I miei (troppi) scleri

Fan Arts, Fan Fictions, Poesie, Cosplay e tutto ciò che i fans creano per la loro passione più grande: Final Fantasy. Ne trovate a bizzeffe sul Rinoa's Diary!
Regole del forum
Ogni iscritto può aprire un solo topic nel quale raggruppare le proprie opere: disegni, racconti, video e quant'altro. Non è ammessa la creazione di più discussioni.
Rispondi
Teoskaven
SeeD
Messaggi: 1002
Iscritto il: 14 apr 2009, 13:13
Sesso: M

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Teoskaven »

Lenne90 ha scritto:Ebbravo Allievo che ci ha preso in pieno XD
Sì, era proprio la Morte :sisi:

http://www.matrablog.it/vignette/Mike%2 ... 20RIP2.gif


Io avevo pensato a qualcosa come la Buster Sword e Cloud, anche se le parole "Cristallo" e "Vento" mi avevano richiamato Bartz e la Lama del Coraggio. Ad ogni modo...

Complimenti, che bei lavori! Scritti, immagini, video... mi sa che per arrivare al tuo livello ne dovrò mangiare di polenta XD
Avatar utente
Balthier91
Membro del Garden Club
Messaggi: 3073
Iscritto il: 26 mar 2007, 21:39
Località: Ora in Garden!!
Contatta:

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Balthier91 »

Lenne90 ha scritto:Ebbravo Allievo che ci ha preso in pieno XD
Sì, era proprio la Morte :sisi:

Passo velocemente per postare due scarabocchi usciti qualche minuto fa

Hope
Fang
Ho imparato dalla puccia migliore! :supercool:
Comunque, sebbene preferisca il risultato finale di Fang, Hope è troppo tenero *__*
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Lenne »

Concordo su Hope *-*
Cooomunque, ecco pronto un nuovo lavoro (ancora?!): inizialmente doveva essere una Fan Fiction per il Garden, infatti l'avevo postata in quel Topic, poi però mi è venuta voglia di proseguire fino a farla diventare una mini-storia. Per non occupare inutilmente spazio all'interno del suddetto Topic, la posto qui a capitoli XD.
Momentaneamente i personaggi sono solo cinque, ma c'è la possibilità di aggiungerne altri man mano che si va avanti :-D ; pur essendo parzialmente idiota, cercherò di tenere i caratteri dei personaggi il più coerenti possibile con gli originali :hihi:

PARTE 1 : SOGNI E LEGGENDE


Avevo bisogno di qualcuno cui chiedere… ma difficilmente uno dei miei compagni avrebbe saputo aiutarmi.
Salvo che…
Non c’era scelta. Sapevo di rischiare molto ma era il mio unico appiglio.
Anche se forse cadere nel baratro non sarebbe stata una cattiva opzione.
Arrivata davanti alla porta, pigiai il pulsante accanto ad essa: un suono semplice, troppo semplice, scaturì al contatto.
Il campanello non fa suoni o musichette strane… Da lui proprio non me l’aspettavo… Non sarà mica diventato normale? pensai scettica.
Un’esplosione di là dell’ingresso mi portò a ricredermi.
Cosa diavolo aveva combinato quella volta?
Abbassai la maniglia ed entrai di corsa: sommersa da un piccolo mucchio di macerie stava la persona che dovevo incontrare, con gli abiti piuttosto a brandelli.
«Stai bene? Sei ferito?» chiesi, accovacciandomi accanto a lui.
«Solo nell’orgoglio» mi rispose, massaggiandosi la testa, il ragazzo dai capelli argentei. «Lenne! Che piacere rivederti, piuttosto e anzichenò!» esclamò poi, riconoscendomi. «Ma non stare qui, accomodati!» proseguì, rassettandosi gli abiti e facendomi passare in una stanza adiacente.
«Grazie Night… Ma cosa stavi facendo? Perché quell’esplosione?».
«Una sciocchezzuola: stavo lavorando su un neutralizzatore di bombe al neutrone».
«Capisco…» dissi, interrompendomi subito dopo e guardando sbalordita la stanza in cui mi trovavo.
«Ciò è sconcertante, piuttosto, anzichenò» stava continuando lui.
«S-sconcertante è la parola giusta!».
«Nevvero? Anzi, direi di più: incredibile! Come hai fatto, mi chiedo, a rintracciarmi in questa mia segreta, anzichenò, magione?».
«A parte che è una semplice, forse, stanza… io veramente intendevo questi… cosi!» gli feci notare, indicando la miriade di giocattoli, Mudkip e Kyactus in prevalenza, che vagava da una parte all’altra dell’ambiente.
«Oh, divertenti, vero? Li costruisco di quando in quando, alleviano la mia solitudine a volte piuttosto gravosa».
«Ma… sono vivi!».
«Quanto un burocrate, ma meno dannosi» ribattè, prendendo una tazza di the dal vassoio che un Kyactus gli aveva appena portato.
«Ho incontrato una delle tue… invenzioni lungo il tragitto e mi ha condotto qui».
«Disdicevole. Se è alle mie dipendenze, la licenzierò. Se non lo è, l’assumerò, mi sembra un tipo efficiente. Comunque il “do not disturb” sulla porta vale soprattutto per quella noiosa di Elisabeth: continua a chiedermi consigli su come diventare regina!».
«Prego?».
«Gliel’ho detto mille volte che la è già, ma penso che intenda al posto della signora Thatcher…». Sorvolai sulle ultime due frasi e aspettai che continuasse. «Bah, veniamo a noi, cara Lenne, anzichenò. Quali nuove sul fronte del Garden?».
«Nulla che possa destare la tua attenzione. Piuttosto, sono venuta per chiederti alcune cose, confidando che tu possa risparmiarmi delle lunghe ricerche, poiché sai tutto…».
«Oh via, non esagerare!» rispose il giovane con un amabile cenno della mano. «La mia cultura, non lo nego, è piuttosto vasta, ma anch’io ho i miei limiti! Per esempio, ho solo un’infarinatura di filosofia Mudkipica, e conosco anche poco di ittologia dei Magikarp… Inoltre, delle donne so soltanto che sono pericolose… Senza offesa anzichenò».
Il mio pensiero corse a Nataa e mi venne da sorridere.
«Ma io celio, mentre dal tuo sembiante si direbbe che tu sia piuttosto angustiata, anzichenò…».
«Night… chi è Uskebasi?» domandai, centrando uno dei punti cruciali della mia visita.
«Oh, un personaggio leggendario di un’antica religione… ma sono ansioso di sapere il quesito tanto difficile che vuoi pormi!».
«Veramente, era questo».
«Davvero?». Sembrava notevolmente sorpreso. «Ma allora qualsiasi rozzo Cadetto avrebbe potuto risponderti! Trovo che mi sprechi un po’, Lenne, ma transeat. Dunque, Uskebasi, altrimenti detto il Signore del Silenzio… Sì, cominciamo dall’inizio…»
Presi posto su una sedia e ascoltai con attenzione.
«Orbene, secoli or sono il sovrano Salomone – non starò a dilungarmi su chi sia – evidentemente non aveva problemi tipo pagare il mutuo della casa, perché passava il suo tempo a scervellarsi sul senso della vita. Sai, domande come: chi è l’uomo? Perché nasce? Perché soffre? E altre banalità di questo genere… Per tale motivo chiese a Uskebasi, il più grande filosofo del tempo, di trovargli una risposta. E Uskebasi, che come si evince dal suo appellativo non era un chiacchierone, ci pensò sopra in silenzio per trent’anni dopodiché, vuole la leggenda, si presentò al cospetto del re e gli consegnò un poderoso tomo da leggere. Lui lo passò ai suoi saggi consiglieri, perché ne prendessero visione e gli relazionassero…».
«Ohè, Night!» una voce brusca interruppe la spiegazione del ragazzo e da una porta, non vista, alla mia destra sbucò una donna. Indossava un lungo vestito, legato in vita da un cintura, mostrante una generosa scollatura. «Va ancora avanti molto la tiritera?» aggiunse, poggiandosi una mano sul fianco e l’altra allo stipite della porta con fare evidentemente seccato.
«E’ anche quella un automa?» chiesi con un sorrisetto, osservando il giovane.
«Oh, no… Ehm… Trattasi di fanciulla indigente, a cui do lezioni di semiotica… un caso umano, sai? Vengo subito, mia cara» disse poi rivolto alla sconosciuta. «Intanto ripassate la lezione da sola, d’accordo?».
«Seeee, sarà meglio!» esclamò lei di rimando, rientrando e chiudendosi la porta alle spalle.
Lanciai un’occhiata eloquente a Night.
«Ah-ehm… Tornando anzichenò a noi, dicevo che i saggi lessero appunto quel libro, che conteneva la verità…» tossicchiò lui, come se niente fosse successo. «Ma questa era talmente crudele, talmente atroce, che i consiglieri non la ressero, e a uno a uno si suicidarono… E Salomone, piuttosto giudiziosamente, pensò che in fondo poteva farne benissimo a meno, della verità. Non lesse mai il libro, e anzi mise al bando il povero Uskebasi, che fuggì a cavallo di una lepre».
«Lepre?» ripetei aggrottando la fronte.
«Già, un animale-simbolo piuttosto comune nella mitologia orientale: sta ad indicare la luna, e quindi la notte, ma anche la fecondità e la rigenerazione, perfino l’immortalità… per certe culture è l’equivalente dell’agnello sacrificale, per altre è una “bestia” e addirittura compagna della dea infernale Ecate, che inventò la stregoneria e…».
«Right, right» lo fermai, prima che andasse avanti all’infinito. «Direi che sei stato piuttosto esauriente e ti ringrazio. Se non ti dispiace, vorrei chiederti un’altra cosa…».
«A tua disposizione, ma spostiamoci altrove anzichenò. Qui comincia a essere troppo affollato» rispose il Cadetto, scostando un Mudkip dalla propria spalla e invitandomi in un’ennesima stanza.
«Ma un tempo non c’era un unico dormitorio per l’Accademia?» domandai seguendolo lungo un piccolo corridoio.
«E’ così, infatti».
«E allora che ci fai in questa specie di casa tutta per te?».
«Mi sembra ovvio», rispose lui sistemandosi con l’indice destro gli occhiali sul naso, «io certe cose posso permettermele, a differenza di quei cadettucoli là fuori».
«Sarà» mi limitai a dire, scrollando le spalle. «Piuttosto, sai una cosa? Credevo, anzi conoscendoti speravo, che venisse ad aprirmi qualche tua strana invenzione. E invece…».
«… E invece è proprio così, mia giovane amica» replicò con un sorriso sornione, mentre una sua precisa copia al centro della stanza annuiva enfaticamente affermando: «Piuttosto e anzichenò».
«Santo Yevon!» esclamai guardando attonita un altro clone chiudere la porta alle mie spalle e un terzo farmi un cenno amichevole da una delle poltrone presenti.
«Tranquillizzati anzichenò sulla tua sanità mentale…» mi rassicurò mentre si accomodava a sua volta. «Quelli che vedi sono i miei Audioanimatroni. Poiché la sola persona con cui vado veramente d’accordo sono io, ho pensato di costruirmi qualche amico…».
Ti pareva che non ne tirava fuori qualcun’altra delle sue… pensai alzando gli occhi al cielo mentre il ragazzo proseguiva: «… E, oltre a essere creati a mia immagine e somiglianza, i miei simpatici replicanti possiedono il mio stesso corredo intellettivo e mnemonico. Piuttosto geniale, non trovi?» concluse, picchiettandosi un dito sulla tempia con espressione soddisfatta. «Oh, ma che maleducato sono… Non ti ho nemmeno chiesto se volevi una mèla!».
«Non star lì a preoccuparti» risposi subito, accantonando l’offerta con un gesto della mano. «Ma tu… sei il vero Night?».
«Suppongo, anzichenò… A volte è facile confondersi, tra tanti se stessi, tutti ugualmente geniali e tutti con lo stesso Mudkip personale… un po’ come scambiare i sogni con la realtà».
«Ecco… è proprio per parlare di sogni, che sono venuta da te…».
«Sogni?» ripetè lui, recuperando una pipa da chissà dove e mettendosela fra le labbra con fare pensieroso. «Beh… argomento così trito da risultare noioso… Ma io ti conosco, Lenne, sei una persona originale… di certo non vorrai pormi le solite, ovvie domande, tipo se i sogni possono materializzarsi…».
«Ehm… veramente volevo chiederti proprio quello, Night…» risposi un po’ incerta, sedendomi sul divano di fronte.
«Ah! Ciò è sconcertante, piuttosto! Così sprechi il mio genio!» esclamò questi, colto alla sprovvista. «Comunque», riprese, mentre due sue copie davano inizio a un’avvincente partita di morra cinese e una terza si preparava a guardare un documentario sui castori polari del Monte Gagazet, «tu mi chiedi se le chimere possono prendere vita… e la mia risposta è semplice quanto inequivocabile anzichenò…».
S’interruppe, facendo una pausa significativa.
Attimi di silenzio. La tensione che piano piano saliva.
Occhi negli occhi.
«Night, prima della prossima glaciazione, per cortesia» sospirai.
«Sì» disse semplicemente lui sfoggiando un sorriso a trentadue denti. «I sogni qualche volta diventano realtà… E anche gli incubi, purtroppo. Hai visto la meravigliosa serie dei film “Mudkip 13 – Weekend di terrore”? E’ ispirata ad un fatto realmente accaduto…». Ignorò la mia espressione stupefatta e aggiunse: «… di cui ovviamente sono a conoscenza solo pochi eletti, tra cui ho l’onore di annoverarmi».
«Ma… com’è possibile?».
«Non vorrei fartelo pesare, ma sono un’immodesta mente superiore, anzichenò. Per me, la comunità scientifica non ha segreti».
«Sì, sì, questo lo so…» lo interruppi sbrigativamente, prima che iniziasse qualche sproloquio sui suoi allevamenti, più o meno legali, di Mudkip. «Ma io volevo dire com’è possibile che i sogni si materializzino…».
«Beh… sono stati fatti vari studi dai più eminenti scienziati mondiali, che dopo lunghe consultazioni si sono espressi tutte nello stesso modo…» ribattè il Cadetto, massaggiandosi con fare pensieroso il mento.
«Sarebbe a dire?». Perché dovevo cavargli fuori ogni parola col punteruolo?
Lui mi fissò a lungo… pareva quasi che rivelare la risposta gli costasse molto. Lo vidi mordersi nervosamente il labbro inferiore, persino i suoi cloni avevano interrotto le loro attività.
«Boh?».
Se non le avessi avute incrociate dietro la testa, mi sarebbero cascate malamente le braccia.
«Come “boh”?».
«E’ piuttosto seccante, anzichenò, ammettere di avere una tale onta nella mia vasta classe di conoscenze ma purtroppo è così: nessuno è ancora riuscito a capire il perché i sogni si materializzino. Io, tuttavia, non mi arrendo e proseguo con le mie elucubrazioni in proposito».
Quindi nemmeno Night era in grado di aiutarmi; avvertendo un pizzico di sconforto, ringraziai il giovane e uscii dalla stanza. Ci doveva essere un dannatissimo modo per capire quella situazione.
Tornai al Garden e mi chiusi in camera mia, sdraiandomi sul letto per riflettere un po’; senza accorgermene mi addormentai e fu solo qualche ora dopo, verso il tramonto, che un bussare insistente mi riscosse.
Ma chi diavolo…
«Buonasera, Lenne. Disturbo anzichenò?».
«Night?!» esclamai, oltremodo stupita di trovarmelo davanti. «L’Accademia è partita nel pomeriggio, come fai a…» poi mi ricordai con chi stavo parlando. «Lascia perdere… Piuttosto, no, nessun disturbo. Entra, prego…».
«Oh, non occorre che mi preghi. Quella di entrare era proprio la mia intenzione» disse il Cadetto, facendo tranquillamente finta di non notare la mia espressione. «Noto con piacere l’assenza del tuo assurdo fidanzato. L’hai licenziato dal suo ruolo, finalmente?».
«Tidus non è il mio fidanzato… e comunque no, ci vado sempre d’accordo».
«Peccato. Già cominciavo a sperare, ma transeat. Coooomunque sono venuto a dirti che ho capito come fanno i sogni a materializzarsi, anzichenò!».
«C-come?». Non credevo alle mie orecchie.
«Noto incredulità nella tua voce… Dubitavi forse che il mio genio non ne venisse a capo? Anzi, dato che sono democratico, a semplice subalterno?».
Ma perché ho chiesto aiuto a un tipo come lui? Quanto ero disperata in quei momenti?
«Comunque non è il caso che ti sorprenda più di tanto, amica mia. A dire il vero, la soluzione è molto semplice… basta considerare il sogno come una vera e propria dimensione… un universo parallelo al nostro nel quale si possono aprire dei varchi. Com’è in tutti gli altri universi paralleli, d’altronde… E allora esseri di sogno… o di incubo come i buoni vecchi Mudkip, possono finire nella realtà».
Ascoltai in silenzio, appoggiandomi alla parete con le braccia conserte.
«O viceversa», continuò Night, «esseri reali possono oltrepassare i confini del sogno anche da svegli, senza accorgersi di aver superato il varco… e magari “viaggiare” nel tempo e nello spazio, che nei sogni non hanno limiti, e ritrovarsi nel futuro… o nel passato».
«V-viaggiare nel tempo? Io… forse comincio a capire… anche se a essere sincera la tua teoria mi sembra un po’ folle…».
Il giovane sorrise. «Oh no, la follia è una dote dei grandissimi uomini. Da semplice grand’uomo che sono, direi piuttosto geniale, anzichenò!».
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Avatar utente
Balthier91
Membro del Garden Club
Messaggi: 3073
Iscritto il: 26 mar 2007, 21:39
Località: Ora in Garden!!
Contatta:

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Balthier91 »

Sono stato mortale per qualche minuto dopo averla letta. Tra la tua scrittura, che ribadisco LA ADORO, e la quantità smodata di lollosità del tutto, ho tenuto la grignarola per qualche minuto! :-D
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Lenne »

Và che bello, ad un mese preciso di distanza torno in questo Topic.
Lo consideriamo come il regalo della Befana? :asd:
C'è chi direbbe di sì e non per quanto riguarda il regalo :smt110
Tornando a noi, questo è uno scritto... differente dagli altri.
Sul testo della canzone "Emotionless" dei Good Charlotte, Squall scrive una lettera a Laguna.
Non vi dico altro se non... buona lettura :wink:
(Chiedo scusa per la lunghezza ma non potevo dividerlo =P)
EMOTIONLESS


Hey dad… [Hey papà…]
Laguna… Come vanno le cose, giù a Esthar?
Forse ti sorprenderà il fatto che non ti chiami padre
o papà come un figlio dovrebbe fare.
Ad ogni modo…
I’m writing to you [Ti sto scrivendo]
Ti domanderai perché ho deciso di scriverti.
Bah, in fondo non lo so nemmeno io.
Not to tell you [Non tanto per dirti]
That I still hate you [Che ti odio ancora]
Di certo non è per dirti che ti detesto
o per mandarti al diavolo.
Sono certo che queste cose le hai capite da solo.
Non credo tu sia cretino fino a questo punto.
Just to ask you [Quanto per chiederti]
How you feel [Come ti senti]
Ciò che invece mi preme chiederti è come ci si sente…
Come ci si sente a essere odiati dal proprio figlio?
Dal sangue del tuo sangue?
And how we fell apart [E come andiamo in pezzi]
How this fell apart [Come questo va in pezzi]
Non dovresti essere stupito da questa mia domanda.
In fondo, sai meglio di me cos’è successo a Raine
quando l’hai lasciata sola.
Ciò che forse non sai è cos'è successo a me,
come mi sia sentito in tutti questi…
Bah, cosa te ne parlo a fare?
Non potrai mai capire…
Are you happy out there? [Sei felice lì fuori?]
In this great wide world? [In questo grande e ampio mondo]
Sei felice dove ti trovi ora?
Sei felice di essere il presidente della città più potente che esista?
Fiero di aver portato la pace in questo mondo
fronteggiando la Strega Adele?
Fiero di aver abbandonato la madre di tuo figlio,
nonostante lei continuasse a chiamare il tuo nome?
Do you think about your sons? [Pensi mai ai tuoi figli?]
Hai mai pensato a tutti quelli che hai lasciato indietro?
A quella bambina che ti chiamava “Zio Laguna”?
Già, parlo proprio di Ellione.
Oppure, anche per una volta soltanto…
Hai mai pensato a me?
Do you miss your little girl [Ti manca la tua bambina]
Ti è mai importato di Raine?
Del fatto che il suo ultimo pensiero fosse stato
per un bastardo come te?
Spero vivamente che prima o poi riesca ad affibbiarti quella sberla
che io non sono stato in grado di tirare.
Un solo ricordo ho di lei…
«Com’è possibile?» ti chiederai.
Ero solo un neonato.
Eppure io c’ero.
Rammento il suo flebile sussurro nel darmi il nome che porto.
Squall. Squall Leonheart.
Non Loire. Non potrei sopportare di avere il tuo cognome.
When you lay your head down [Quando ti corichi]
How do you sleep at night? [Come puoi dormire la notte?]
Dove trovi il coraggio di dormire,
sapendo di averci abbandonato?
C’è stato un momento in cui ho temuto di non veder più la ragazza che amo
e ancora oggi gli incubi mi tormentano.
Ecco cosa ci differenzia:
io sono tornato, ho trovato la forza di tornare per lei.
Tu no.
Ora come ora mi chiedo se tu abbia davvero mai amato Raine.
Cosa ne può sapere dell’amore un lupo solitario come me?
Non starò a sprecare parole e inchiostro per spiegartelo.
Non capiresti.
Do you even wonder if we’re allright? [Ti sei mai chiesto se stiamo bene?]
But we’re allright [Beh, noi stiamo bene]
We’re allright [Stiamo bene]
Per un solo, maledettissimo istante, ti sei mai chiesto se stavo bene?
Nel mio periodo trascorso all’orfanotrofio sentivo la mancanza…
Tua?
No di certo. All’epoca non sapevo nemmeno di averlo, un padre.
Quando ho capito chi eri
- perché tu, da codardo quale sei sempre stato,
non mi hai detto nulla nemmeno quando mi hai rivisto -
l’unico sentimento che ho provato sai qual è stato?
Indifferenza.
Non odio, vorrebbe dire che qualcosa per te lo sentivo.
Ti ho semplicemente visto come uno dei tanti insignificanti volti
che ho incrociato lungo il mio cammino.
Anche senza il tuo aiuto, sono comunque riuscito ad andare avanti.
Stavo bene.
Sto bene.
It’s been a long hard road without you by my side [E’ stata una strada lunga e difficile senza te accanto]
È stato difficile, Laguna, andare avanti con la convinzione di essere orfano
quando un padre invece l’avevo.
La sorella era tutto per me: mi dava coraggio, mi dava forza…
Poi se n’è andata.
Tu me l’hai portata via.
Era per salvarla dalla Strega, lo capisco…
Quello che mi chiedo è perché non hai portato via anche me.
Why weren’t you there the nights that we cried? [Perché non eri qui nelle notti in cui piangevamo?]
Non c’eri quando piangevo, solo…
Non ci sei mai stato.
Vorrei smettere di ignorarti solo perché so che Raine non approverebbe…
Eppure non ci riesco.
You broke my mother’s heart [Hai spezzato il cuore di mia madre]
Hai spezzato il suo cuore
ma lei è stata certa fino all’ultimo che saresti tornato.
Il tuo nome non ha mai abbandonato le sue labbra.
You broke you children for life [Hai rinunciato ai tuoi figli per la vita]
Hai rinunciato a me…
Perché?
Per il tuo folle sogno di diventare giornalista?
Di viaggiare per il mondo?
Qualunque sia il motivo, non m’interessa.
It’s not ok but we’re allright [Non è ok, ma stiamo bene]
Avrei voluto dirti che era tutto a posto
quando ti ho incontrato.
Che non serbavo rancore…
Non è così ma, dopotutto, sto bene.
Non mi sento in colpa.

I remember the days you were a hero in my eyes [Ricordo i giorni in cui eri un eroe ai miei occhi]
Ricordo qualche momento, all’orfanotrofio,
in cui fantasticavo su quel padre che non avevo conosciuto.
Lo immaginavo come un eroe, grande e potente…
Com’è fervida l’ingenuità di un bambino, eh?
Devo ammettere però che quel pensiero, quel modello di genitore
mi ha spronato ad andare avanti.
Sono diventato forte, grazie alle mie fantasie…
Più di quanto tu possa anche solo immaginare.

But those are just a long lost memories of mine [Ma quelli sono solo vecchi ricordi persi]
Ma alla fine, cosa resta di tutto ciò?
Solo vecchi ricordi…
Niente più che pagine ingiallite nella mia mente,
granelli di sabbia che si disperdono nella clessidra del tempo.

I spent so many years [Ho passato tanti anni]
Learning how to survive [A imparare a sopravvivere]
Ho passato tutto il resto dei miei anni imparando a sopravvivere.
Prima come SeeD…
Poi in una realtà troppo grande per un semplice diciassettenne.
Infine come Cavaliere della Strega e anche come amante.
Sono stato ad un passo dal perdere per sempre la donna che amavo.
Tu invece l’hai abbandonata quando più aveva bisogno di te.

Now I’m writing just to let you know [Ora ti sto scrivendo perché tu sappia]
I’m stilla live [Che sono ancora vivo]
A questo punto posso dire che ti scrivo solamente per dirti che,
nonostante tutto,
sono ancora vivo.
E che sopravvivrò fronteggiando qualsiasi nemico della Strega.
Perché io sono il suo Cavaliere.

The days I spent
So cold, so hungry [Così freddo, così desideroso]

Ho passato quasi tutti i miei anni,
prima come un bambino e poi come un ragazzo,
freddo, distaccato.
Senza alcun interesse per il mondo che mi circondava
o per chi mi stava attorno.
«Ognuno ha i suoi problemi e deve risolverseli da sé».
Questo dicevo.
Bramoso di un affetto
che non ho mai avuto
e che ho completamente ripudiato quando ti ho visto.

Were full of hate [Erano pieni di odio]
I was so angry [Ero così arrabbiato]

Sfogavo la mia rabbia nel silenzio,
oppure in feroci duelli con Seifer.
Alla fine sono cambiato ma non posso certo dire grazie a te.
È merito suo, di quell’angelo dai capelli neri
che una stella cadente mi ha portato ad incontrare.

The scars run deep inside [Le cicatrici scavano così profondamente dentro]
This tattooed body [Questo corpo tatuato]

Le cicatrici scavano nel profondo
e alla fine raggiungono il cuore.
Spero tu comprenda che non parlo di quelle delle battaglie
ma voglio dirtelo ugualmente.
Sono quelle che tu hai lasciato,
così immense che nulla potrà mai risanarle.
Si mescolano e si confondono tra i tatuaggi della mia vita.

There’s things I’ll take [Ci sono cose che mi porterò]
To my grave [Fino alla tomba]

Segni indelebili che non mi abbandoneranno mai
- pesante fardello -
fino alla morte.
Li porterò con me nella tomba.

But I’m ok [Ma sto bene]
I’m ok [Sto bene]

Eppure sto bene.
No, non sono un ipocrita nel dirtelo
perché adesso ho trovato persone che amo e che mi amano.
«Non sono più solo. So che se li chiamo, i miei amici verranno ad aiutarmi».
Questo ho pensato, mentre perdevo me stesso nella compressione temporale.
Ho finalmente capito che non si può fare tutto da soli.
E ora sto bene.

Sometimes I forget [Qualche volta dimentico]

Spesso lo dimenticavo per paura.
Mi sentivo al sicuro se gli altri non si avvicinavano.
O forse avevo timore che non mi accettassero,
che non avessero fiducia.

Yeah, and this time [Beh, questa volta]
I’ll admit that I miss you [Ammetterò che mi manchi]


Credo che questa volta chiederò un piccolo sforzo a me stesso
e dirò le cose come stanno…
Mi manchi.
Mi sei sempre mancato.

Said I miss you [Ho detto che mi manchi]

Proprio così, hai capito bene.
Mi mancava una guida…
Mi mancava qualcuno che m’insegnasse a tenere in mano una spada
- anche se, detto francamente, dubito tu ne sia mai stato capace -
Qualcuno a cui dare soddisfazione,
con cui parlare di ragazze.
O semplicemente dei problemi che un adolescente qualsiasi ha…

And I miss you [E mi manchi]

Mi sei mancato…
E continuerai a mancarmi, anche se so che ci sei.

I miss you [Mi manchi]

Mi manchi tuttora…
Mentre sto scrivendo queste righe.

Hey dad [Hey papà]

Laguna.
Sii orgoglioso di me… perché non sono diventato come te.
Perché se adesso sto piangendo, non è per odio…
Semplicemente perché la natura ha fatto il suo corso.
Anch’io diventerò padre.
Sii orgoglioso…
Perché, sebbene sia tuo figlio, sarò meglio di te.
Ultima modifica di Lenne il 06 gen 2010, 19:16, modificato 1 volta in totale.
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Avatar utente
Balthier91
Membro del Garden Club
Messaggi: 3073
Iscritto il: 26 mar 2007, 21:39
Località: Ora in Garden!!
Contatta:

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Balthier91 »

Non ho parole, è davvero eccezionale.
Letto tutto d'un fiato, gran bel lavoro!
wolf moon
Membro del Garden Club
Messaggi: 255
Iscritto il: 14 giu 2007, 22:23
Località: lo spazio sconfinato
Contatta:

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da wolf moon »

Come prima cosa, ho fatto in modo di avere la canzone come sottofondo. È stupenda...
Poi mi sono fatto un minimo di cultura sulle discendenze di FF VIII che conoscevo poco...

Infine mi sono lasciato trascinare *.*
così su due piedi non trovo nemmeno le parole giuste per descrivere, sarà che in alcuni tratti l'ho sentita un po' mia (la lettera), sarà per altri motivi. Fatto sta che il testo mi ha trasmesso un emozione davvero forte, tanto che sul finale ammetto d'aver trattenuto le lacrime XD

Non posso che farti i complimenti per la bellissima composizione e per lo splendido accostamento tra storia e canzone ^.^
SCHEDA CADETTO RINOA'S GARDEN
Wolf's Moon
Quest your light in your darkness
citazione: Capitan Harlock le parole del suo avo Phantom Harlock I:
"Se tu continuerai a credere ai tuoi sogni niente nella tua vita sarà mai stato fatto invano"
citazione:
"sia morire che privare della vita non sono cose innaturali, è più innaturale vivere senza avere uno scopo" (kiba, wolf's rain)
Nir - by Aeli - (grazie ^^),wolf in accademia by Kary (grazieee*__*),miglior cadetto alla 4a sagra di caccia di Lindblum
Otta
Membro del Garden Club
Messaggi: 970
Iscritto il: 14 dic 2005, 22:12
Località: nel mio mondo a farmi film mentali <3

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Otta »

Intanto complimenti per aver trovato una canzone che, come testo e musicalità, sta benissimo nella descrizione del rapporto Laguna (<3) e Squall.
E poi vabè, lo sai che mi piace molto il tuo modo di scrivere... E questa forse è uno dei tui lavori migliori!
Complimenti u.u
Looooool XD -> [x]

Immagine
Ho adOttato PEPPY (Darksquall) X3!!
Gcsa | Trti |BdPs | DevArt

'Ma nei miei sogni lo vedo morto impiccato! E non è una fantasia erotica di bondage!'
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Lenne »

Piccolo break :asd:
Metto un disegno fatto durante la pausa in Accademia, in preda allo scazzo più totale :sisi: (si vede dal foglio, che è la fotocopia del programma della lezione di Audiovisivi :asd: )
Chiedo venia se non sarà il massimo ma non disegno da tanto e soprattutto mai con la penna :smt110

Immagine
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Sirius
Guerriero
Messaggi: 538
Iscritto il: 29 dic 2009, 17:38
Sesso: M

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Sirius »

Chiedo venia se non sarà il massimo ma non disegno da tanto e soprattutto mai con la penna
:eh?: Sinceramente mi pare sia un ottimo disegno, però ammetto di non sapere garnché sull'argomento :smt005.
Avatar utente
Balthier91
Membro del Garden Club
Messaggi: 3073
Iscritto il: 26 mar 2007, 21:39
Località: Ora in Garden!!
Contatta:

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Balthier91 »

Il volto mi sembra un po' strano, "vecchio" diciamo. Però devo dire che è ben fatto e che il tratto è molto pulito. Parlo comunque da beota del campo! XD
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Lenne »

La parte sinistra è troppo incavata, me ne sono accorta nello stesso istante in cui l'ho tracciata...
Le maledizioni si sono sprecate :asd:
Passo velocemente per postare qualche Icon buttata giù stasera

Dance
Don't leave me
Together
Lion
Smile
Squall
Take my hand
I'll come back
You and me
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Avatar utente
*Paine*
Membro del Garden Club
Messaggi: 669
Iscritto il: 17 gen 2007, 16:33
Sesso: F
Località: Dove meno te lo aspetti....

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da *Paine* »

Allora, passo poco, ma quando passo mi piace vedere i tuoi lavori my love! :smt007

Mi piacciono soprattutto Lion e Smile. :sisi:
Se non fosse per l'espressione da pesce lesso dovuta all'immagine in sé, anche Take my hand sarebbe molto figo, mi piace come l'hai lavorato. :hihi:
Fighissimo anche I'll come back. :wink:

Squall lo trovo un pò troppo luminoso, ma questo è semplice gusto personale, la mia vista tollera poco le cose luminose. :sgamato:
I primi tre e l'ultimo, l'avrei lavorati diversamente, mi piacciono poco.

Tutto ciò è puro giudizio personale, come sempre schietta e pignola! :twisted:
Lenne
Guerriero
Messaggi: 542
Iscritto il: 13 mag 2006, 18:02
Località: Garden di Rinoa

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da Lenne »

*Paine* ha scritto:Tutto ciò è puro giudizio personale, come sempre schietta e pignola! :twisted:
Perfetto :twisted:

Altre icons, si vede che non ho proprio niente da fare :tots:

Dream
Hero
Stand alone
Lost in you
Paine
Soldier
Tears [Questo in realtà voleva essere un avatar per qualcuno, ma alla fine è rimasto nel pc]

A voi :hihi:
Immagine

Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

Avatar utente
*Paine*
Membro del Garden Club
Messaggi: 669
Iscritto il: 17 gen 2007, 16:33
Sesso: F
Località: Dove meno te lo aspetti....

Re: I miei (troppi) scleri

Messaggio da *Paine* »

A me! :supercool:

Molto bella Hero, Dream un filino meno, ma anche quella mi piace! :sisi:
Stand alone... :smt007 Solo per il fattoche ritrae Lenne merita 100 punti! No dai è bellissima! :-D
Lost in you purtroppo mi tocca giudicarla come Squall sopra... La luminosità troppo accentuata mi spacca gli occhi, che sia giallo o azzurro non fa differenza! XD
Paine è... gnoccah! :hihi: A parte questo mi piace l'insieme dei colori! :sisi:

Le ultime due mi convincono poco... Soldier un po' di più, ma l'avrei sviluppata diversamente... :mmh:

Ps: E se pensate che nel frattempo dialogava con la sottoscritta su vaccate di ogni sorta, direi che è stata comunque molto brava! XD

Comunque ripeto, il tutto è visto con puro gusto personale, ovviamente anche la scelta del pg influisce parecchio! :hihi:
Rispondi

Torna a “Fan Zone”