comportato diversamente con me è stato solo perché era preoccupato … da domani tornerà tutto come prima … kairi di qua , Kairi di la…- Spiegò Yuna . Rikkù si alzò in piedi e incrociò le braccia sbuffando –è inutile parlare con te… io lo stavo dicendo per il tuo bene … ma forse un giorno saprai ridirmi che ho ragione … me ne vado a dormire - -Grazie rikkù… - Disse Yuna continuando a giocare con il ramo di legno che aveva raccolto precedentemente. Avrebbe voluto tanto che rikkù avesse ragione , ma aveva paura a sperarci; quanto sarebbe rimasta delusa il giorno dopo nel momento in cui sora avrebbe ricominciato a parlare di Kairi? Doveva cominciare a fregarsene e lasciare che le cose facessero il proprio corso , non poteva stare sempre a pensare quello che sarebbe successo e a come evitarlo … ma faceva parte del suo carattere. Poco dopo sentì dei passi –Non vai a dormire? – era sora , che si sedette accanto a lei . –no , non ho molto sonno- Rispose Yuna –Meglio che stare qui da sola – Disse sora alzando le spalle –che problema c’è!- esclamò Yuna. Dopo qualche istante la ragazza poggiò il ramo domando –A proposito!... ma come hai fatto a salvarti?- Sora scoppiò a ridere e raccontò la sua impresa. Parlarono per diverso tempo : Di Xemnas, di Seymour , dei piani che potenzialmente potevano avere ipotizzando cosa avessero in mente. Ad un tratto Sora sbadigliò –Andiamo a dormire?- Chiese –Se vuoi vai…- Rispose Yuna – mi dispiace lasciarti qui da sola- Disse Sora. Allora Yuna si alzò in piedi ed esclamò –Andiamo ti accompagno … anche perchè sta facendo freddo.- Rientrarono nella Gummiship e Yuna disse –Credo che resterò un po’ qui giu- -Sicura di non volere compagnia ?- Domandò Sora . Yuna scosse la testa –Vai , tranquillo - -Buonanotte allora!- Esclamò Sora –Notte!- Rispose Yuna. Sora si diresse in camera sua , entrò e richiuse la porta. Trovò sul letto dei fiori , i fiori che aveva lasciato Yuna prima di tornare al castello. Capì subito che doveva averli lasciati lei così sorrise e li appoggiò sul comodino. Si infilò nel letto e si addormentò. Yuna nel frattempo si era seduta su un sedile , in realtà era stanca morta, ma aveva paura che sarebbe arrivato qualcuno e poi aveva troppi pensieri per la testa per riuscire a dormire, così rimase di guardia. Doveva intrattenersi con qualcosa , altrimenti sarebbe stata divorata dalla noia o dal sonno , così prese un foglio di carta che era appoggiato sul piano dei comandi e cominciò a scarabocchiare qualcosa… Finchè non le venne in mente di scrivere una canzone. Era da tanto che non ne scriveva una , forse la musica e la sua carriera da cantante era l’unica cosa che le mancava della sua vita. Scriveva e cancellava di continuo mentre il tempo passava, finchè non riempì tutto il foglio. Guardò fuori dal finestrino , stava facendo giorno , di lì a poco gli altri si sarebbero svegliati , così decise di rileggere la canzone un’ultima volta e poi andare a riposare. Le piaceva, era soddisfatta … per la prima volta dopo tanto tempo aveva scritto quello che sentiva , non era stata una forzatura per proporre qualcosa di nuovo che attirasse gli spettatori. Avrebbe tanto voluto farla sentire ai suoi amici , ma forse era meglio di no. Era chiaro che quella canzone fosse riferita a qualcuno e descrivesse i suoi sentimenti , così piegò il foglio , si diresse in camera sua e lo poggiò sul comodino. Si infilò nel letto e esausta crollò dopo neanche dieci secondi.