Vi fidate del prossimo?

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Moderatori: Vykos, Rinoa Heartilly

Hyam
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Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Hyam »

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(E allora sapete che vi dico? Che siete degli ingenui! Dei fessacchiotti!!)
Mentre ero in contatto psichico con il dio Anubis, una piega nel tessuto psicospaziale mi ha fatto pensare a questo tema interessante quanto inutile. Visto che mi piace parlare del nulla, magari ricavandone niente, ho pensato fosse perfetto.

Quante cose siete sicuri di sapere? Quante, invece, credete di sapere? Ma soprattutto, molte di queste provengono da altre persone. Siete effettivamente sicuri che costoro siano affidabili?

Quello che vorrei trasparisse da questo topic è la maniera nella quale vi ponete nei confronti del prossimo e di ciò che afferma.
È molto più facile accettare per vera qualcosa che in cuor vostro già condividevate, su questo credo vi siano pochi dubbi.
In generale si può dire che il vostro credere o meno a qualcosa sia dovuto soprattutto a chi ve lo dice, alla vostra "autoritas" personale: se c'è un tizio che la maggior parte delle volte ha ragione, o che anche solo stimate, sarete portati a credergli (o a sentirvi in dubbio su una vostra precedente posizione) anche quando potreste pensarla diversamente. È interessante vedere come vi comportate, se mettete i due pensieri sulla bilancia o accettate il suo quasi d'istinto, annullando il vostro. Detto in altro modo, se vi convincono più le sue ragioni o il suo modo di porle.

È anche difficile controllare tutto, per questo è quasi inevitabile fidarsi. Ma probabilmente c'è modo e modo di fidarsi e, personalmente, mi fido meno di chi è abile retore, perchè sono malfidente di natura e anche un pò diffidente che qualcuno con tale abilità eviti di approfittarsene.
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Vykos
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Re: Fido, il cane fiducioso.

Messaggio da Vykos »

Bisognerebbe dare titoli più chiari anche se meno simpatici. Modifico.
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Saint Ajora Glabados
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Re: Fido, il cane fiducioso.

Messaggio da Saint Ajora Glabados »

Cerco sempre di rifuggire dai capi-popolo, o quanto meno di guardare con dovuto distacco, senza applaudire a babbo morto a ciò che professano. Probabilmente è anche la mia etica individualista a impedirmi di aderire a qual si voglia gruppo di pressione o corrente dominante; e tuttavia, sembrerà strano, ma pur essendo santo, sono un essere umano: è inevitabile provare delle simpatie, politiche, filosofiche, intellettuali, eccetera. E' anche vero che siamo esseri pensanti, in grado, si spera, di controllare le proprie pulsioni (lasciamo perdere il problema se la massa sia semplicemente un'insieme di persone o sia una cosa pensante a sè, nonostante sia composta da persone), e conseguentemente di elaborare un più che dovuto realismo rispetto alle simpatie che nutriamo, almeno in certi ambiti. Non credo sia impossibile far convivere le proprie tendenze con l'imparzialità di giudizio: o meglio, con il proposito dell'imparzialità. Enzo Biagi diceva che le faziosità, se manifeste e mai occultate, e dunque tenute a bada, non sono affatto pericolose: ciò che è da temere è la falsa indipendenza. Ecco, credo sia indispensabile non nascondere a se stessi (o, nel caso della comunicazione, agli altri) le proprie faziosità, per prenderne atto. Ritengo essenziale rammentare sempre a noi stessi da che parte stiamo, in modo tale da prendere misure congrue per rimanere in carreggiata. Detto in soldoni, si tratta di razionalizzare le proprie tendenze. Razionalizzare nel senso etimologico di portare verso la razionalità, il controllabile. Se non lo facciamo, le nostre rimangono vaghe simpatie di cui rischiamo di cadere in balia.
Ecco, ritengo che il non nascondersi possa essere già di per sè un'ottima arma di difesa. Certo, da sola non basta: da questo atteggiamento deve conseguire un'analisi più attenta del mondo circostante.

Quanto al fatto che sia impossibile informarsi su tutto, è vero. Però mi viene a mente un dialogo che ebbi con la mia ormai ex professoressa di storia:

Lei: "Talvolta una mezza cultura è più pericolosa dell'ignoranza."
Io: "Allora tanto varrebbe rimanere ignoranti, visto che è impossibile conoscere tutto."
Lei: "Ennò! Se è vero che è impossibile conoscere tutto, è anche vero che la tendenza dev'essere quella a conoscere il più possibile. L'importante è riconoscere a se stessi di non sapere tutto, e dunque non abbassare mai la guardia contro le chimere e gli avvoltoi. Insomma: tenere sempre un atteggiamento critico nei confronti della realtà."
Io: "Touchè"

Personalmente, passo buona parte delle mie serate (quelle che passo in casa) a informarmi e a cercare delle fonti quanto più diverse possibili. Questo non sarà mai sufficiente a farmi ottenere una visione corretta e non viziata della realtà, ma quanto meno fungerà da buono scudo.
Avevo pensato a una specie di scaletta dei punti da toccare con questa risposta, ma ora non ricordo più se ho esaurito gli argomenti, quindi passo e chiudo XD Per riassumere: la mia fiducia incondizionata non va a nessuno.



PS: Viva il PNR! Votantonio!
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Cloud_92
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Cloud_92 »

Ma sinceramente preferisco sempre andare ad analizzare di persona certe cose che mi vengono dette, o che sento, come magari notizie o altro, anche perché ognuno le intepreta alla propria maniera. Cerco sempre di cercare da fonti diverse tali notizie e il modo di porle, dalle quali cerco di ricavare una sorta di "media" del tutto e farmi una mia idea personale. Non sono mai stato uno che, soprattutto nelle notizie più importanti, dà per vero tutto ciò che mi viene detto.
Final Fantasy completati: FF VII, FF VIII, FF IX, FF X, FF X-2, FF XII
Dragonair
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Dragonair »

Fidarsi del prossimo? Da intendere "prossimo" conosciuto o "Prossimo" sconosciuto? Cambia qualcosina, ma in generale non mi fido di nessuno.
vendicagiusti

Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da vendicagiusti »

Non mi fido di nessuno. E mai e poi mai di chi non conosco. Meglio essere prudenti e analizzare le cose con calma.
Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
DarkGriever
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da DarkGriever »

Oh che bello, vado controcorrente: mi fido di quasi tutti, anche troppo spesso e anche se non sarebbe proprio il caso. E sinceramente trovo stupido dire che non ci si fida di nessuno, credo che degli amici bene o male ce li abbiamo tutti no?? :wink: Magari io esagero (infatti poi me lo prendo nel didietro costantemente) però in fondo in fondo non va malissimo :sisi:
Dragonair
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Dragonair »

Un conto è avere un amico/a. Un conto è fidarsi. Perchè, prendendo una definizione a caso di amicizia:

"Friendship is the cooperative and supportive relationship between two or more people. In this sense, the term connotes a relationship which involves mutual knowledge, esteem, affection, and respect along with a degree of rendering service to friends in times of need or crisis. Friends will welcome each other's company and exhibit loyalty towards each other, often to the point of altruism."

Si parla di lealtà, non di fiducia. E sono due concetti differenti.
vendicagiusti

Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da vendicagiusti »

Tieniti stretti gli amici e ancora più stretti i nemici. Dai nemici puoi aspettarti qualsiasi cosa. Dagli amici no.
Con tutta la brutta gente che c'è in giro non bisogna essere tanto creduloni.

Esempio concreto: io faccio il pendolare tutti i giorni con il treno. Quando arrivo in stazione, ci sono sempre dei ragazzi che vanno in giro a chiedere soldi dicendo che devono tornare a casa e non hanno soldi sufficienti per il biglietto. La prima volta che li ho visti mi hanno fatto un pò pena. Pensavo che ne avessero veramente bisogno. Ma non gli ho dato nulla. Poi con il passare dei giorni mi sono accorto che questi erano sempre in giro a chiedere soldi. Deduzione, volevano solo fregare soldi. E la gente stupida ci cascava (soprattutto le donne).

Con questo cosa voglio dire? Di non fidarsi. Nemmeno delle telefonate strane fatte dagli extracomunitari per vedere se sei a casa o meno. Come è successo a me ieri sera.
Lord Remiem
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Lord Remiem »

L'ideale secondo me è mostrare fiducia, ma mantenere sempre un occhio attento. Sembrare cordiali e amichevoli, ma prestare sempre attenzione a chi ci sta accanto.
Per dire, i miei compangi delle superiori erano amichevoli, per carità, ma mi sono sempre ben guardato dall'andare in giro con loro. Io sono una persona studiosa e intellettuale ( :angel: ), loro erano dei pigroni che scaldavano le sedie dell'aula.
Attenzione alle cattive compagnie, sempre.

E, come ci dicono le nostre mamme, mai aprire la porta di casa se si è soli. Se riconosciamo qualcuno che conosciamo, come la nonna o la vicina, ok. Vi confermo che i venditori ambulanti sono pazzeschi. Ti tengono lì ore a spiegarti chissà cosa e poi con difficoltà trovi il coraggio di rifiutare.
vendicagiusti

Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da vendicagiusti »

Lord Remiem ha scritto: Vi confermo che i venditori ambulanti sono pazzeschi. Ti tengono lì ore a spiegarti chissà cosa e poi con difficoltà trovi il coraggio di rifiutare.
Ore e ore? Macchè. Io qualsiasi extracomunitario o testimone di jeova lo liquido con un NO secco. E io il coraggio per rifiutare lo trovo eccome.
Ma quello che rompe di più sono le telefonate a scopo pubblicitario. Questa è invasione della privacy e dell'intimità familiare. Ma secondo la legge italiana è consentito telefonare a casa a scopi pubblicitari fino al 31/12/2009. Oltre quella data non so.
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Balthier91
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Balthier91 »

In genere sono una persona che si fida, se l'impressione che mi dai non è quella di uno che mi vuole prendere per il culo allora tendo a fidarmi della gente. A volte mi sono preso delle batoste non indifferenti, altre delle soddisfazioni immense. Sono già cambiato molto rispetto a qualche anno fa, adesso risulto molto più "riservato" con alcuni, ma non mi pento comunque del mio comportamento, penso proprio che continuerò a fidarmi della gente.
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da DarkGriever »

Dragonair ha scritto:Un conto è avere un amico/a. Un conto è fidarsi. Perchè, prendendo una definizione a caso di amicizia:

"Friendship is the cooperative and supportive relationship between two or more people. In this sense, the term connotes a relationship which involves mutual knowledge, esteem, affection, and respect along with a degree of rendering service to friends in times of need or crisis. Friends will welcome each other's company and exhibit loyalty towards each other, often to the point of altruism."

Si parla di lealtà, non di fiducia. E sono due concetti differenti.
Non si parla solo di lealtà, si parla di coooperazione, supporto, stima, affetto, rispetto, aiuto, lealtà e altruismo. E diciamo che senza fiducia reciproca tutto questo va un po' a farsi benedire :sisi:
Lord Remiem ha scritto:L'ideale secondo me è mostrare fiducia, ma mantenere sempre un occhio attento. Sembrare cordiali e amichevoli, ma prestare sempre attenzione a chi ci sta accanto.
Per dire, i miei compangi delle superiori erano amichevoli, per carità, ma mi sono sempre ben guardato dall'andare in giro con loro. Io sono una persona studiosa e intellettuale ( :angel: ), loro erano dei pigroni che scaldavano le sedie dell'aula.
Attenzione alle cattive compagnie, sempre.

E, come ci dicono le nostre mamme, mai aprire la porta di casa se si è soli. Se riconosciamo qualcuno che conosciamo, come la nonna o la vicina, ok. Vi confermo che i venditori ambulanti sono pazzeschi. Ti tengono lì ore a spiegarti chissà cosa e poi con difficoltà trovi il coraggio di rifiutare.
Questa mi sembra tutto sommato la posizione più equlibrata... Ma in fondo ognuno la pensa come vuole :sisi:
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da squall0801 »

no grazie ho smesso d fidarmi del prossimo
Adesso, è l'ora di scegliere! Morire fuggendo dal dolore o vivere affrontandolo! Plasmate la vostra storia con le vostre mani!

Final Fantasy finiti fino ad oggi sono: FFI FFIV FFV FFVI FFVII FFVIII FFIX FFX FFXII FFXIII FFXIII-2 FFXIIILR FFXV FFT-0
Kingdom Hearts saga: KH KHBBS KHCoM KH2 KH3
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Re: Vi fidate del prossimo?

Messaggio da Lenne »

Dragonair ha scritto:Un conto è avere un amico/a. Un conto è fidarsi. Perchè, prendendo una definizione a caso di amicizia:

"Friendship is the cooperative and supportive relationship between two or more people. In this sense, the term connotes a relationship which involves mutual knowledge, esteem, affection, and respect along with a degree of rendering service to friends in times of need or crisis. Friends will welcome each other's company and exhibit loyalty towards each other, often to the point of altruism."
Già il fatto di dire che si ha un amico vuol dire che di quella persona ci si fida; quanto e in che misura è affare nostro, ma sta di fatto che una base di fiducia c'è.
Se per noi l'amicizia e far riferimento ad una semplice definizione, allora non bisognerebbe nemmeno chiamarla tale.

Personalmente, visto il mio carattere chiuso, freddo, schivo (e chi più ne ha più ne metta) sono una persona che non da mai la propria fiducia agli altri, esclusi pochi casi eccezionali nei quali non solo do fiducia, ma la ripongo quasi totalmente in certe persone.
Lord Remiem ha scritto:L'ideale secondo me è mostrare fiducia, ma mantenere sempre un occhio attento. Sembrare cordiali e amichevoli, ma prestare sempre attenzione a chi ci sta accanto.
Scritta così la interpreto come un "far vedere un certo tipo di faccia per convenienza e poi mostrarsi realmente".
Un comportamento che, lo ammetto, non rientra nelle mie preferenze.
Se non voglio dare fiducia ad una persona, glielo faccio capire, direttamente o meno; non mi permetterei mai di mostrarmi cordiale già sapendo che Caio non avrà mai la mia fiducia.
Tutto questo, naturalmente, IMHO.
Lord Remiem ha scritto:E, come ci dicono le nostre mamme, mai aprire la porta di casa se si è soli.
E le caramelle si possono accettare? :asd:
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Ti ricordi? È proprio lì che siamo diventati amici.
Perché noi siamo amici, vero?

Quando talor frattanto / forse sebben così / Giammai piuttosto
alquanto / come perché bensì; / Ecco repente altronde / Quasi
eziando perciò / anzi altresì laonde / purtroppo invan però /
Ma se per fin mediante / quantunque attesoché / Ahi! Sempre
nonostante / Conciossiacosacché!


X X X

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