Attenzione: Riassumendo la trama di Kingdom Hearts: Chain of Memories, secondo gli appunti
contenuti all'interno del Grillario, questa sezione è una grossa fonte di Spoiler
La saga di Sora I
I nostri amici potrebbero essere qui.. Questo è il pensiero che ci condusse fino
al Castello dell'Oblio, il luogo governato dalle carte. Un uomo misterioso diede
a Sora una carta che ci portò, indovina un po', alla Città di mezzo! Scoprimmo
che la città non era che un prodotto dei nostri ricordi. Nel cuore di Sora
dimoravano molti altri mondi. E fu proprio così che cominciò il nostro viaggio.
La saga di Sora II
Sora
ebbe la sensazione che, a poco a poco, i nostri ricordi precedenti alla visita al
castello stessero pian piano svanendo. Scomparvero addirittura gli appunti
dell'ultimo viaggio! In compenso, però, sembrava che i ricordi dimenticati
stessero affiorando nella mente di Sora.. come nel caso della bambina che
conosceva fin da piccolo. Durante la battaglia contro Larxen, Sora si ricordò,
finalmente, il nome di quella bambina.. Naminè.
La saga di Sora III
Sora
si era lanciato alla ricerca di Naminè ma, incredibile a dirsi, trovò Riku, il
suo migliore amico che considerava disperso. Sora era fuori di sè dalla
felicità, tuttavia Riku si lanciò all'attacco, urlando: "Ci penso io a
proteggere Naminè!" Cosa intendeva? L'incontro fra Sora e Naminè si sarebbe
potuto rivelare forse infausto? Sora si mise a caccia di Riku.. e delle risposte.
La saga di Sora IV
Dunque
i ricordi di Sora su Naminè erano falsi.. Marluxia desiderava il cuore di Sora,
e la forza che esso conteneva. Ecco perché usò Naminè per creare falsi ricordi e
depositarli nel cuore di Sora. Una volta messa Larxen fuori gioco, ci dirigemmo
all'ultimo piano per togliere di mezzo anche Marluxia. Rivolevamo i nostri
ricordi. Sora, inoltre, voleva tener fede alla promessa di cui aveva memoria.
Forse Naminè non era sua amica ma, in fondo al cuore, Sora sapeva di doverla proteggere.
La città di mezzo
La
carta che ci diede l'uomo incappucciato ci condusse fino alla Città di mezzo,
dove ritrovammo Leon, Yuffie e gli altri nostri amici. Leon sembrava non riconoscere Sora, ma ricordava il suo nome. Che strano.. Apparentemente la sua
memoria gli giocava strani scherzi. Aerith intuì che la città stessa e tutti
coloro che ci abitavano non erano che il frutto dei ricordi di Sora.
Il paese delle Meraviglie
Mentre
inseguivamo il Bianconiglio, ci ritrovammo nel bel mezzo di un processo. Dopo
aver accusato Alice di averle sottratto i ricordi, la Regina di Cuori la
condannò a morte! Sora, però, decise di interrompere questo ingiusto processo,
quindi liberammo Alice e ci mettemmo sulle tracce del vero colpevole. Tuttavia,
anche dopo aver sconfitto Trickmaster, la Regina non volle credere all'innocenza
di Alice. Fortunatamente la ragazzina, davvero molto furba, riuscì a convincere
la Regina.. Così nessuno ci rimise la testa!
Il Monte Olimpo
Sora
volle battersi con Ercole, e quindi decidemmo di partecipare ai giochi. Ade, che
desiderava sbarazzarsi di Ercole ad ogni costo, assoldò Cloud, che accettò la
proposta, credendo di poter così recuperare i suoi ricordi. Tuttavia, nemmeno
Cloud riuscì a sconfiggere Ercole. Ade allora intervenne in prima persona, ma
noi lo sistemammo per le feste.
Agrabah
Aladdin
aveva trovato la lampada magica nella Caverna delle Meraviglie e, grazie alla
lampada, sperava di poter incontrare la bella Jasmine, la principessa di
Agrabah. Il genio custodito all'interno della lampada era in grado di esaudire
tre desideri di chi la possedeva. Aladdin voleva diventare un principe, per
poter incontrare Jasmine ogni qualvolta lo desiderasse. Ma dopo aver impiegato
due desideri per sbarazzarsi degli Heartless, Jafar gli sottrasse la lampada.
Jafar si trasformò in un Genio, ma lo sconfiggemmo. La lampada tornò così in
mano ad Aladdin. Invece di trasformarsi in un principe, Aladdin usò il suo
ultimo desiderio per liberare l'amico Genio. Non volle fingere di essere qualcun
altro. Al contrario, decise di farsi apprezzare da Jasmine per quel che era.
La Città di Halloween
poiché
il Dott. Finkelstein aveva inventato una pozione in grado di ripristinare i
ricordi veri, gli Heartless furono attirati nella Città di Halloween. Sora,
subito interessato alla vicenda, andò con Jack a cercare Sally, che si era
impossessata della pozione, spaventata dai suoi effetti. Il Baubau però, arraffò
la pozione e la tracannò d'un colpo. Ma i suoi ricordi lo fecero impazzire. E se
tutti i ricordi, quelli veri, avessero fatto quest'effetto su ognuno di noi? Speravamo di no..
La balena
Geppetto
stava cercando Pinocchio, quando venne inghiottito dalla balena. Però, non tutti
i mali vengono per nuocere: nella balena c'era anche suo figlio! Pinocchio si
sentiva in colpa per essere scappato di casa e per aver messo in pericolo il
padre, quindi si ingegnò per trovare il modo di uscire dalla balena. Dopo lo
scontro con un grande e potente Heartless, a Pinocchio venne un'idea: creando un
bel trambusto, forse la balena li avrebbe sputati fuori.. Grazie al nostro
aiuto, il piano ebbe successo. Pinocchio e Geppetto riuscirono a fuggire sani e salvi.
Atlantica
Ariel,
la principessa di Atlantica, non riusciva a trovare il suo piccolo amico
Flounder da nessuna parte, ed era in pensiero. Ursula, la strega del mare, disse
ad Ariel che Flounder era intrappolato nel mondo esterno, e che solo il tridente
del Re Trirone avrebbe potuto salvarlo. Ariel era talmente preoccupata che rubò
il tridente e lo consegnò a Ursula, ma commise un errore: Flounder, in realtà,
era prigioniero della stessa Ursula. Grazie al potere del tridente, la strega
del mare diventò un gigante, ma riuscimmo a fermarla. Alla fine, Ariel si decise a chiedere scusa a suo padre, il Re.
L'Isola che non c'è
Peter Pan si era imbarcato clandestinamente sulla nave di Capitan Uncino per salvare Wendy, che
era stata rapita. Ma non appena Wendy fu in salvo, questa rivelò a Peter Pan la
sua intenzione di tornare a casa, a Londra. Wendy voleva dunque crescere e
dimenticarsi di lui e dell'Isola che non c'è? Peter, stizzito, se ne andò via.
Nel frattempo, noi cercavamo di sbarcare dalla nave, ma Uncino ci sorprese sul
ponte e ci catturò. Peter, però, tornò indietro e ci aiutò a sconfiggere il
capitano. Peter e Wendy si salutarono, tuttavia si promisero che un giorno si sarebbero rivisti.
La Fortezza Oscura
La Bestia accorse per salvare Belle dalle grinfie di Malefica ma, con grande sgomento, apprese che
Belle, ingrata, aveva deciso di non seguirlo. Eravamo dispiaciuti per lui, e
così facemmo visita a Belle. Scoprimmo che la sua crudeltà era solo una messa in
scena per proteggere il suo cuore e il suo amore dalla magia nera di Malefica.
Tuttavia, Belle non potè nascondere a lungo i suoi veri sentimenti per la
Bestia, e così Malefica le rubò il cuore. Insieme alla Bestia, sconfiggemmo
Malefica e restituimmo a Belle il suo cuore pieno d'amore.
Il Bosco dei 100 Acri
Pooh era rimasto senza i suoi amici, e allora Sora decise si aiutarlo a cercarli. Forse si era
identificato con Pooh: entrambi erano alla ricerca di amici perduti...
Crepuscopoli
La carta che ci diede Vexen ci condusse ad una città che nessuno ricordava. Tuttavia, Sora volle
tener fede alla promessa fatta a Naminè, e decidemmo di proseguire. A quel
punto, Vexen sembrava voler dire qualcosa, ma apparve Axel e.. Beh, Vexen non
disse nulla. né allora, né mai.
L'Isola del destino
L'ultima carta ci condusse al luogo in cui Sora aveva trascorso la sua infanzia, ed era cresciuto.
Sora si mise a girovagare per l'isola, un tempo teatro delle sue avventure,
scrutando nei propri ricordi. Era alla ricerca di un modo per ritrovare la sua
amica. Tuttavia, quando trovò Naminè, gli fu rivelata la triste verità: nessuno
dei ricordi che aveva di lei era vero.
Il Castello dell'Oblio
Infine,
riuscimmo ad arrivare fino in cima, ma molti dei nostri ricordi erano svaniti.
Sora non riusciva nemmeno a ricordare il nome della persona a lui più cara. Però
facemmo una promessa: nessuna distanza avrebbe potuto separarci, e la nostra
amicizia sarebbe sopravissuta anche se dimenticata. Axel venne sistemato.
Restava solo Marluxia. Egli ordinò a Naminè di cancellare i ricordi di Sora, ma
lui non si lasciò intimorire. Sora sapeva che le promesse non svaniscono tanto facilmente quanto i ricordi.
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