Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

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Locke TH93
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Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da Locke TH93 »

Come tutte le culture urbane anche quella dei videogiochi si può dividere in diverse sottocategorie.
Negli ultimi anni, in particolare , i videogiochi sono diventati un prodotto di massa, l'abbondante presenza su piattaforme collaterali
non espressamente dedite al 100 per cento al Gaming a stravolto il nostro mondo Nerd. Nonostante ne fossi consapevole da tempo , tutto ciò mi era rimasto indifferente fino a qualche giorno fà. Il 2 febbraio alle ore 17:00 mi sono reso conto che la mia ragazza videogioca più di me. Vuoi per i miei impegni
lavorativi/scolastici, vuoi per la mia propensione a titoli più impegnativi di Angry Birds, sono praticamente due settimane che non gioco. A niente.
Cosi, mi sono accorto che nel mio periodo di astinenza, la mi ragazza videogiocava in continuazione, passando da un paio di corse in Temple Run a sessioni prolungate di Just Dance sul mio vecchio Wii piazzato nel salotto di casa sua e monopolizzato dalla sua coinquilina.
E nel frattempo il mio fiammante Wii U con Bayonetta 2 ancora inserito fà la muffa. Stesso discorso per la mia XBOX One, per la quale ho acquistato da due settimane Destiny e non ho ancora avuto il piacere di giocarci.
Cosi, quel pomeriggio, mentre ce ne stavamo in biblioteca con il nostro gruppo di studio a cercare di dare un senso logico alla Versione di Greco che avremmo dovuto consegnare il mattino dopo, lei giocava. Tra una parola ed un altra sparava qualche pennuto in orbita su Angry Birds Space. Ed è cosi che mi sono accorto di odiarla per questo. Ma non solo lei, in generale l' onda Casual.
Fin da bambino per me il videogioco era una sfida, ardua, da portare a termine nella mia stanzetta, immerso in un mondo fantastico a volte fatto di funghetti, a volte di foreste e fiumi, altre ancora di spettacolari architetture futuristiche. Ed ora arriviamo al punto focale del post.
Io ho sempre visto e giudicato i videogiochi per un' unica caratteristica: il gameplay.
Ecco, il fatto è che non riesco a considerare Just Dance, Angry Birds o anche un qualsiasi CoD videogiochi.
Cioè, apprezzo la resa grafica di CoD e Angry Birds, o la capacità di divertire di Just Dance ma non riesco a credere che giochi con una struttura di Gameplay cosi esile siano definiti capolavori o vendano milioni di copie.
Sento la mancanza degl' anni novanta, in cui i giocchi erano difficili, alcuni provavano a raccontare storie , la grafica era un fronzolo. Quello che contava era il gameplay. Ancora oggi Castlevania SotN è più appagante e divertente di uno qualsiasi delle miriadi di sparatutto in commercio.
Ecco, con questa onda Casual, si è persa quella precisione certosina, quella ricerca che caratterizzava i giochi della quinta e sesta generazione di console.
Ora anche prodotti "Hardcore" come un qualsiasi Battlefield sono vuoti. Certo, sono divertenti ma non riesco a considerarli capolavori o, in alcuni casi, come Heavy Rain, videogiochi.
Cosi la mia mente ha incolpato le donne, ,ma in realtà sono io che non riesco ad accettare che i videogiochi oramai sono solo un modo per far tanti soldi, con prodotti sempre uguali. E sentire persone che definiscono Battlefield un capolavoro mi fà piangere. Cosi ho iniziato a sognare, sognare un mondo in cui solo Koji, la Nintendo e la Square fanno giochi. Disposti a rivoluzionare, cambiare, stravolgere. Perchè, in fondo, ciò che chiedo è un briciolo di innovazione, chiedo mondi colorati in cui immergermi, immedesimarmi, vivere.
Non voglio agitare le braccia davanti alla TV o far scivolare le dita su un Touchscreen. Voglio un gameplay talmente profondo da appasionarmi per mesi, anni, voglio storie che mi facciano commuovere. Lpultima volta mi è successo con FFXIII, quasi cinque anni fà. Cosi, sfogliando il simposio di Platone, sono giunto alla conclusione che preferisco non giocare, se spendere 70 euro significa avere un prodotto che mi intrattiene per 3 ore. Mi guardo un film al cinema e mi leggo un libro, di sicuro spendo di meno. Maledetta evoluzione del mercato.
Sono contento però che per lei sia come quando io avevo 7 anni, ha appena conosciuto questo mondo e se ne è appassionata, forse per lei Just Dance 4 sarà quello che Ocarina of Time fù ed è ancora oggi per me. Anche se ne dubito.
:)
P.S: Le ragazze del forum non si sentano incluse sò perfettamente che ci sono delle eccezzioni era solo una riflessione.

Voi cosa ne pensate??

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sanji5
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da sanji5 »

Penso che pure quando avevi 7 anni i videogiochi erano fatti per vendere ma eri piccolo e non te ne rendevi conto.

Angry Birds e Farmville sono i Tetris e Pacman dei nostri giorni, non è cambiato nulla. Se un gioco diverta ben venga.
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Burbank
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da Burbank »

Beh, da un lato ha ragione Sanji, dall'altro non si può negare che le ragioni "commerciali" di "massa" di profitto o come le si vogliano chiamare siano diventate sempre più preponderanti in questa industria. Certo, i giochi sono commerciali ora e lo erano allora, ma ora di più. Basta informarsi per esempio sui retroscena degli ultimi 10-15 anni di lavoro di Kojima, per avere una chiara "sintomatologia" della questione.
Per quanto mi riguarda l'epoca d'oro è stata fino alla PS2, poi è cominciato un lento declino dalla generazione PS3 in poi.
Ma Locke penso che non bisogna farne una tragedia, in parte è insito nel fatto che il tempo ha ampliato il target di tutti i vari mezzi informatici, e quindi anche il concetto stesso di videogiocatore.
Possiamo solo sperare che si "ripeta" l'evoluzione che ha portato il videogioco ai fasti d'un tempo, solo che questa volta in un contesto molto più "ampio". Cosa che avverrà solo se si evolverà il pubblico di fruitori.
Locke TH93
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da Locke TH93 »

Comprendo il vostro punto di vista.
Ma un mercato Hardcore pieno di sparatutto difficilmente mi soddisferà in futuro.
Sanji hai ragione, ero più piccolo e non me ne accorgevo.
Certo, un videogioco deve divertire, sono daccordo, non nego che anchio moi diverto di brutto con Just Dance ad esempio.
Quello che voglio dire è che percepisco una standardizzazione dell' offerta, con prodotti tutti uguali immessi sul mercato ogni due per tre. E quando escono giochi validi, la prima release è di solito piena di bug(Skyrim).
Quello che non capisco è perchè non cercare di variare l'offerta e offrire prodotti ad ampio spettro, su più chiavi di lettura, cioè, su ps3 io ho giocato gran bei giochi, non capolavori, e dato che odio gli sparatutto online non è che abbia poi molto da giocare, mentre la mia ragazza ha prodotti espressamente dedicati a lei, con gameplay nuovi e innovativi, sia sullo smartphone, sia sulla Wii.
Credo che anche voi siate daccordo nel dire che su XBOX360/ PS3 se non giochi gli sparatutto hai poco altro.. Vorrei un offerta più varia, che torni ai fasti di quella PS2 con ogni genere pressoche coperto, perchè va bene Sandbox, va bene un Battlefield ogni tanto, ma non solo quello.
Per questo da giocatore, considerato Hardcore dagli altri ma non da me, ho avuto un pò di malinconia.

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sanji5
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da sanji5 »

Credo che anche voi siate daccordo nel dire che su XBOX360/ PS3 se non giochi gli sparatutto hai poco altro..
Io non gioco a CoD e vari ma ho una lista di giochi per ps3 che voglio prendere che non finisce più. Forse non stai cercando nel posto giusto.
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Leon Feather
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da Leon Feather »

Quoto Sanji, in questa generazione avrò acquistato una cinquantina di giochi e solo una decina saranno TPS/FPS (che tra parentesi a me non dispiacciono affatto, mi sono divertito un mondo a giocare a Gears of War online e ho trovato Borderlands uno dei migliori giochi di questa generazione). L'offerta c'è e sinceramente non ho mai capito chi si lamenta che escono solo sparatutto o giochi tutti simili tra loro.
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Re: Casual Wave:donne,videogiochi e smartphone

Messaggio da Hydra »

Io penso che il gioco deve essere un piacere. Una distrazione dallo stress quotidiano.
Se anche giocare deve diventare un "lavoro" costante e snervante, o se devo sentirmi una "iena" dopo aver giocato... allora forse il gioco non mi fa bene. Vale per ogni gioco che ho fatto. Faccio le parti che riesco, quelle difficili le lascio lì.
Per me le sfide sono altre, nella vita quotidiana, non nel gioco. Giocare deve servirmi a togliermi di dosso la stanchezza e strapparmi qualche ora di piacevole intrattenimento. Non è una questione di età, questo è certo. La penso così ora, la pensavo così 20-30 anni fa, pure il Pac-Man quando iniziava ad innervosirmi era da "spegnere" (ovvero non cercare più spiccioli).
Il gameplay è importante, ma se la storia non lascia nulla, il gameplay da solo lascia il tempo che trova.
Ho trovato divertente Bayonetta per la straordinaria quantità di mosse, altri giochi li ho trovati frustranti (Magna Carta Tears of Blood ad esempio... dato via senza pentimento), ma solo quelli con una trama coinvolgente e personaggi interessanti mi sono rimasti nel cuore... tant'è che ho tenuto i giochi per PS2 anche se la console non l'ho più.
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