Erano riusciti a sconfiggere il nemico.
Janeth si era rivelata essere un nemico meno temibile di quanto sembrasse, ma probabilmente il fine dei loro avversari non era quello di ucciderli, o contrastarli in modo preoccupante: il loro scopo era rallentarli quanto più possibile. Ciò non poteva che significare due cose: la prima era che i SeeD del Garden di Rinoa non venivano considerati avversari all'altezza e pericolosi; la seconda che, comunque, mancava davvero poco al completamento dell'arma.
Era con questi pensieri che la squadra ridiscendeva velocemente le scale, non curandosi ormai più dei rilevatori posti ad ogni angolo. Che fossero stati scoperti era più che palese. Che potessero salvare Aura.. Era ancora possibile. Il tempo era loro nemico, stare al suo passo era l'unica mossa adeguata.
Sirius: Che cosa si aspetta di trovare più in basso, signor Pip?
Pip: Probabilmente i pezzi grossi e, spero, Aura.
Sirius: Sapete che non era questo quello che intendevo. Come pensate di agire?
Pip: Sai cosa ti dico? Entriamo nella stanza e facciamo più casino possibile. Uno di noi, Egil magari, andrà a liberare Aura. Poi, voliamo fuori alla velocità della luce. Obiezioni?
Egil: No, direi di no!
Sirius: Questo non è un piano, ma in effetti potrebbe anche funzionare. Non abbiamo più margini per uscire di nascosto. Se permettete un'osservazione, comunque, nel breve tragitto che ci separa, dovremo cercare di evitare il più possibile il contatto con i nemici; probabilmente li troveremo sulla nostra strada, dato che l'incontro con Janeth significa chiaramente che conoscono la nostra posizione, nonchè il fallimento del tentativo del Mutaforma Jack di condurci ad una trappola.
Pip: Egil, coprici con un Vanish.
Egil: Si.
L'invisibilità avvolse la squadra, che proseguì il percorso non incontrando, contrariamente alle previsioni, anima viva.
Pip: Non ha senso. Perchè non c'è nessuno?
Egil: Consideriamoci fortunati!
Pip: La fortuna qui non c'entra, purtroppo. Ho un brutto presentimento.
Egil: Siamo arrivati!
Di fronte a loro si stagliava una porta, con scritto "Centro di ricerca neurale". Ma qualcosa catturò la loro attenzione: vicino alla porta, semi-nascosto in mezzo a casse e sacchi, c'erano tre armille con un biblietto.
Vi saranno utili. Indossatele, se avete a cuore la vostra libertà. Le onde psichiche non vi toccheranno.
I componenti della squadra si guardarono perplessi. Discuterono qualche minuto, poi decisero di indossarli; non avevano prove che quella non fosse una trappola, ma alla fine optarono per il fatto che i loro nemici non avrebbero avuto niente da guadagnarci nel giocargli un tiro mancino del genere. Avevano sicuramente anche altri mezzi per sconfiggerli. Infine, aprirono la porta, e quello che videro li fece rabbrividire.
Pip: Aura..
All'altro capo della stanza, in un reparto totalmente bianco al di là di una parete trasparente, giaceva il corpo immobile della loro amica, collegato ad una miriade di sensori su ogni parte del corpo, e con un casco attaccato ad un macchinario che le cingeva il capo. Il respiro regolare della ragazza suggerì che stesse bene, almeno per ora.
Ma davanti a loro, videro quello che doveva essere Erold, il capo dei Carneriani, colui che aveva portato avanti il progetto dell'arma fin dall'inizio. Colui che aveva commissionato il rapimento di Aura. Colui che dovevano sconfiggere. Al suo fianco, vi erano parecchi soldati, con le armi puntate contro di loro. Sulla destra, dietro di loro, due scienziati, che Pip e gli altri non conoscevano: si trattava di Nick e Jack, i due fratelli a capo delle ricerche. Nick aveva uno sguardo un pò spaventato; Jack tremava di eccitazione.
Erold: Benvenuti, SeeD del Garden di Rinoa. Io sono Erold, comandante dei Carneriani e loro rappresentante nei mondi. Vi stavamo aspettando. Desideravamo che assisteste al completamento dell'arma che ci permetterà di controllare Spira, evitando per sempre le lotte di potere, le guerre, le fazioni in contrasto fra di loro. La pace perpetua regnerà per sempre, e tutto grazie alla vostra amica. E al corpo SeeD, naturalmente; pertanto, desidero ringraziarvi.
Pip: Finiscila con questi discorsi, sono parole buttate al vento. In qualità di Caposquadra di questa missione, di SeeD Commander del Comando Supremo Commander, di membro del Garden di Rinoa, in nome del Codice dei Garden, ti dichiaro in arresto. Posa le armi e ordina ai tuoi uomini la resa. Il vostro piano è pubblico, l'Ordine interverrà prima o poi, che tu lo voglia o no.
Erold: E per quale motivo, Commander Pip? Spira diventerà un paradiso, sotto la mia guida. Tutti gli eserciti di questo mondo saranno sotto la mia saggia ala. L'Ordine non rischierà una guerra aperta. Non con un nuovo Governo riconosciuto da tutto il mondo, non violando la sovranità di Spira.
Egil: Qui la sovranità non c'entra, vuoi prendere il controllo con questa arma. E' un'attività criminale. Ti fermeremo!
Egil era furioso. Sirius gli bisbigliò qualcosa, calmandolo almeno un poco. L'impulsività doveva essere ridotta ai minimi termini, e l'astuto Cadetto lo sapeva. Così come sapeva che erano spacciati. Difatti, stava già tentando di elaborare un piano per la loro fuga, ovviamente tralasciando Aura. Un'esplosione, un diversivo.. Lì non potevano vincere. Non si trattava di una fuga da codardi; bensì, di una mera constatazione, di un'osservazione fattuale. Ma Pip ostentava ancora sicurezza, non voleva che il nemico pensasse di averla vinta così facilmente.
Ma ci sono troppi soldati.....
Erold: Attività criminale? Quanto sono relative queste affermazioni. La mia verità è che io sto agendo per il bene di questa terra; la vostra, che sono un terrorista, che sto attuando un colpo di Stato, che sono un insensibile criminale. Ebbene, la libertà è un valore condizionato alla prosperità, alla pace: se questa non vi è, allora la libertà diventa dannosa, pericolosa. E deve essere annullata. Finchè non ci sarà un Governo tanto forte da concederla di nuovo. Ovviamente, con le dovute limitazioni.
Pronunciò questa parola sorridendo maliziosamente, con uno sguardo che disgustò il giovane Commander.
Erold: Ebbene, diamo il via all'atto finale. Jack, Nick! Estraete l'ultimo ricordo!
I due scienziati annuirono.
Erold: Dovete sapere che abbiamo incontrato parecchie resistenze nell'estrarre i ricordi che ci servivano dalla vostra compagna. E' stata un osso duro, non c'è che dire. Ma alla fine abbiamo trovato il punto su cui fare leva, il modo per farla cedere. Devo avvisarvi che, purtroppo, alla fine di questa operazione la ragazza morirà. Un piccolo inconveniente per un progetto ambizioso e necessario. Spero possiate perdonarmi.
Pip grugnì, furente. Si voltò, cercando lo sguardo di Sirius, che pronunciò poche parole a bassa voce. "Dobbiamo fuggire, la missione è fallita". Si, forse aveva ragione. Gli fece capire che se avesse voluto, ma soprattutto se ne fosse stato in grado, sarebbe stato libero di andarsene. Il Commander decise di tentare il tutto per tutto: stava per lanciarsi contro Erold, anche se probabilmente le guardie avrebbero sparato. Ma, appena prima di muoversi, guardò gli scienziati, e rinunciò all'azione, con un barlume di speranza. Quello che doveva essere Nick, gli aveva fatto l'occhiolino.
Jack: Il ricordo è estratto, Signore.
Il corpo di Aura sussultò per qualche momento, poi si fermo, irrigidito.
Erold: Accendete la macchina.
Successe tutto in pochi secondi. Una volta avviata l'arma, i computer cominciarono ad impazzire emettendo suoni di allarme, mentre i soldati, che non erano protetti dall'armilla, iniziarono ad urlare tenendosi la testa fra le mani. Ad un partì un colpo, che sfiorò la spalla di Erold, provocandogli una ferita ed un mugolio di dolore. Finito il processo i soldati erano morti, e nella stanza c'erano solo i due scienziati, Erold, e la squadra del Garden.
Erold: Che cosa.. Che cosa è successo? JACK! NICK! CHE COSA E' SUCCESSO!!!
Jack: Io.. Io non lo so, non lo so.....
Nick stette in silenzio.
Pip: Forse puoi dircelo tu, Nick.
???: Oppure io.
A lato della stanza, coperta fino a quel momento da un telo bianco, uscì una figura che provocò alla squadra un tuffo al cuore. La ragazza scrollò i capelli, e rivolse un ampio sorriso prima a Pip, poi a Sirius, infine ad Egil. Nella stanza totalmente bianca, il corpo irrigidito aveva iniziato a cambiare forma, fino a diventare quello che la squadra riconobbe come un Mutaforma allo stato primordiale, quando l'arma umana ancora non aveva intelletto, ma si stava formando nelle grosse vasche che avevano visto alla Norights.
Aura: Nick.. Lui ha avuto compassione di me.
Jack: Tu.. Cos'hai fatto....
Nick: E' sbagliato quello che stavamo facendo, fratello. E l'ho capito conoscendo sempre di più Aura, attraverso i suoi ricordi. Non potevo lasciarla morire, non potevo permettere che tutto questo continuasse. L'ho liberata, e ho scambiato il suo corpo con quello di un Mutaforma Originario, che come ben sai è solo un corpo vuoto, dopo aver inserito dentro di lui una simulazione del ricordo da estrarre. Così, la macchina è impazzita, provocando questo effetto. Mi dispiace, Jack.
Pip era senza parole. Potevano farcela.
Pip: Erold, ti ripeto che sei in arresto.
Erold: Nick, la tua punizione sarà la morte.
Il Mutaforma si avviò verso lo scienziato, mentre Sirius si accostava al Commander.
Sirius: E' un Mutaforma, e per giunta il capo, signor Pip. La vittoria non è ancora nostra. Dobbiamo combatterlo e sconfiggerlo, ora. A rigor di logica, avrà poteri celati. Valutate bene.
Pip: Sì. Forza, finiamola qui! E non lasciate che sia fatto del male a Nick!
Con rinnovata speranza, si lanciò all'attacco. E Aura era con loro.