La buona faccia a scopo preventivo non riesco proprio ad immaginarla.Lord Remiem ha scritto:L'ideale secondo me è mostrare fiducia, ma mantenere sempre un occhio attento. Sembrare cordiali e amichevoli, ma prestare sempre attenzione a chi ci sta accanto.
Per dire, i miei compangi delle superiori erano amichevoli, per carità, ma mi sono sempre ben guardato dall'andare in giro con loro.
Mi spiace, tra l'altro, per esperienza personale, questa cosa decisamente non funziona.
Almeno per me.
ehm...non afferro il nesso. Anch'io avevo degli scaldasedie ma non posso definirli "cattiva compagnia": poi non studiavano ma quelli erano un po' cazzi loroLord Remiem ha scritto:Io sono una persona studiosa e intellettuale ( ), loro erano dei pigroni che scaldavano le sedie dell'aula.
Attenzione alle cattive compagnie, sempre.
Ero io che non ci andavo d'accordo e, di conseguenza ho deciso ci comportarmi di conseguenza.
In questi anni di università la cosa è un po' cambiata ma dare fiducia è una cosa e stare insieme in quanto a compagni è altro. E loro mica hanno detto/dicono niente...
le mamme presuppongono anche che prima o poi si crescaLord Remiem ha scritto:E, come ci dicono le nostre mamme, mai aprire la porta di casa se si è soli. Se riconosciamo qualcuno che conosciamo, come la nonna o la vicina, ok. Vi confermo che i venditori ambulanti sono pazzeschi. Ti tengono lì ore a spiegarti chissà cosa e poi con difficoltà trovi il coraggio di rifiutare.
Come dice Pico a Organizzazione Aziendale...dipende?Lenne90 ha scritto:E le caramelle si possono accettare?
La fiducia è una cosa che si guadagna a poco a poco con fatica. E' a perderla che ci si mette un attimo.
E non a tutti riesco a concederla (il che non ha nulla a che vedere col mio carattere, due cose ben distinte: uno è il modo di essere,l'altro di comportarsi).
quotoBalhtier91 ha scritto:A volte mi sono preso delle batoste non indifferenti, altre delle soddisfazioni immense.
E' per questo che, sinceramente ora ci vado più coi piedi di piombo
edit: Lenne mi ha anticipato