Io ripropongo qui un post che ho scritto oggi sulla pagina Facebook, perché proprio oggi mi sono ritrovato a riflettere su quanto all'ultimo le persone insistono a muovere critiche disfattiste ed eccessive al titolo partendo dal proprio orgoglio in una visione PROPRIA della serie. Affronto l'argomento più che altro dal punto di vista narrativo...
Non vedetela come spam, ma con la creazione di questo topic mi son sentito di ripostare:
"Non riesco più a sopportare la gente che muove critiche a FFXV senza basi "aggiornate", contestando il cambiamento avvenuto a seguito del cambio di titolo, riscrittura di trama e lore, personaggi ecc...
Ormai FFXV è stato venduto e svenduto in ogni modo possibile ed è incontestabile come fatto: è stato creato un Universe per poter espandere il contenuto del titolo, renderlo, come detto da Tabata, più mainstream (che non vuol dire commerciale in senso negativo); sono stati rivelati moltissimi contenuti (secondo me superficiali dato che con ogni singolo trailer il dilemma si amplia confrontandosi con la mole di creature e simboli dell'artwork BigBang, mostrandoci che quelle 50 ore di gioco che ci attendono saranno dense, sopratutto di novità), ed elementi su cui poter speculare.
Basta: il cambiamento rispetto a Versus c'è stato, può aver deluso e anche questa cosa è inopinabile. Un altro VersusXIII non si vedrà mai più e l'unica speranza sta nel fatto che FFXV ne sia compendio come lo è per tutta la serie.
Di VersusXIII si sapeva poco e niente rispetto ai contenuti originali del titolo (e quelle poche cose sono state riutilizzate per il XV), se non l'atmosfera dark, tragica, malinconica, desolante che i trailer erano riusciti a trasmettere.
La base di XV è sempre venuta fuori da Nomura, perciò è inutile contestare il lavoro svolto da Tabata negli ultimi anni rispetto al party, atmosfera ecc.(anzi diograzie, secondo me, che il progetto sia stato affidato in seguito a qualcun'altro). Il titolo è entrato a far parte di quelli principali della saga e a parer mio, da ciò che è stato mostrato fin'ora, ne rispetta i canoni e di conseguenza ha necessariamente dovuto staccarsi dalla FabulaNova (con una mitologia intrigantissima, ma che rimossa, se non trasformata in parte, dal XV gli ha dato respiro per poter essere originale).
A parer mio Nomura è uno sforna idee pazzesco a partire da KH ad un design dei personaggi portato da lui, innovativo nel genere (e guardate, non sempre apprezzo la zarraggine dei suoi pg), ma a livello autoriale non lo ritengo un così valido director, così come non ritengo Tabata la persona migliore nel presentare il proprio prodotto e fatto sta che in entrambi è possibile vedere la passione per le loro creazioni.
I due hanno una passione per i feels impressionante, sopratutto Nomura che si concentra più su quelli che sulla sceneggiatura in sé (che monitora in quanto director), che per me, ma reputo abbastanza oggettiva, svalorizza i suoi prodotti dal punto di vista narrativo.
KH è feels, tratta di cuori e il concept di base è meraviglioso ma Nomura ha complicato una storia non tenendo conto del fatto che le complicazioni che ha inserito non vanno di paripasso con la poca profondità dei personaggi che effettivamente trapela, comportamenti infantili che potevano starci solo seguendo il filone del primo titolo, rendendo il tutto molto superficiale e pieno solo di appunto Feels. Ciò non vuol dire che la semplicità non possa starci, ma Nomura ha creato qualcosa di eterogeneo in senso negativo, in grado di dare risposte superficiali a tematiche complesse praticamente solo per rendere la storia più figa in sé: ma allo stesso tempo amo KH), Tabata invece, pur amando i feels mantiene maggiore lucidità, perché capiamoci, Type 0 è stato scritto per far piangere e sempre allo stesso modo è stato ammessa la stessa cosa per il XV , qualcosa appunto che sopporto poco perché toglie il vero valore umano dall'opera per una visione più ideale della tragedia in sé, che riflettendo a freddo, ma nemmeno troppo, fa capire che il messaggio da esprimere attraverso la storia nasce dopo aver deciso che il finale DEVE far piangere. Io ho solo sentito un brivido per il finale di Type 0, più che altro grazie a Zero dei Bump of Chicken, dato che nell'insieme ha reso quella scena particolarmente feelzosa, ma solo drammatica per l'appunto, e quindi senza ne capo ne coda. Secondo me FFXV sarà molto più maturo da questo punto di vista rispetto a Type 0 e anche scritto meglio (e lo si che oarliamo i uno spinoff e un titolo principale, ma frega poco).
Al momento pochissimi nel mondo videoludico sono riusciti a scrivere storie coerenti ed emozionanti allo stesso tempo... un esempio è il genio eccentrico di Kojima, ma anche qualche altro creativo occidentale (perché in letteratura, cinema e animazione queste cose sono sempre state risolte, e il videogioco essendo giovane deve ancora fare la sua strada dal punto di vista sopratutto registico).
Tabata allo stesso modo in cui ha esagerato con i feelz ha esagerato nell'informare il mondo rispetto a XV.
Ha fatto poca attenzione non con i trailer che sono meravigliosi,ma con le interviste rilasciate in cui ha fatto intendere male e troppo superficialmente il progetto.
Si, ha sbagliato lui, ma ha sbagliato anche la fetta di fanche ha avanzato critiche ignoranti quando le informazioni c'erano (e a questo punto non avrebbero dovuto ascoltare ne guardare nulla, perché ahimè il progetto è contorto e solo chi lo ha seguito con reale costanza ha inteso bene).
Sento tanta gente dire: " come possiamo immedesimarci in una storia in cui tutti si conoscono dall'infanzia se la storia deve parlare di amicizia???!!!" , ma hai cinque anni? sei fermo alle storielle easy in cui il viaggio insieme costruisce i rapporti di amicizia? ma hai mai letto, visto prodotti diversi da quelli che insegnano morali per bambini? Ci sono anche altre cose nella vita (non svaluto il messaggio del costruire l'amicizia, ma non esiste solo quello)! Quante storie esistono già in cui tutti si conoscono e i rapporti vengono raccontati per flashback e frasi? Tante e FFXV non è nulla di strano che dovrebbe essere allontanato in stile Trump perché propone qualcosa di diverso RISPETTO ALLA SERIE.
Magari, chissà, il tema dell' "amicizia" non è da leggere nel classico modo del "i rapporti nascono nel viaggio", perché se la storia vuole andare a parare in uno slice of life di vite vissute è ovvio che si andrà a parare su quello e non c'è nulla di male. Anzi, invece che assistere alla solita solfa vedremo come un gruppo di amici riuscirà a stare insieme, legato, anche a seguito di cazzate commesse, sbagli, tragedia e robe varie. Il fatto che la nemesi di Noct, Stella, sia stata rimossa o meglio scissa in due personaggi (e io preferisco Luna per il suo spirito di donna forte e conscia), non rende le cose per forza più banali, perché essendo stata riscritta la storia, e se scritta bene, dovrebbe essere coerente con i cambiamenti e Omen ha dato la conferma che le cose sono sfaccettate quanto Versus.
La cosa che mi infastidisce di più è che sono proprio i fan più vecchi ad essere meno aperti (ho 17 anni e posso assicurare che dopo aver giocato completamente a 11 capitoli su 14 della serie principale, un'idea me lo sono fatta eccome), quando proprio perché essendo maturi non dovrebbero vivere nei ricordi, perché quei titoli vanno giocati per quel che sono: appartenenti ad una fascia passata (e non vuol dire infantili o superati) ma che crescevano di pari passo con i fan.
Ora siamo a 30 anni dal primo capitolo ed è giusto che le cose cambino (e non parlo di cambiamenti come lo sono stati il Xii e il XIII di cui non ho voglia di parlare, essendo il discorso estrememente lungo), si spera in bene.
Vi è purtroppo chi legge la semplicità con superficialità pensando che le cose debbano essere per forza complicate (parlo dei videogiocatori) e vi sono autori che devono imparare ad essere più coerenti per portare prodotti di ottima qualità.
Ora come ora FFXV è confuso per molti, e prima di fare Recap su quel che si conosce e in cui si affermano superficialità di attenzione o idiozie bisognerebbe o fare critiche oggettive senza esprimere pareri "violenti" e passionali (rispetto ad un gioco non ancora uscito) oppure aspettare e basta."
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