Squall vs. Tidus
● Autore: Rinoa88
PROLOGO
Era la prima volta che pranzava da suo padre.
La brezza leggera proveniente da est spostava le tende di lino bianco alla
grande porta finestra vicino alla libreria e nell’aria si sentiva il profumo dei
gigli e degli iris posti nel grande vaso sul mobiletto in legno pregiato. La
stanza era grande, con il soffitto a volta, decorato con affreschi che
mostravano varie scene importanti della storia di Esthar. Alcune colonne
reggevano la volta, e venivano sorrette a loro volta da leoni posti sulle zampe
posteriori.
-Allora, Ellione- iniziò Rinoa –ho sentito dire che parti per un’isola chiamata
Bikanel per apprendere una nuova lingua, giusto? perché questa decisione?
Ellione posò il boccone di bistecca di Benemoth nel piatto e disse:
-Non lo so..forse perché Spira, il nuovo continente, è appena stato scoperto e
voglio saperne di più sugli abitanti e stili di vita..diciamo che iniziare con
una nuova lingua potrebbe essere la cosa migliore.
-Ho sentito dire da Shu che hanno avuto problemi in passato con un certo Sin..-
continuò Rinoa.
-Esatto! Ti sei informata!- rispose Laguna.
-Sai, Laguna, quando una strega si impegna a mettere a disposizione i suoi
poteri per rendere migliore il mondo deve sempre sapere più cose possibili sui
vari problemi.
-La gente di Spira vuole che la pace duri il più possibile,- disse Ellione
–quindi se non ci presentiamo con una guerra per conquistare la nuova terra,
saremmo tutti più felici.
-Ieri ho ricevuto uno dei capi del loro governo, un certo Nooj..- intervenne
Laguna –Mi sembrano brava gente.
-E se ti sbagliassi?- chiese Squall.
-Ah, in tal caso..vedremo che succederà.
-Non ti preoccupi mai più di tanto.
-Io invece credo che sia tu che ti preoccupi troppo, Squall.
Squall pensò che suo padre avesse ragione: dalla fine della seconda guerra della
strega era diventato più inquieto, forse perché sentiva il peso dell’incarico di
cavaliere della strega e nel contempo di capo dei SeeD. Ma la pace stava
durando, per grazia di Hyne, anche se le persone temevano ancora che Rinoa
potesse scatenare la terza guerra della strega.
-Volete un po’ di zuppa di antenne di Molboro?- chiese Laguna alzando la grande
pentola piena fino all’orlo di una sostanza verdastra nella quale galleggiavano
delle antenne di Molboro tagliate a pezzi.
-E questo sarebbe il piatto forte del tipico pranzo esthariano?- domandò Rinoa
facendo del suo meglio per non apparire disgustata.
-Esatto!- rispose Laguna –una leggenda di Esthar dice che è un piatto molto
afrodisiaco.
-Ehmm, Laguna sai dirmi dov’è il bagno?- chiese Rinoa.
-In fondo al corridoio a sinistra.
-Sai che a Spira il piatto forte è lo stufato di Chimera cotto nel suo sangue?-
chiese Ellione.
-Laguna, ti vogliono al telefono- disse d’improvviso Kiros entrando nella
stanza.
-Va bene, scusate.- si alzò e uscì. Squall e Ellione rimasero nella stanza da
soli.
-Con la scusa di parlare del più e del meno, sono in ritardo- Ellione si alzò e
prese il cappotto.
-Allora ti saluto adesso?
-Sì, stammi bene, Squall. Saluta tutti da parte mia.
-Lo farò- mentre diceva questo, si abbracciarono. In quel preciso istante entrò
Rinoa, che restò sotto shock dalla scena. Attese, nascosta dietro la porta che
Ellione uscisse dalla stanza, poi fece irruzione, con le ali spiegate.
-Rinoa? Che succede? perché hai le ali spiegate?
-perché sono furibonda!
Fuori il cielo si oscurò e si sentì un tuono in lontananza.
-Per cosa? Qualcosa che ho detto?
-Vi ho visti, tu e Ellione..
-Ci stavamo salutando. C’è qualcosa di male?
-Abbracciati stretti?
-Rinoa, era solo un abbraccio!
-Argh! Inutile discutere con te!- prese il cappotto, uscì dalla stanza e sbattè
la porta.
-Questa è la nostra storia. Ricostruiamo insieme questa città e godiamoci la
pace!
La folla urlò all’unisono. Il giovane che aveva parlato prese una pietra di
medie dimensioni e la posò a terra, poi ne prese un’altra e la posò sopra la
precedente. Dalla gente riunita partì un altro grido di felicità, poi il ragazzo
si diresse verso l’antico Duomo di Yevon e osservò la bellissima ragazza che
camminava verso di lui.
-Allora, hai inaugurato la ricostruzione di Zanarkand, come ti senti?
-Vuoi saperlo? Come se fossi Yu Yevon in persona! Se vanno avanti con questo
entusiasmo, la città sarà di nuovo in piedi per la festa della memoria della
sconfitta di Sin.
-Sembrava ieri che abbiamo combattuto e invece sono già passati due anni e
oltre.
-Già. Ah, ti devo dire una cosa molto importante: devo andare nel nuovo
continente, precisamente in un posto chiamato Galbadia e incontrare il
presidente.
Yuna lo osservò. Era diventato meno impulsivo e più riflessivo da quando si
erano rincontrati l’anno prima, dopo non essersi visti per due anni; era sempre
innamorato di lei, le diceva, ma Yuna pensava che non lo fosse più.
-Quando devi partire?
-Domani.
-Vengo con te, ok?
-No- La risposta era secca.
-perché no?
-Devi controllare Zanarkand mentre non ci sono.
Yuna si fece coraggio e gli domandò:
-perché sei così freddo negli ultimi tempi? Non ti riconosco più!
-Come, freddo?
-Non so.. non siamo più come una volta. Sembra che ti importi di più di Zanarkand
che di me..
-Sciocchezze. Non ti posso dedicare più tanto tempo in questo periodo, tutto
qui.
-Vedi? Per te io adesso sono in secondo piano. Se ti sei stancato di me puoi
anche evitare di fare tutti questi giri di parole e dirmi che non mi vuoi più!
-Ma che cosa stai dicendo, Yu? Io ti amo ancora..chi mi dice che sei tu che non
mi ami più e prendi la scusa di Zanarkand per mollarmi?
-Io non voglio mollarti!
-Allora perché stiamo discutendo? Sto perdendo solo del tempo.
-Perdi tempo a parlare con me? Capisco..ti ricordavo meno egoista.
-Tu mi dici che sono EGOISTA?- disse, alterandosi.
-Sì- rispose lei freddamente.
-Sei tu l’egoista..non vuoi che mi dedichi anche ad altre cose oltre che a te.
-Ah, adesso è colpa mia!- protestò Yuna.
-Io ho il diritto di vivere la mia vita..non posso sempre dedicarmi solo a te. Ci
sono altre cose.
-Tipo? Dillo, Tidus! Cosa c’è di più importante di me per te in questo mondo?-
urlò.
Tidus perse le staffe. Odiava litigare con Yuna per motivi del genere.
-Non riuscirò mai a saperlo, se non mi lasci vivere la mia vita!- urlò.
-Allora..è così, vero? Bene, Tidus..è finita. Va’ e vivi la tua vita. Io torno con
i Gabbiani. Chi me l’ ha fatto fare di stare qui con te ad aiutarti a costruire
la tua città; chi me l’ ha chiesto di cercarti nei due anni passati? Sono
proprio stata una stupida.
Yuna si diresse così verso il Gagazet e osservò gli uomini che avevano deciso di
costruire Zanarkand, venuti da tutta Spira, che lavoravano diligentemente, ma
era troppo arrabbiata e non si fermò a scambiare chiacchiere. Incontrò anche
Rikku che era venuta a vedere se le macchine fornite dagli Albhed funzionavano a
dovere, ma era così infuriata che non la salutò neppure.
I
Il vento caldo scompigliava i capelli delle ragazze che passeggiavano per le
strade e i grandi tigli che costeggiavano il viale principale di Trepe city
muovevano le loro foglie producendo un fruscio continuo. Tidus era giunto sotto
l’arco di trionfo, dietro un gruppo di turisti che venivano da una terra lontana
chiamata Trabia. Si stava annoiando e..si era perso: era la settima volta che
vedeva l’arco sopra la sua testa. Ad un tratto, vide una ragazza con i capelli
neri che andava nella direzione opposta alla sua. Si avvicinò e le domandò:
-Scusa, sai dove si trova la residenza presidenziale?
-Certo, è facile, vai sempre dritto e giri a destra. Se vuoi ti accompagno per
un pezzo.
-Grazie, a proposito, mi chiamo Tidus.
-Piacere, sono Rinoa.
-Ma perché questa città si chiama Trepe city?
-In origine si chiamava Deling city, poi a seconda dei presidenti eletti ha
preso il nome di chi la governava- spiegò Rinoa –Oh, eccoci arrivati.
-Grazie.
-Ciao!- rispose Rinoa e si allontanò.
Tidus non aveva ancora incontrato il presidente. Stava aspettando di essere
ricevuto in una stanza decorata con affreschi e arredata con mobili in legno con
decorazioni ad intaglio. E pensava a Rinoa. Non sapeva il perché, ma gli
ricordava Yuna, nei modi di fare. Aveva i rimorsi di coscienza per stare
pensando ad una ragazza che non fosse Yuna, ma scacciò il senso di colpa con
l’immagine di lei che gli diceva che era finita. Forse avrebbe dovuto agire
diversamente. “Il passato non si può cambiare" si disse, quando entrò nella
stanza una ragazza carina con i capelli castani.
-Ciao! Non pensavo che ci fosse già qualcuno! Credevo di arrivare in ritardo
come al solito, così sono partita prestissimo e TA-DAAAN! Eccomi qua! Non ti ho
mai visto prima..sono Selphie e tu?
-Tidus. Anche tu devi incontrare il presidente? In tal caso..ci sono prima io!-
scherzò.
-Eheh..veramente dobbiamo cenare insieme. Sai, la nostra amica ha organizzato una
rimpatriata tutti insieme, niente di speciale, è solo per chiacchierare un po’.
-Amica? Vuoi dire che il presidente è una donna?
-Sì, perché? La prima donna presidente di Galbadia!
Si interruppero per l’entrata nella camera di due persone. Erano entrambi
ragazzi.
-Ciao, Irvine, Squall..ciao bellissimi, come va?
-Ehi, Sel- iniziò Irvine- grazie del bellissimo!
-Ciao, Selphie- disse Squall.
-Ah, questo è Tidus, deve incontrare Quistis.
-Molto piacere- disse.
Mentre si stavano presentando, entrò nella stanza Rinoa. Tidus rimase sorpreso
di vederla lì.
-Ciao a tutti! Scusate, sono in ritardo.
-Ciao Rin!- disse Selphie abbracciandola –Quanto tempo è passato!
-Mi sembri contenta, Sel, come al solito! Ciao Irvine, Squall.. ciao Tidus, ci
incontriamo di nuovo.
I ragazzi la salutarono. Ad un tratto, entrò nella stanza una ragazza bionda,
vestita con un tailleur scuro color blu di Timber, con un ragazzo alto e biondo.
-Quistis!- esclamò Selphie abbracciandola come aveva fatto con Rinoa.
-Ciao a tutti!- disse Quistis.
Il ragazzo biondo fece un cenno come per dire “ciao a tutti". Tutti i presenti
salutarono e Tidus venne presentato ai due.
-Visto che l’ ho fatta aspettare, Tidus, la invito a cena. Più siamo meglio è!
-Veramente dovrei tornare a Zanarkand, ma accetto volentieri- aggiunse
ripensando che là non avrebbe visto Yuna.
Si diressero nella sala da pranzo e durante la cena, Selphie chiese al ragazzo
alto e biondo che aveva salutato con un cenno:
-Allora, Seifer, come va il matrimonio?
-Non c’è male.
-Quando ci hai detto che volevi sposare Seifer pensavo fossi impazzita, mia cara
Quistis.- disse Irvine -La notizia ha lasciato tutti un po’ perplessi, ma
l’importante è che vi vogliate bene. Come va al Garden, Squall?
-Solite cose..i SeeD diminuiscono e la noia aumenta.
-Da quando è finita la guerra non c’è più molto bisogno dei SeeD..- osservò
Rinoa.
-E al garden di Galbadia, Irvine?- chiese Quistis.
-Tutto tranquillo..mi diverto un mondo ad essere preside..adesso capisco cosa vuol
dire essere il capo di qualcuno!
-Ti stancherai, credimi- intervenne Squall.
-Ahahah..il solito, Squall, mai incoraggiare qualcuno, vero? Vabbè sorvoliamo: e
a Trabia?
-Il garden è quasi ricostruito del tutto.
-Ma dove avete preso tutto il materiale per ricostruire il garden, Sel?- chiese
Quistis.
-Laguna ha distrutto la Lunatic Pandora e ci ha permesso di usare i rottami.
Abbiamo fuso tutto e fatto i pezzi che ci servivano. Ragazzi..la prima cosa che
farò quando sarà terminato sarà un MEGAPARTY. Per quanto riguarda me, mi sono
rotta il braccio saltando da un ponteggio al terzo piano.
A Tidus andò di traverso il vino “Winhill flower".
-Sei saltata da un ponteggio al terzo piano?- chiese incredulo.
-Sì, ma non mi sembrava COSì alto..Ah già, ho messo su un gruppo rock, io, Zone,
Watts e Ellione.
A sentire il nome Ellione, a Rinoa si materializzarono le ali, che si spiegarono
violentemente all’indietro.
-Che succede?- domandò Tidus.
-I casi sono due..- iniziò Squall –o è triste o è arrabbiata.
-Mi sembra più arrabbiata che triste- osservò Seifer.
-Calma Rin!- le disse Irvine.
-Va bene, sono calma..ma non nominate più Ellione, per favore- e le ali si
smaterializzarono.
-Ah, ho sentito che Ellione..
-Seifer!- lo rimproverò Quistis, mentre Rinoa spiegò ancora le ali –Ti detesto
quando fai apposta a far arrabbiare la gente.
-Ma volevo solo chiedere a Squall, che ne sa più di tutti noi su di lei perché
va spesso ad Esthar, se è vero che è andata a studiare a Spira.
-Sì, è partita una settimana fa.
-In che parte di Spira si è recata?- chiese Tidus.
-In un’isola chiamata Bikanel. La conosci?
-Ci sono stato.
-Domandina!- disse Selphie –com’è?
-Interamente coperta da deserto.
-Deserto? O povera Ellione..ops.- disse Irvine, mentre Rinoa ripeteva la scena
delle volte precedenti.
-Ehm, cambiamo argomento..dov’è il Gall..ehm, Dincht?- chiese Seifer.
-Al garden di Balamb. Ha mangiato troppi panini e ha fatto indigestione- rispose
Squall.
Quando la cena fu conclusa, andarono tutti in giardino, tranne Tidus e Quistis
che si erano recati nello studio di quest’ultima per discutere delle varie
faccende di stato tra Zanarkand e Trepe city.
Irvine sapeva che non doveva immischiarsi, ma voleva sapere come mai Rinoa e
Squall erano così freddi l’uno con l’altra. Trovò la ragazza seduta su una
panchina a contemplare l’acqua nel laghetto al centro del giardino.
-Ciao, Rin!- disse, rompendo il silenzio.
-Ciao, Irvy- rispose senza togliere lo sguardo dall’acqua.
-Bella serata, non è vero? Ci siamo incontrati dopo tanto tempo che non ci
vedavamo..ma senti, posso farti una domanda?
-Dimmi- disse la ragazza guardandolo negli occhi.
-Senti..ma tra te e Squall è successo qualcosa? perché l’ultima volta che vi ho
visti vi stavate baciando appassionatamente nel garden di Balamb e ora a mala
pena vi guardate.
-Tra noi è finita..
-COSA!?!- esclamò Irvine stupito, mentre Selphie, Squall e Seifer smettevano di
parlare e si voltarono verso di loro. Irvine fece un cenno come per dire “niente
di importante, ho solo alzato la voce" e smisero di fissarli.
-perché vi siete lasciati?- chiese sottovoce –C’entra Ellione? Non ti
arrabbiare, ti prego.
Rinoa non spiegò le ali e si mise invece a guardare di nuovo l’acqua.
-Li ho visti abbracciati, Irvy..Squall e Ellione, intendo.
-Ma Squall ha sempre detto che lui ed Ellione si volevano bene come fratelli,
niente di più. Ti ha spiegato il perché del suo comportamento?
-Non gliene ho dato l’occasione...sono uscita dalla stanza. Ero così arrabbiata..
-Però ti capisco..hai faticato tanto per conquistarlo che fartelo rubare da
Ellione ti sembra una cosa impossibile da accettare..però forse dovevi dargli
modo di spiegarsi..insomma, poteva benissimo salutarla e basta..
-è quello che mi ha detto lui. Però io gli ho detto che era impossibile
discutere con lui e me ne sono andata. In seguito- continuò e gli occhi le si
riempirono di lacrime –ha cercato di dirmi che per lui Ellione non era niente di
più che una carissima amica, ma che ero io l’unica donna della sua vita..io ero
arrabbiata e non gli ho creduto..allora lui ha detto che non ho più fiducia in
lui..
-Ha detto così perché era arrabbiato, ma non lo pensava veramente..
-..e che era inutile rimanere insieme se non c’era fiducia reciproca..
-E vi siete mollati- concluse Irvine.
-Sì- disse piangendo Rinoa spiegando le ali e appoggiandosi all’amico.
-Ehm, Rin..
Rinoa continuò a piangere forte contro il braccio di Irvine e non gli badò.
-Rin..- ripetè Irvine.
-Che c’è?- chiese lei asciugandosi gli occhi –Non posso sfogarmi con un amico?
-Certo è che...
-Che cosa?
-Mi stai pestando il piede.
Rinoa si ritrasse immediatamente e disse mordendosi il labbro:
-Scusa, Irvine, scusa scusa scusa..
-Non fa niente, basta che la smetti di piangere e ascolti il buon vecchio Irvine
che di donne se ne intende..bhè...di queste situazioni.
Rinoa si mise ad ascoltare e le ali si smaterializzarono. Irvine si guardò
intorno come per vedere se li vedeva qualcuno e le disse all’orecchio:
-Devi farlo ingelosire.
-Cosa?
-è evidente che lui vorrebbe tornare con te.. ho visto come ti guardava
stasera...solo che siccome è troppo orgoglioso non verrà mai da te in ginocchio
e ti chiederà di rimettervi ancora insieme, dal tuo racconto tu credi di non
avere torto e non vai a pregarlo di rimettersi insieme a te, quindi il modo
migliore per fare sì che uno come Squall pensi che fa il più grande errore della
sua vita a non ritornare con te è fargli credere che ti sei innamorata di un
altro, che lui oramai appartiene al “passato".
-Sì, Irvy, gran bel consiglio...e se mi prende sul serio e si rassegna al fatto
che sto con un altro?
-Se ci tiene a te, non lo farà..anzi, farà di tutto per riconquistarti, credimi.
Rinoa riflettè un momento e poi disse:
-Voglio crederti...allora, dimmi come posso fare a farlo ingelosire.
-Frequenta un altro.
-Chi? Seifer?- e indicò il ragazzo poco lontano con Selphie e Squall.
-No, manderesti in fumo il suo matrimonio con Quistis...
-è vero.. allora chi?
Irvine si sistemò il suo amato cappello da cow-boy e le sorrise.
-Ehm...Irvy..sai...non penso sia una buona idea...
-Forse è vero- disse sconsolato- allora devi trovare qualcun altro. Ma
allora...adesso ce l’hai ancora il cavaliere o l’hai licenziato?
-Sono senza cavaliere- disse alzandosi –Ehi..e se dicessi a qualcuno di essere il
mio cavaliere pensi si ingelosirebbe?
-Credo di sì...in fondo, una volta mi ha detto che era felice di essere il tuo
cavaliere perché ti stava vicino. Vedere un altro che ti difende sarà uno shock.
-Credo di avere in mente un piano vincente. Grazie dei tuoi consigli, Irvine.
II
Il sole stava tramontando lentamente e le acque di F. H. erano dipinte dei tono
del giallo, rosso, arancio; man mano che si allontanava lo sguardo dall’
orizzonte, i colori si mischiavano al blu intenso del mare, creando la tonalità
del violetto. Le onde erano calme e tutti i pescatori che erano andati al molo
stavano tornando nelle loro case per la cena.
Zell e la sua ragazza stavano osservando il cielo.
Erano presenti delle nuvole, che invadevano il sereno come lance scagliate;
erano colorate di un rosa acceso e arancio, mentre l’azzurro del cielo si
trasformava a poco a poco in blu elettrico, tendente sempre più al nero della
notte; le prime timide stelle si stavano accendendo.
Zell si sentiva in colpa per aver mentito a Squall, ma non aveva proprio voglia
di trascorrere una serata senza la sua ragazza.
-Zell, mi sono appena ricordata di dover andare in biblioteca.
-Ah, già, oggi tocca a te fare la bibliotecaria. Senti..
-Che c’è?
-Io vado in mensa a mangiare un panino, se lo riesco a trovare, tu mi potresti
fare un favore?
-Sì? Che sarebbe?
-Dovrei rendere un libro, lo puoi riportare tu? Vieni in camera mia un secondo
che lo prendo.
-Va bene- disse lei, e si allontanarono dal ponte, diretti al garden.
-“Il cavaliere della strega". Era da un secolo che lo volevo leggere, me ce
l’aveva sempre in prestito Raijin...ecco, tieni- disse Zell, porgendo il libro
alla ragazza, che si avvicinò e lo baciò velocemente sulle labbra. Zell la
abbracciò e la baciò a sua volta. “Quando la bacio ho sempre l’impressione che
la stanza tremi" pensò. Lei fece cadere il libro sul pavimento e gli passò una
mano tra i capelli biondi, mentre lui le scioglieva la treccia. Zell era
contento. Aveva sempre amato quella ragazza, dal primo momento che l’aveva vista
in biblioteca...doveva ancora diventare SeeD...era passato un po’ da allora.
Ricordava ancora che quando erano tornati vittoriosi dalla “grande battaglia"
contro Artemisia, lei non aveva fatto altro che dirgli che le era mancato e che
aveva capito che non poteva vivere senza di lui...
Il rumore di un motore li interruppe.
-Che succede?- chiese lei.
-Non era una mia impressione allora...la stanza trema davvero..ehi, che succede?
La risposta arrivò dopo tre secondi a dire tanto.
Zell e la ragazza si lanciarono sul letto, per non essere colpiti dalla
gigantesca “cosa" rosso fuoco che distrusse il muro dove c’era la finestra e che
si fermò a un centimetro dai piedi di Zell. Dal buco nel muro che aveva creato
quella cosa rossastra, scesero due persone, un ragazzo e una ragazza, che si
assomigliavano: dovevano essere fratelli e..parlavano una strana lingua. La
ragazza di Zell si precipitò fuori dalla stanza, ma lui non la seguì: era come
paralizzato. “Se fossero alieni?", pensò.
-Te l’avevo detto di non mettere tutta quella potenza..
-Ma non mi hai mai insegnato a pilotare! è la prima volta che guido la Celsius!
Poi vennero nella stanza altre tre persone, un ragazzo e due ragazze, che furono
i primi ad accorgersi di Zell.
-Ehm..- iniziò la ragazza con i capelli castani –salve! Sbaglio o questo posto
non è Bevelle, vero?
-Ehm..direi di no- rispose Zell riprendendosi e scivolando giù dal letto.
-Dove siamo?- chiese la ragazza con i capelli corti.
-A Fisherman’ s Horizon..nel garden di Balamb..nel dormitorio e più precisamente
nella mia stanza.
-Siamo spiacenti..ehi, voi, la smettete di litigare?- gridò il ragazzo che era
entrato per ultimo nella camera di Zell. Poi, vedendo che non la smettevano, si
avvicinò a loro e parlò nella stessa lingua dei due, ma si capiva chiaramente
che cercava di calmarli.
-Mi chiamo Yuna, e questa è Paine. Loro invece sono Fratello, Rikku e Compagno-
Zell notò che aveva un occhio di un colore diverso dall’altro.
-Salve, io sono Zell..
-Piacere, Zell..volevamo andare a Bevelle, ma poi mia cugina ha voluto provare a
pilotare la Celsius e abbiamo perso la rotta. Veniamo da Spira.
Ad un tratto, la porta della camera si aprì e circa trenta studenti del garden
entrarono, mentre quelli che erano rimasti fuori spingevano i primi per poter
vedere cosa era accaduto.
-Ecco! Adesso spiegagli che succede!- disse arrabbiato Fratello a Rikku.
-perché non lo fai tu? In fondo sei tu che non mi ha insegnato a virare!
Zell, Yuna e Paine uscirono dalla stanza e, dopo aver sbattuto la gente a destra
e a sinistra, si rifugiarono nella hall.
-Sono davvero costernata, Zell..- diceva Yuna.
-Non importa..ne abbiamo passate con questo garden..non ci stupisce più niente
ormai, ma riconosco che una cosa del genere non l’avevo mai vista..insomma, che
un’ aeronave entrasse nella mia stanza..
-L'importante è che non ci siano stati feriti- disse maturamente Paine.
-Ciao Zell- gridò una voce dal corridoio a sinistra. Era Nida che si avvicinava
con Shu.
-Che è successo, Zell?- chiese Shu.
-L’aeronave Celsius è piombata nella mia stanza..
-Aeronave? Vado a vedere..oh, ciao ragazze- disse Nida, notando Yuna e Paine. Si
precipitò nel dormitorio. Zell non seppe mai se fosse riuscito ad entrare in
camera sua con tutta quella folla che occupava l’intero corridoio.
-Non ha mai perso la voglia di vedere aeronavi e cose simili da quando ha smesso
di pilotare il garden...comunque, piacere, sono Shu.
-Io sono Yuna e questa è Paine. Siamo davvero spiacenti...
-Non importa, almeno nessuno si è fatto male. Zell, calmati.
Zell era agitatissimo.
-E cosa racconto a Squall?
-Bhè, comincia con l’avvisarlo dell’accaduto e fallo tornare qui, se ti può
tranquillizzare.
-Oh, giusto...- disse Zell e si precipitò al telefono.
III
Rinoa si diresse a passo svelto nella sala delle conferenze della residenza
presidenziale e aspettò che Quistis e Tidus finissero di parlare. “Devo solo
stare attenta che la situazione non mi sfugga di mano", pensò. Si sedette su una
poltrona e improvvisamente le ritornò alla mente quando Squall era diventato
ufficialmente il suo cavaliere. Era sempre stato al suo fianco, era un valoroso
combattente, credeva in lei..Scacciò quel ricordo, le faceva venire i rimorsi di
coscienza se lo affiancava al fatto che tra poco lo avrebbe in qualche modo
tradito. La porta dell’ufficio di Quistis si aprì.
-Ciao, finito?- chiese.
-Sì, vado a chiacchierare un po’ con gli altri adesso; venite anche voi?-
domandò Quistis.
-Certo, arriviamo!- disse Rinoa mentre la sua amica usciva in giardino. -Allora?
Risolto i problemi tra Zanarkand e Galbadia?
-Sì, adesso gli scambi saranno più facili. Quistis ci ha dato il permesso di
navigare fino alla baia di Dollet. E tu? Pensavo fossi con i tuoi amici.
-Bhè, sì, ci sono stata, ma poi sono venuta qui. Non hai paura di stare in una
stanza con me?
-perché? perché sei una strega? Quistis mi ha spiegato a grandi linee la vostra
avventura.
-Sì? E perché te l’ha raccontata?
-Sono stato io a chiederlo..dopo che mi sono dilungato a raccontare la mia storia
dalla distruzione di Zanarkand a oggi..mi piace raccontare storie.
-Quindi ti ha detto tutto di noi?
-Sì, più o meno. Mi ha detto che ogni strega ha un cavaliere..il tuo è Squall,
giusto?
-ERA- sottolineò.
-Allora, sei senza cavaliere?
-Sì. perché mi fai tutte queste domande?
-Semplice curiosità. Sai, anche a Spira c’erano delle specie di cavalieri, anche
se si chiamavano guardiani. Io ero il guardiano di Yuna, colei che ha sconfitto
Sin. Un mostro leg..
-Un mostro leggendario che terrorizzava la vostra terra da mille anni, vero?
Tidus fu stupito dall’intervento della ragazza.
-Mi sono informata- disse Rinoa –Comunque..allora saresti un grande combattente..
-Sono il meglio!- rispose.
Rinoa si mise a ridere. A Tidus venne in mente Yuna, ma poi si ricordò che si
erano lasciati e all’improvviso desiderò di essere il cavaliere di Rinoa. Il
motivo non lo sapeva, solo SENTIVA di doverlo essere.
-Senti..- iniziò –visto che Squall non è più il tuo cavaliere, potrei
rimpiazzarlo io, se vuoi...
Rinoa smise di ridere e assunse un’espressione seria.
-Davvero lo faresti? Guarda che è un compito impegnativo...- lo avvisò, ma in
fondo, era contenta che glielo chiedesse. Le risparmiava di domandarglielo lei
stessa.
-Credo che non sarà poi tanto difficile..
-Se proprio insisti, va bene..ma non potrai tirarti indietro facilmente.
-Sono sicuro della mia decisione.
Rinoa lo guardò nei suoi begli occhi azzurro intenso e disse:
-Va bene. Però vorrei che i miei amici fossero i primi a sapere questa novità.
-Oh, certamente. Dove sono?
-In giardino. Andiamo!
Quando varcarono la porta del giardino, Rinoa prese per il polso Tidus e lo
condusse al laghetto dove Selphie, Irvine, Quistis, Seifer e Squall stavano
chiacchierando ancora.
-Ehi, che presa!- le sussurrò Tidus.
Rinoa gli sorrise e all’improvviso la scena le fece venire in mente la sera in
cui aveva condotto Squall nella pista da ballo al garden di Balamb.
-Ho un annuncio da fare!- disse, lasciando Tidus.
-Dì pure- esclamò Irvine facendole l’occhiolino.
-Vi comunico con gioia che, dopo essere stata a lungo senza un cavaliere,
stasera Tidus si è offerto di..
-Scusate- mormorò Squall prendendo il cellulare –Sì? Pronto?
-Dicevi, Rin?- domandò Seifer.
-Stasera Tidus si è offerto di essere il mio cavaliere.
Nel giardino piombò il silenzio, interrotto solo dalla voce di Zell che urlava
al telefono:
-Squall, mi senti? Squall?
-Ch...ch..ch..che cosa..?- balbettò Squall.
-Ho detto che devi tornare al garden..ehi, Squall, mi ascolti?
-Non dicevo a te, Zell.
-Ma..
-Non mi interessa, chiamami dopo- gridò e riattaccò.
-Rin?- chiese Selphie –Credevo che il tuo cavaliere fosse Squall..
-Se non c’è più FIDUCIA RECIPROCA- sottolineò, rivolta verso Squall –Non c’è
motivo che lo sia. E poi mi ha lasciato, ve l’aveva detto?
-Cosa? Vi siete lasciati?- domandò Seifer.
-Sì- disse Rinoa.
-Sei stata tu a lasciare me.
-Sei stato tu a dire che ci saremmo dovuti lasciare- Rinoa alzò la voce.
-IO?!- rispose Squall -Ma.. Scusate, se è ancora Zell..Pronto!
-SQUALL DEVI VENIRE AL GARDEN! ALTRIMENTI ZELL NON LA PIANTA DI CORRERE
DAPPERTUTTO COME UN PAZZO E MI FA VENIRE IL MAL DI TESTA!
-Sono momentaneamente impegnato, non può pensarci Shu?
-GLIELO CHIEDERò!- e riattaccò.
Squall sospirò.
-Fujin, vero?- domandò Seifer.
-Indovina!- rispose sarcastico Squall -Dove eravamo? Ah, sì..non è vero che sono
stato io a dirlo!
-Come no?- gridò Rinoa.
-Se ti ricordi era “è inutile rimanere insieme se non c’è fiducia reciproca",
questo l’ ho detto io, poi tu hai urlato “va bene!" e mi hai tirato
l’anello..questo lo ricordo bene.
-Ohi, voi! Smettete di litigare!- li fermò Seifer.
-Squall, forse dovresti accettare che Rinoa ti abbia lasciato e che si cerchi un
altro cavaliere..- disse Irvine.
-Ma io sono il suo cavaliere!
-No, non lo sei.
-Non può essere il tuo cavaliere, Rinoa, non è degno.
-perché Squall? Credi di essere il migliore del pianeta solo perché hai
sconfitto Artemisia?
Rinoa sapeva che era pungente e ne era dispiaciuta, ma voleva che capisse che
doveva chiederle scusa. Il telefono squillò una terza volta.
-Uffa, Zell, adesso vengo al garden!
-Squall, non devi venire se sei occupato, è solo che non era mai capitata una
cosa del genere.
-Cos’ è successo, Shu?
-Un’aeronave che veniva da Spira è piombata in camera di Zell.
-E perché non me l’avete detto subito?- chiese infuriato.
-Ma non ci volevi ascoltare..
-Ci sono feriti?
-No, però se venissi il garden sarebbe meno nel caos.
-Arrivo di corsa- e riattaccò.
-Problemi al garden?- chiese Quistis.
-Un’aeronave da Spira è piombata in camera di Zell scatenando il panico nel
garden.
-E ci credo che il Gall..ehm, Dincht, si sia fatto prendere dal panico!
-Io devo tornare a F. H., grazie della cena, Quistis.
-Vengo con te!- esclamò Tidus, ma Squall lo fulminò con lo sguardo.
-perché non stai qui a difendere la strega?- e se ne andò a passo veloce.
IV
Quando Squall tornò al garden, Zell gli si precipitò davanti e si inginocchiò
dicendo:
-Per fortuna sei arrivato!
-Zell, calmati adesso!- disse, frustato.
-Ehi, che c’è? Sei arrabbiato? La cena non è andata come avrebbe dovuto?
-Lasciamo stare, non voglio parlarne..ma tu non avevi il mal di pancia?
-Eh, già, sì..però..veramente volevo stare con la mia tipa.
-Quella con la treccia, giusto?- chiese avviandosi verso la hall. Zell gli si
affiancò e continuò:
-Sono così contento che tu sia arrivato! Mi lasci il comando per una sera e ne
succedono di ogni.
-Hai chiamato anche Cid e la Madre?- chiese stupito Squall mentre adocchiava una
coppia vicino ad altre due ragazze che non riconobbe nella hall.
-Sì, ero così agitato e tu non mi davi retta che li ho chiamati.
-Chi sono?
-Quella con i capelli corti è Paine, l’altra è Yuna. Sono di Spira.
Si avvicinarono al gruppo e Zell presentò Squall alle due ragazze.
-Non ci sono state vittime, giusto?
-No- rispose Paine –Ma abbiamo fatto un danno di non so quanti guil.
-Ad occhio e croce almeno un milione- intervenne Cid.
-E i SeeD sono diminuiti drasticamente. Significa meno entrate per il garden-
aggiunse Edea.
Squall sospirò. Stava pensando a Rinoa e a Tidus, con lui che la difendeva da
draghi ed altri mostri mentre lui stava lì nel garden a calcolare quanti guil
sarebbero dovuti servire per sistemarlo. Non riusciva a sopportare il pensiero
di Rinoa che diceva solennemente che si era trovata un altro cavaliere. Si erano
lasciati, va bene, ma credeva che lei non lo avrebbe mai rimpiazzato con un
altro..
-Stai ascoltando, Squall?- chiese Shu -Che ne pensi del fatto che possano
rimanere nel garden?- e indicò Yuna e Paine.
-Certo..
Chissà perché Tidus aveva cercato di tornare al garden con lui. Forse perché era
di Spira..
-Squall, qualcosa ti turba?- chiese Edea.
-No, no, tutto a posto.
-Ma Rinoa?- chiese Zell.
-è rimasta a Trepe City. Insieme al suo cavaliere.
-Ma non eri tu il suo cavaliere o la memoria mi inganna?- domandò Cid.
-Ero..
-Allora vi eravate mollati davvero?- chiese Zell –Pensavo fosse una normale
pausa di riflessione..
-Ci siamo mollati davvero. Ma credevo di essere rimasto il suo cavaliere..invece
stasera annuncia ufficialmente che un certo Tidus di Spira lo è diventato.
-Tidus?- chiese Yuna.
-Lo conoscete?
-Era il mio ragazzo.
-Interessante!- disse Shu.
-Sta di fatto che mi ha rimpiazzato. Non è giusto, Madre. Non lo conosce
neppure..non sa se in battaglia è valoroso..
-Una strega ha il diritto di scegliere il suo cavaliere. Se trova che un altro è
più degno di esserlo, può anche lasciare il presente.
-Ma NON SA se è degno. Lo fa per ripicca.
-Può darsi, Squall, ma fintantochè ha fatto la sua decisione, non puoi fare
niente per persuaderla a ricredersi.
Squall non poteva credere che la cosa che avrebbe dovuto fare fosse stata stare
a guardare il primo tipo che passava difendere la sua Rinoa.. Rinoa..avrebbero
potuto anche innamorarsi..non ci voleva pensare.
-Mi dispiace, Squall- sussurrò Edea posandogli una mano sul braccio.
-Non vorrei interrompervi, ma..il garden?- chiese Shu.
Squall per tutta risposta andò in presidenza. Non riusciva a pensare a niente..se
non a lei.
Yuna ci rimase di sasso.
La notizia che Tidus si era già consolato con un’altra ragazza anche se si erano
lasciati solo da poco tempo la stupì. Credeva che lui prima o poi sarebbe
ritornato con lei..perché era successo? Se non avessero litigato a Zanarkand,
sarebbe stato ancora con lei..
Non sapeva che significato così importante avesse la parola “cavaliere", ma a
giudicare dalla reazione di Squall sentendosi dire che doveva accettare la
decisione della strega, intuì che per lui era molto importante. Poi il biondo,
Zell, aveva chiesto se Squall e una certa Rinoa si fossero lasciati veramente.
Rinoa era la strega. E Tidus il suo cavaliere, che in origine era Squall, perciò
quest’ultimo faceva fatica a mandare giù la faccenda. Ma non capiva che cosa
legava la strega al suo cavaliere. Forse per indicare il fidanzato di una strega
si usava la parola cavaliere..ma allora Tidus l’aveva dimenticata?
Doveva sapere tutto della storia. E un sentimento di gelosia le riempì il cuore
e per un momento Yuna pensò che avrebbe potuto distruggere qualcosa. Si avviò
per il corridoio preso da Squall, mentre Paine e gli altri stavano discutendo
sul fatto capitato al garden ed erano così presi dalla conversazione che non
notarono la sua fuga. Sentì Zell che si sfogava dicendo:
-A volte mi domando se questo garden abbia qualcosa che non quadri..prima i
missili, poi Galbadia, le guerre interne, siamo anche andati a sbattere contro
F. H. ed ora questo..dovremmo prendere l’acquasanta? O trasferirci nel garden di
Galbadia? Oppure di Trabia?
Mentre le parole di Zell risuonavano nell’aria, Yuna prese l’ascensore al centro
della hall.
V
Yuna raggiunse Squall, che si era fermato davanti al ponte di comando che
pilotava il garden, regno di Nida. Non ci andava quasi più nessuno, perché il
garden stava fermo nelle acque di F. H. da molto tempo.
Squall andava spesso là a pensare, perché era un luogo calmo e nessuno lo
disturbava.
-Ciao!- disse Yuna.
Squall non si voltò neppure. Non era il massimo della cordialità, pensò Yuna.
-Che cosa vuoi?
-Niente di speciale..volevo solo dare un’occhiata.
Squall non riusciva a togliersi dalla mente la scena della “proclamazione del
nuovo cavaliere". Insomma, aveva sconfitto Artemisia e Galbadia, era considerato
il miglior guerriero sul pianeta..
“Sul pianeta?", pensò “E se Tidus fosse migliore di me? Se meritasse davvero di
essere cavaliere al mio posto?"
-Zell mi ha detto che ti stima molto..- diceva Yuna avvicinandosi.
-Vorrei stare un po’ da solo, se non ti dispiace.
-Oh- Yuna si fermò. Quel ragazzo era così freddo.. Si voltò per uscire, ma prima
che varcasse la soglia disse:
-Pensi che Tidus e Rinoa stiano già insieme?
Squall si scosse dai suoi pensieri.
-Impossibile!- rispose –Rinoa non lo farebbe mai..- Si interruppe. Lui e Rinoa
non stavano più insieme.
-Che pensi di fare?
-Non lo so..in fondo, se davvero si mettesse con Tidus, dovrei essere felice per
lei, che ha trovato la sua metà.
-Molto saggio, Squall. Adesso capisco perché ti hanno fatto capitano, preside
eccetera eccetera.
-Zell ti ha detto tutto, vero?
-Più o meno, per calmarlo, Shu ci ha detto di distrarlo. Però non credo di aver
capito bene che cosa fa esattamente un cavaliere.
-Difende la strega.
-Allora non è il termine che indica colui che è FIDANZATO con la strega!
-No, affatto. Anche se tutte le streghe con i loro cavalieri hanno un legame
profondo, anche amore, a volte.
Per un po’ nessuno dei due disse niente, ma poi la porta si aprì ed entrarono
nella stanza Zell e Edea.
-Che succede?
-Niente, volevamo solo vedere dove eravate finiti- disse Zell –Yuna, ti faccio
vedere il garden. Visto che starete qui fino a che la vostra aereonave non sarà
riparata.
-Grazie, Zell. Ma vorrei solo dare una mano a sgomberare le macerie con gli
altri Gabbiani.
-Oh, non ti preoccupare per quello. La tua amica Paine ha contattato un certo
Gippal e dice che verrà a riparare il garden e la vostra nave.
-Ah, Gippal..sì, ma pensavo stesse ricostruendo Zanarkand..
-Dividi la stanza con Paine e la ragazza bionda. Purtroppo non ci sono molte
camere libere nel dormitorio.
-Grazie, Zell.
-Di nulla!- e si avviarono.
-Squall..- iniziò Edea.
-Sì, Madre?
-Tu vorresti essere il cavaliere di Rinoa, vero?
Squall abbassò lo sguardo.
-Lei ha scelto Tidus per ripicca. Non l’ha neanche visto combattere.. E se fosse
un codardo? Se incontrassero un RubRumDragon e lui la lasciasse a combattere
mentre se la dà a gambe?
-Ho sentito che Tidus ha partecipato alla battaglia contro Sin...non credo sia
poi così codardo. Ammirevole, semmai. è valente e coraggioso, come te del resto,
quindi non dovrebbe esserti inferiore.
-Lo so, ma non sopporto che sia il cavaliere di Rinoa. Sono stato proprio io a
offrirmi cavaliere.
-Certo, Squall, ma è stata lei alla fine che ti ha permesso di esserlo. Se
adesso trova Tidus migliore di te, è normale che ti rimpiazzi.
-Ma...allora..dovrei stare qui a guardare un altro che faccia da cavaliere a
Rinoa quando quel posto dovrebbe essere mio?
-In teoria sì... Ma a te non importa un chocobo di essere il cavaliere di
Rinoa..tu vuoi solo che lei non voglia altri che te al suo fianco, che ritorni da
te.
-Come hai fatto a..?
-A capire ciò che pensi? Era fin troppo evidente. Lo sai che non sei più tanto
bravo a nascondere i tuoi pensieri?
Squall sfuggì allo sguardo della donna.
-Veramente ci sarebbe una cosa che potresti fare se non vuoi stare a guardare
Tidus che fa da cavaliere a Rinoa- gli sussurrò all’orecchio.
-Cosa..cosa devo fare?
-Te l’ho mai raccontato perché la strega Adele era senza cavaliere?- gli disse,
guardandolo negli occhi.
-No..perché?
-Adele, in realtà, aveva già trovato due giovani disposti a farle da cavaliere.
-Ma il cavaliere deve essere uno solo, vero?
-Esatto. Perciò Adele decise di permettere di diventare suo cavaliere solo a
colui che si fosse dimostrato migliore in battaglia, come altre streghe del
passato avevano fatto prima di lei..e se non mi inganno, anche Artemisia dovrebbe
aver agito così..
-Vuoi dire che dovrei sfidare Tidus a duello per dimostrare a Rinoa che sono io
il più degno di essere il suo cavaliere?
-Hai mai sentito parlare dei “Duellanti"?- disse, un po’evasiva.
Squall scosse la testa e Edea continuò:
-Se due “aspiranti al titolo e al ruolo di cavaliere della strega", che tra noi
streghe si chiamano “cadetti", si sfidano a duello vengono chiamati “Duellanti".
Se lanci la sfida a Tidus lui potrebbe accettare, il duello sceglierà il più
forte, che sconfiggerà l’altro. Se Tidus rifiuta, allora si comporterà da
codardo e la strega sarà costretta a scegliere l’altro, cioè te, Squall.
-Credevo che fosse la strega a scegliere il cavaliere, non l’esito di un duello.
-Di solito è come dici tu, ma.. la strega deve scegliere colui che sia il più
forte. Rinoa, mi hai detto, ha scelto Tidus senza vederlo in azione in
battaglia, quindi tu, secondo il codice dei cavalieri, puoi sfidarlo a duello.
-Codice dei cavalieri?
-Sì, lo hanno stipulato cento giovani cavalieri e altrettante streghe all’inizio
del medioevo, quando per una strega era molto importante avere un cavaliere..sai,
la caccia alle streghe e così via..
-Certo. Ma..
-Sì è tramandato oralmente, non è mai stato scritto, perché non si trovasse.
-Ma allora..quando tu, cioè, Artemisia, ha scelto Seifer..
-è vero che non l’aveva mai visto in battaglia, ma nessuno lo ha mai sfidato a
duello, quindi lo è rimasto di diritto.
Squall si sedette su una delle due poltrone nere davanti alla scrivania e si
toccò la cicatrice. Gli rivenne in mente quando lui e Seifer si erano allenati.
Se Rinoa fosse stata al posto della Madre, quando la seconda guerra della strega
stava per cominciare, non avrebbe esitato a sfidarlo.. Ricordò di quando
Artemisia aveva plagiato Rinoa nel garden di Galbadia..e si era avvicinata a
Seifer. Si era stupito non poco quella volta..
-Ma allora quando Rinoa fu plagiata da Artemisia nel garden di Galbadia, perché
non ha cambiato cavaliere, visto che Seifer era stato sconfitto molte volte..ad
esempio..scegliendo me?
-Non lo so, Squall..forse perché sei il capo dei SeeD e lo sai che compito hanno,
giusto?
-è vero..
-Pensaci bene, comunque- disse la Madre avvicinandosi a lui e poggiandosi sui
talloni.
-Sì, lo farò.
-Il duello purtroppo..
-Il forte trionfa, ma il debole soccombe..- sussurrò Squall. Alzò gli occhi e
Edea non potè non notare l’aspetto fiero di quel giovane uomo e gli lesse negli
occhi la sua decisione, che lui proferì solennemente:
-Sfiderò Tidus.
-Squall, potresti morire..o tu o Tidus.., se accetterà.
-Lo so..ma non ho paura di lui.
-Potreste morire entrambi, proprio come successe ai cavalieri di Adele.. Squall..
Il ragazzo si era già alzato e uscì dalla stanza.
VI
Quella notte dormirono tutti da Quistis, perché rimasero a rievocare i ricordi
dei giorni passati insieme, inoltre Tidus raccontò la sua storia fino a notte
fonda.
Un tuono risuonò nell’aria.
“Uffa.." pensò Rinoa “Piove sempre ultimamente..voglio il sole!"
La notte era buia, il cielo era coperto dalle nuvole e la luna e le stelle non
erano apparse.
Pensava a Squall. Non riusciva a togliersi il senso di colpa per averlo ferito.
Voleva solo che capisse che faceva un grosso sbaglio a non tornare con lei,
perciò aveva scelto Tidus come cavaliere..
Si alzò dal morbido letto e andò alla grande finestra a destra di questo; che
dava sulla piazza. In lontananza, l’arco di trionfo troneggiava impassibile,
come un soldato che coraggiosamente vigila sulla città di notte, sotto la
pioggia battente. Le luci dei lampioni portavano un po’ di chiarore in quella
notte così scura e solitaria..non si vedeva anima viva.
Rinoa rabbrividì. Faceva molto freddo in quella camera.
“Avrò fatto bene a seguire il consiglio di Irvine?".
Il suo telefono si mise improvvisamente a suonare, facendola sobbalzare. Nessuno
la chiamava mai nel cuore della notte.
Era Squall. Il suo nome lampeggiava sullo schermo mentre i tuoni risuonavano.
Rinoa prese tremante il telefono e aprì la comunicazione.
-Sì?
-Rinoa, siete ancora lì da Quistis?
-Sì..- Rinoa pensò che aveva qualcosa di strano, non era l’atteggiamento dello
Squall che conosceva. Si sarebbe infuriato dopo ciò che aveva detto e non le
avrebbe più parlato per giorni, fino a che lei non sarebbe andata da lui
dicendogli di dimenticare il loro litigio e di ricominciare daccapo.. La chiamava
per dirle scusa? Per ricominciare la loro storia?
-Rinoa?
-Eh..sì, Squall. Quistis ci ha offerto di passare qui la notte per via del
temporale.
-E Tidus è lì con te?
-Sì..bhè, nell’altra stanza. perché?
“Si sta ingelosendo, come aveva detto Irvine. Ora mi chiede di tornare con
lui..", pensò entusiasta.
-Vorrei parlargli. Digli che lo aspetto domani all’arco di trionfo.
-Ma..
-Alle 6.00 precise. Sono già in viaggio. Digli che è importante.
Riattaccò. Rinoa gettò un’occhiata all’orologio. Erano le 3.40 di notte.. perché
Squall aveva deciso di parlare a Tidus così presto? Era una cosa importante..
“E se adesso si uccidessero a vicenda? Se Squall dalla gelosia.. Che devo fare?
No. Stai calma Rin, che non si uccideranno. Vogliono parlare, tutto qui.. Gia,
proprio così".
Si mise quel golfino azzurro così carino che la faceva sembrare una creatura del
Paradiso, a meno secondo ciò che le aveva detto Squall una volta, e uscì nel
buio del corridoio.
Bussò alla porta della stanza di Tidus. Lui le disse di entrare.
-Che cosa c’è?- chiese.
-Ha telefonato Squall. Ha detto che ti aspetta domani alle sei all’arco di
trionfo. Vuole parlarti.
-Per chiamarti nel bel mezzo della notte..mattina, deve essere una cosa
importante.
-Sì.
-Ok, mi sveglierò più tardi ora lasciami dormire..
Rinoa se ne andò. Com’era possibile che la prendesse così alla leggera dopo la
reazione di Squall?
-Rinoa, che c’è?- chiese d’improvviso una voce alla sua sinistra.
Era Selphie, che tornava dal bagno.
-Sembra che hai visto un fantasma..qualcosa non va?
-Ha chiamato Squall. Vuole incontrare Tidus domani..ho paura che la situazione
possa prendere una piega sbagliata..
-Ma no, non ti preoccupare..Squall non farebbe mai il viaggio da F. H. a qui solo
per uccidere Tidus..credo..senti, se sei turbata, facciamo così, domani andremo
tutti insieme all’arco di trionfo, così se Squall davvero vorrà uccidere Tidus,
sarà costretto a pensarci su due volte prima di farlo davanti a noi. Butto io
giù tutti dal letto. A che ora si devono incontrare?
-Alle sei in punto.
-Perfetto.- esclamò e si diresse verso la sua camera.
-Sel..ma sei sicura che riesci a svegliare tutti? Se non ricordo dormi fino a
tardi..
-Tranquilla Rin, stanotte non riesco a chiudere occhio. Tutti questi tuoni mi
rimbombano nelle orecchie. Non ricordavo che i temporali potessero essere così
forti a Galbadia. Buona notte.
Rinoa ritornò in camera sua e si buttò sul letto. Pensò a lungo ai momenti
passati insieme a Squall e mentre le prime lacrime le sgorgavano dagli occhi, si
addormentò.
Alle cinque fu svegliata da Selphie. Il temporale era passato e i primi raggi
solari filtravano dalle tende poste alle finestre.
-Vado a svegliare gli altri.
Rinoa sentì la voce tonante di Selphie che urlava “GIù DALLE BRANDE!" con quanta
forza aveva e tutti insieme che rispondevano “MA CHE CHOCOBO TI è PRESO?" oppure
“PUOI LASCIARMI DORMIRE?" oppure ancora “TORNA A LETTO PORTAORDINI!".
Rinoa uscì e vide che dalla camera di Seifer e Quistis partiva una ciabatta.
Selphie la evitò e disse:
-Vi ho detto che è importante!
Dopo colazione si racarono all’arco. Poca gente era già sveglia e per le strade
di Trepe city non si vedeva nessuno. Squall era già là, con lo sguardo fisso
nella loro direzione. Quando si avvicinarono, Quistis disse:
-Allora, Squall? Come va?
-Come al solito. Pensavo che venisse solo l’interessato.. vorrà dire che farò un
annuncio di fronte a tutti voi.
-Parla pure, capo!- disse Irvine.
Squall fece un respiro e disse con voce chiara e tonante:
-Io, Squall Leonhart, sfido te, Tidus, a duello, appellandomi al codice dei
cavalieri.
Nella piazza il silenzio si propagò, finché Seifer chiese:
-Codice dei cavalieri?
-Accetti, Tidus?- ripetè Squall, non badando alle parole di Seifer.
-Vorrei sapere il perché della tua proposta, prima. Poi ti dirò la mia
decisione.
-Il codice dei cavalieri dice che “Qualora la strega scelga il proprio cavaliere
senza che quest’ultimo non le abbia dimostrato le sue capacità di combattimento
e il suo coraggio; è possibile per un altro cadetto sfidare il cavaliere a
duello, al fine di dimostrare alla strega le sue qualità. Se la proposta viene
respinta, la strega sceglierà il cavaliere sfidante, perché colui che è stato
scelto in precedenza non si rivelerà coraggioso".
-Vuoi dire che esiste un “codice cavalleresco" per i cavalieri delle streghe?-
chiese Selphie.
-Esattamente.
-E se il cavaliere accettasse?- domandò Rinoa.
-Il duello sceglierà il cavaliere più degno.
-La Madre ti ha detto queste cose?- chiese Irvine.
-Non mi credete?
-Certo. Ma..non ci potrebbe essere un altro modo?
-E come, Selphie, giocando a carte?- disse Seifer sarcastico –Io non ne sapevo
niente del codice.
-Neanch’io. La Madre ha detto che si tramandava a voce, anche perché essendo
stato fatto nel medioevo, c’era il rischio che sia documento, cavalieri e
streghe venissero scoperti.
-E nessuno lo scrisse in seguito?- chiese Irvine.
-Non ce n’era bisogno: era conosciuto da tutti. Ma poi scoppiò la guerra della
strega e divenne ancora segreto, fino ad oggi.
-Bhè, non vedo perché Squall e Tidus non dovrebbero sfidarsi- esclamò Seifer.
-Io pensavo che fosse la strega a scegliere..
-Anch’io Rinoa, ma tu hai scelto il cavaliere senza averlo visto in battaglia,
quindi posso sfidare Tidus e il duello decreterà il migliore.
-Quindi solo in questo caso..- disse Quistis.
-Esatto.
-Ma quando dovrebbe finire il duello?- chiese Irvine.
-Con la resa di uno dei due o la sua sconfitta.
-Quindi potreste morire?!- replicò Selphie.
-Sì. Tidus, che rispondi? Accetti la mia sfida?
Gli occhi di tutti si spostarono da Squall a Tidus, che guardò negli occhi il
suo sfidante e disse:
-Accetto la tua sfida, Squall Leonhart e ti dimostrerò che cosa sa fare un vero
guerriero.
Squall fece un cenno come per dire “d’accordo".
-Ma...non potete- disse Rinoa –Non voglio che combattiate.
-Ormai abbiamo deciso.- esclamò Tidus –Dimostrerò che sono superiore a questo
SeeD.
-Cominciamo. Vediamo chi sopravviverà al duello. Andiamo all’Isola più vicina
all’Inferno, puoi salire sulla Lagunarock.
-Isola più vicina all’Inferno..che bel posto! Ci volevo andare in viaggio di
nozze, ma poi abbiamo scelto un posto più tranquillo..Winhill- disse Seifer
sarcastico.
-Vi saluto.- concluse Squall e si incamminò. Rinoa gli corse dietro e lo prese
per un braccio dicendo, con le lacrime agli occhi:
-Ti prego, Squall. Potresti anche venire sconfitto.
-E che te importerebbe?- disse lui sprezzante.
Rinoa lo lasciò andare, cadde in ginocchio sulla fredda strada e iniziò a
piangere.
“Oh, Hyne, che cosa ho fatto?", pensò “Non doveva finire così!"
-Rin, tutto bene?- le chiese Selphie.
Rinoa si rialzò e abbracciò l’amica, mentre le sue ali biache, simbolo di
speranza, si bagnavano di pioggia, ricominciata a cadere in quel momento.
VII
Il sole era alto nel cielo, quando giunsero all’isola più ad ovest di Galbadia e
Tidus rimase incantato dal paesaggio che gli si presentò di fronte: le verdi
pianure si propagavano verso ovest e un vento leggero muoveva dolcemente l’erba
alta che dava al luogo un aspetto selvaggio e inesplorato. Non c’erano colline o
monti, solo immense distese di verde e solo qualche betulla solitaria protendeva
i suoi rami verso il cielo, che quel giorno era del colore dei fiordalisi e dei
non ti scordar di me.
Ma quel senso di pace irreale tra poco sarebbe svanito. Mentre Squall scendeva
dalla Lagunarock, Tidus notò qualcosa di verde smeraldo che si dirigeva volando
verso di lui. Il giovane si fece da parte per non essere travolto e lanciata
un’occhiata alle sue spalle, vide che si trattava di un mostro, di quel genere
non ne aveva mai visti, a Spira. Squall si avvicinò.
-Allora, iniziamo?- chiese Squall sfoderando il gunblade –Che ne diresti, niente
magia e niente inviocazioni?
-Per me va bene- rispose prendendo la sua spada. Per fortuna l’aveva sempre con
sè, perché non combatteva mai senza QUELLA spada, la Fraternity. Gli era stata
data da Wakka quando lo conobbe ed era stata sua compagna nella lotta contro
Sin.. Che sifgnificava niente invocazioni? Le uniche persone che conosceva in
grado di invocare un eone erano gli invocatori..
Squall cominciò a muoversi lateralmente per “studiare" il suo avversario, mentre
Tidus per non trovarselo alle spalle faceva il giro in senso opposto.
Attaccarono nello stesso istante: la bianca lama del gunblade si incrociò con
l’azzurro della Fraternity, che rispose immediatamente all’offesa con una
raffica di colpi, che sembravano saette lanciate dal G. F. Quetzal, tanto erano
poderosi e rapidi, ma Squall li parava tutti con grande alacrità.
Tidus non potè fare a meno di pensare che ciò che gli era stato confidato da
Quistis circa la forza e la capacità di combattimento di Squall quando gli aveva
raccontato la loro grande battaglia contro una strega del futuro, era vero. Già
all’inizio se ne era reso conto, in quanto un guerriero inesperto avrebbe
tentato di attaccare subito, mentre Squall aveva valutato tutte le sue possibili
mosse. Ora capiva perché la gente lo considerava il miglior guerriero del mondo.
Ma non avevano ancora sentito parlare di lui: era stato uno dei pochi che era
sopravvissuto a Sin, quindi aveva ragione a non sottovalutarsi.
Squall trovò un punto non difeso. E così, mentre il cielo così azzurro e sereno
si stava annuvolando minacciosamente, colpì il suo avversario al fianco
sinistro.
Era un colpo abbastanza debole, perché era stato azzardato, non calcolato.
Evidentemente Squall pensava che, grazie alla sua agilità, avrebbe fatto in
tempo a schivarlo, ma le cose andarono diversamente.
Tidus barcollò, ed era tanto preso dal combattimento che sentì il dolore solo
quando la ferita, non profonda, iniziava a sanguinare. Non fece in tempo a
riprendere l’equilibrio che Squall attaccò di nuovo, ma questa volta Tidus
schivò il colpo e le loro armi si incrociarono di nuovo. Si guardarono negli
occhi entrambi fieri e combattivi, poi rincominciarono a scagliare colpi.
Si eguagliavano in forza. Nessuno dei due sembrava cedere o stanco dalla lotta,
che si stava facendo sempre più veloce e l’atmosfera si fece incandescente come
se fosse stato presente il G. F. Ifrid a due centimetri dai due.
Cominciò a piovere. Era una pioggia fine, ma intensa. Tidus riuscì a sferrare un
colpo tanto potente che Squall per non perdere l’equilibrio fu costretto ad
indietreggiare. Sfruttando questo attimo di indecisione del suo avversario,
Tidus sferrò un colpo potente e preciso, che ferì Squall al braccio sinistro.
Tidus attaccò di nuovo.
Questa volta colpì Squall al fianco destro, sotto la costola. Squall non si era
aspettato un colpo di quella potenza, e si piegò dal dolore su un ginocchio, ma
quando vide che Tidus alzava ancora la spada, fu pronto a rispondere con il
gunblade.
Lo aveva sottovalutato: era davvero un guerriero molto forte e per la prima
volta Squall ebbe il dubbio che non potesse vincere. Il suo pensiero si spostò
immediatamente su Rinoa, come una luce in mezzo alle tenebre.
Questo lo distrasse e Tidus riuscì a disarmarlo.
“Mi devo essere rammollito...", pensò, ma quello che lo fece rimanere di stucco
fu la LEALTà del suo avversario: lasciò che recuperasse il gunblade, prima di
rincominciare ad attaccare.
Improvvisamente, furono attaccati dal Dragoon Izoide che per poco non aveva
travolto Tidus prima dell’inizio del combattimento. Evidentemente, aveva
aspettato che si stancassero, prima di attaccarli. Carni tenere come quelle
degli uomini non arrivavano così spesso su un piatto d’argento..
Squall e Tidus smisero di lottare tra loro, come se sapessero che l’unica cosa
fattibile per sopravvivere era unire le loro forze contro il mostro. Squall era
in Junction con Bahamut; Tidus fece in tempo a lanciare una magia Hastega su se
stesso ed il suo alleato, che Squall lasciò il posto in battaglia ad uno spirito
d’invocazione che riconobbe come Bahamut, il re dei draghi. Era in qualche modo
diverso dall’eone di Yuna, inoltre non sapeva perché esistesse ancora visto che
l’ intercessore nel tempio di Bevelle aveva smesso di sognare.
Bahamut non stette a lungo sul campo di battaglia, a differenza dell’eone di
Yuna che lanciava vari attacchi, questo aveva solo compiuto un’attacco Megaflare
e poi si era dileguato nel nulla. Squall riprese a combattere contro il drago, e
Tidus lo aiutò. Si era spostato alle sue spalle, così da eseguire un’attacco
“Tenaglia": mentre Squall attaccava con colpi precisi il drago standogli di
fronte, lui lo colpiva ripetutamente alle spalle. Quando il drago si girò verso
Tidus, Squall lo finì con un colpo di gunblade sotto il collo. Il drago lanciò
il suo ultimo ruggito e stramazzò a terra.
Squall era ferito e la battaglia lo aveva reso esausto.
Ed ecco che, come se avessero sentito il ruggito del drago ucciso, altri mostri
si avvicinarono alla carica. Tidus e Squall erano separati dal cadavere del
drago ucciso e non avevano vie di fuga: i mostri li stavano accerchiando
rapidamente.
“E chi l’ha detto che i mostri sono stupidi?", pensò Tidus.
Infatti, percepirono che Squall tra i due era il più stanco, quindi puntarono su
di lui. Tidus si trovava di fronte a alcuni strani mostri con le code taglienti
che non aveva mai visto a Spira e a tre Acherosaurus. Uno di loro si girò e
diede un colpo di coda che lo scaraventò avanti cento metri. Mentre gli altri
due lo seguivano, Squall fronteggiava un Melth Dragon, che con i suoi molteplici
occhi osservava tutti i suoi movimenti. Non si accorse del RubRumDragon che
lanciò un’attacco “respiro di drago", che lo colpì in pieno ed alle spalle,
scaraventandolo a terra, vicinissimo al Melth Dragon.
Squall si rialzò lentamente, mentre cinque Molboro si dirigevano verso di lui.
VIII
Quando Zell si svegliò trovò Shu che gli disse di andare nella hall che era
tornata Rinoa, con Selphie, Irvine, Seifer e Quistis. Zell si stupì di vederli,
ma lo fu ancora di più nel non vedere Squall e Tidus. Rinoa aveva l’aria di aver
pianto. Le si avvicinò e Selphie lo salutò:
-Ciao Zell, sono venuta a fare un giro al mio ex garden..
-Ciao ragazzi. Quistis, quanto tempo! Irvine, come stai? Seifer...- lo salutò
con un cenno.
-Ehilà, Zell! Tutto bene e tu?
-Felice di rivederti, Zell..- esclamò Quistis.
-Ciao Gall..ehm, Dincht.
-Hai fatto bene a fermarti..altrimenti ti saresti potuto pentire di ciò che stavi
dicendo..
-Sì- rispose Seifer e Zell si stupì. Era il Seifer che aveva conosciuto in
passato? –Ma non a causa tua, certo, ma per Quistis..
-L’ultima volta che ha detto qualcosa di sbagliato in mia presenza su di noi
l’ho rincorso per tutta la residenza la frusta dotata di status pietra in mano..
Zell stava per mettersi a ridere, ma lo sguardo truce di Seifer lo fermò. Per
cambiare argomento, chiese a Quistis:
-Comunque, che ci fate tu, tuo marito e Irvine qui?
-Pensavamo, io e Quistis che avreste avuto bisogno d’aiuto.
-E io li ho seguiti.- aggiunse Seifer.
-Tu? Qual buon vento?- chiese Zell.
-Tu lasceresti tua moglie con uno come Irvine?
Zell non rispose, ma pensò che avesse ragione..Irvine era famoso per il suo
carattere da Don Giovanni. Per lasciar perdere l’argomento, disse a Rinoa:
-Rin, dove sono Squall e Tidus? Pensavo che fosse diventato il tuo cavaliere...
Selphie parlò:
-Sono andati all’Isola più vicina all’Inferno; Squall ha sfidato Tidus a duello
per far conoscere a tutti che è il migliore e quindi il solo degno di stare al
fianco di Rinoa come cavaliere.
-Isola più vicina all’inferno? Ma se i mostri li attaccano? Non sono già
impegnati a combattere tra di loro? Un momento.. combattere tra di loro? Vuoi
dire che il duello decreterà il vincitore e il perdente soccomberà? E se perde
Squall?
-Lo ritroveremo alla fine dei tempi..- disse Seifer –Insomma, Dincht, fai due più
due..
-Ma..
-Scusate, ho sentito tutto.
Dal corridoio a sinistra Rinoa vide una ragazza con i capelli castani che veniva
verso di loro. Era una bella ragazza, doveva essere a bordo dell’aeronave,
perché al garden non l’aveva mai vista.
-Lei è Yuna- la presentò Zell.
-Piacere- disse –Tu sei Rinoa?
-Sì.
-Ti potrei parlare un momento in privato?
-Certo, vieni.
Andarono in giardino. Sedute su una panchina, Yuna disse:
-Ma è stato lui a proporsi come cavaliere?
-Chi? Tidus?
Yuna annuì.
-perché lo vuoi sapere?
-Era il mio ragazzo. Volevo sapere solo se eravate insieme.
-Il tuo ragazzo? Non ne sapevo niente..
-In fondo ci siamo lasciati..ma io lo amo ancora..
-Anche per me è lo stesso per Squall..scusa.
-Per cosa?
-è colpa mia se stanno combattendo tra di loro, cioè..un po’.
-Che intendi dire?
-Che volevo chiedere a Tidus se per fare ingelosire Squall ci stava ad essere il
mio cavaliere..ma non sapevo che era insieme a te e comunque alla fine lui mi
deve aver letto nel pensiero, perché si è offerto lui di farmi da cavaliere..-
Rinoa si fermò: era bello sfogarsi.
Yuna restò in silenzio, osservò il cielo, poi disse:
-perché credi che si sia offerto?
-Non lo so. Comunque penso che il minimo che possa fare adesso sia fermarli..
-Anch’io! Non me ne starò con le mani in mano.
-Allora ci possiamo dire socie?
-Certo. E sono sicura che diventeremo grandi amiche.
Rinoa pensò che lo sarebbero diventate: Yuna era una ragazza molto spontanea e
comprensiva, che non le aveva fatto una colpa il fatto di aver “usato" il suo
ragazzo.
-Come pensi di iniziare?- chiese Yuna alzandosi dalla panchina.
-Andiamo all’Isola più vicina all’Inferno..e fermiamoli. Secondo me si
equivalgono in forza, ciò significa che il duello potrebbe andare avanti in
eterno.
-Sì. Potrebbero anche restare uccisi entrambi..
-Muoviamoci- esclamò Rinoa, decisa.
-Ma..con cosa ci andiamo? La Celsius ha i motori fuori uso...
-Chiediamo a Nida di andarci col garden..
-Col garden?
-Sì, te l’ho detto che può volare? Comunque, può attraccare solo se c’è un
fondale basso e l’Isola più vicina all’Inferno è in alto mare..
-Penseremo a qualcosa..
Ritornarono nel garden e videro che il tizio che Yuna presentò a Rinoa come
Gippal portava con se una ragazza, Ellione. Rinoa non credeva ai propri occhi:
stava abbracciata a Gippal con un’aria sognante.
-Ciao, Rinoa- disse –questo è Gippal, il mio ragazzo..ho voluto andare a studiare
l’albhed proprio per imparare la sua lingua..l’ho conosciuto quando venne a
parlare con Laguna per mostrargli le macchine che avevano costruito a Spira. Sai
che sono molto migliori di quelle di Esthar? Mio zio ne ha comprate un
centinaio.
“Allora non stava con Squall..Oh, Hyne, che ho fatto? Ora crede che non ho più
fiducia in lui.. che stupida che sono stata! Sono sempre così gelosa!"
-Piacere- disse Rinoa, stringendo la mano a Gippal.
-Tu devi essere Yuna..ho sentito grandi storie su di te e i tuoi guardiani..-
disse Ellione, stringendole la mano.
-Piacere, Ellione.
-Ora, io andrei a riparare la Celsius- disse Gippal –Ciao, amore.
-Ciao!- salutò in albhed Ellione.
-Sembrate molto affiatati..- disse Rinoa.
-Sì..ma Rinoa, dov’è Squall?
-All’Isola più vicina all’Inferno, insieme a Tidus, il ragazzo di Yuna.
-E perché? Di solito non vanno ad allenarsi alle rovine sommerse sotto l’isola a
sud ovest?
-Hanno iniziato un duello per aggiudicarsi il diritto di essere il mio
cavaliere..secondo un codice dei cavalieri delle streghe possono lottare fra loro
per questo.
-Ma?
-Io e Squall ci siamo lasciati..e Tidus si è offerto di farmi da cavaliere..Squall
lo ha sfidato.
-Ma non è la strega a decidersi il cavaliere?
-Sì, ma..poiché non ho visto se in battaglia Tidus è valoroso, Squall ha potuto
sfidarlo.
-Che situazione complicata!- esclamò Ellione –Mi hanno detto che Tidus è il
miglior guerriero di Spira insieme a pochi altri. Potrebbero uccidersi a
vicenda! Squall ci tiene a stare con te..non gli permetterà di batterlo.
-Ellione, certo che lo conosci bene Squall..- iniziò Yuna.
-Si può dire che potremmo essere fratelli..ma è una lunga storia.
-Allora, andiamo a fermarli?- propose Quistis.
-Sì- rispose Rinoa.
-Ma con cosa ci andiamo? Col garden? –chiese Irvine.
-Sì.- ripetè Rinoa -Volevamo chiedere a Nida..
-Impossibile!- esclamò Nida arrivando dal dormitorio –Scusate, ho sentito. Se
volete andare all’Isola più vicino all’Inferno o in qualunque altro posto col
garden, rimarrete delusi: uno, siamo stati fermi per troppo tempo e i motori
sono “arrugginiti". Se vogliamo volare dobbiamo stare qui un giorno per pulirli
tutti dalle alghe e dalla sabbia formatasi sul fondo del garden, secondo,
l’Isola non ha il fondale basso e non possiamo attraccare.
-Allora con cosa ci andiamo?- chiese Zell.
-Ragazzi, non possiamo prendere la Lagunarock?
-Sono andati là con quella, Ellione- spiegò Rinoa.
-Scusate, ora torno a conversare con Gippal. Sa un sacco di cose su macchine e
aeronavi..- e Nida si allontanò.
-Come facciamo?- chiese Yuna.
-Andiamo a nuoto!- propose Selphie –No, troppo lontano..
-Già- concluse Zell sconsolato.
Rinoa non sapeva che fare. Voleva solo vedere Squall.
Voleva..vedere Squall? Dove aveva già provato questa sensazione? Ma certo! Quando
erano andati nello spazio! Squall le aveva spiegato in seguito che era stata
Ellione a cercare di mandarlo nella sua coscienza per poterla sostenere col
pensiero, mentre la andava a salvare.
-Ellione, potresti mandarmi da Squall?- chiese timidamente.
-Ma Rinoa!- iniziò Ellione –Da quando c’è stata la compressione temporale il mio
potere si è centuplicato e non riesco più a dire con certezza dove finiscono le
coscienze delle persone alle quali sono connessa. Potrei dire che ti mando nel
presente di Squall e ti mando invece nel suo futuro...non posso portare la gente
nel futuro.
-Ma..Ellione.. Vorrei che smettessero di lottare, tutto qui.
-Potresti finire nel passato o nel futuro per sbaglio.
-Lo so, ma potrei anche finire nel PRESENTE di Squall.. Voglio tentare.
-Sì, è vero. Cercherò di portarti nel suo presente, ma non potrai stare per
troppo tempo. Ill mio potere si esaurisce in fretta perché non sono ancora
capace di controllarlo per molto, mi stancherò quasi subito e a quel punto
ritornerai in te stessa. Ergo, potresti anche non riuscire a concludere
niente..potresti andare nel presente di Squall ma solo per pochi secondi,
capisci, Rinoa?
-Sì, Ellione, ma fammi tentare, ti prego. è colpa mia se stanno combattendo tra
di loro.
-Va bene, Rinoa, tenteremo.
-Vado a dire a Nida di pulire i motori, intanto- propose Selphie.
Yuna non sapeva minimamente che cos’era la compressione temporale e il potere di
Ellione di portare la coscienza della gente in un altro tempo ed ascoltò senza
capirci nulla.
IX
Le gocce di pioggia cadevano incessantemente sulla verde erba che si muoveva
violentemente a causa del vento, che soffiava freddo da ovest. Le betulle
facevano ondeggiare i loro rami verso destra, creando un paesaggio dall’aspetto
spettrale. Un lampo apparve in cielo, che era di un colore grigio piombo.
Tidus era a corto di idee su come fare a uscirne vivo: i Grendhell si stavano
muovendo nervosamente attorno a lui come lupi che circondano una preda, mentre
gli Acherosaurus stavano in seconda linea ad aspettare che lui cercasse una via
di fuga per poterlo azzannare facilmente. I suoi HP erano circa a un terzo del
totale e i suoi MP consumati solo perché aveva lanciato la magia Hastega su se
stesso e su di Squall quando stavano combattendo contro il Dragoon Izoide.
All’improvviso gli venne un’idea, mentre il tuono seguiva il lampo che era
appena apparso, come se fosse stato richiamato dalla luce del suo compagno.
Lanciò una magia Caos sui Grendhell, che incominciarono a azzannare gli
Acherosaurus e se stessi, mentre gli Acherosaurus contrattaccavano i Grandhell
con le loro codate poderose e le loro zanne. Tidus approfittò della confusione
per somministrarsi un elisir, poi lanciò un’occhiata furtiva a Squall: non era
nelle migliori condizioni.
Da quanto poteva notare, i suoi HP erano ridotti al minimo, aveva molte ferite
provocate dagli artigli del RubRumDragon e dai tentacoli dei Molboro. Per
fortuna assorbiva tutti gli elementi, altrimenti avrebbe riportato anche
ustinoni causate dalle magie Flare e Firaga del Melth Dragon.
Benchè fosse ferito già da prima di iniziare il combattimento e i mostri fossero
in sette contro uno, aveva già sconfitto quattro Molboro e il Melth Dragon
lanciando una magia Ultima, che gli tolse energia.
Era esausto.
E spacciato.
Per la prima volta Squall si rese conto che non ce l’avrebbe fatta a vincere. I
mostri non gli davano respiro e non riusciva a trovare un momento di calma per
lanciare una magia Energiga o Esna o prendere un elisir.
Tidus non poteva lasciarlo lì a morire.
Mentre i suoi avversari, ancora sotto l’effetto della magia Caos combattevano
tra loro, andò in aiuto di Squall. Decise di dargli ausilio vedendosela con il
RubRumDragon che gli dava le spalle, mentre Squall lottava contro l’ultimo
Molboro rimasto.
Squall aveva già ridotto gli HP del drago più temibile del mondo a un terzo,
quindi Tidus non ebbe difficoltà a sconfiggerlo con pochi attacchi veloci e
precisi.
Quando si voltò per vedere come se la cavava Squall, vide che stava raccogliendo
le sue forze per fare un attacco speciale, il “Cuore di pietra".
Il Molboro venne sconfitto, ma Squall crollò sull’ erba, esausto. Tidus si
avvicinò correndo, mentre i mostri si erano sconfitti a vicenda. Rimase solo un
Grendhell che decise di darsela a zampe.
Squall aveva molte ferite, inoltre presentava vari segni di avvelenamento di
Molboro.
-Fortunatamente avevi pensato di equipaggiarti contro le altre difese di
status..-iniziò Tidus.
-Mi hai salvato la vita..- lo ringraziò Squall –Se non fosse stato per te, quel
drago mi avrebbe lanciato un altro attacco respiro di drago e..
Squall perse i sensi.
Tidus gli diede una panacea + che lo liberò un po’ dal veleno di Molboro. Dalle
ferite infatti uscì una sostanza verdastra che formò una crosta ai lati di esse.
Non sapeva che fare. Aveva finito le pozioni e le code di fenice, inoltre la
magia bianca non la sapeva usare.. e poi si accorse della Lagonarock.
Prendendosi il compagno sulle spalle, salì a bordo.
Tidus non aveva la minima idea di come si pilotasse quell’astronave così grande.
L’unica cosa che sapeva guidare erano i chocobo, ma di aeronavi..mica si chiamava
Gippal! Lui sì che sapeva pilotare ogni genere di cosa che gli capitasse
sottomano.
Trovò il pilota automatico e, premendo a caso, visualizzò come destinazione F.
H.
“Squall quando aveva dovuto tornare al garden ha nominato questo posto..", pensò
e premette il pulsante d’accensione. L’aeronave partì velocemente verso est.
-Allora, sei pronta Rinoa?- chiese Ellione.
-Sì, mi fido di te.
-Buona fortuna- le augurò Yuna.
La coscienza di Rinoa venne trasportata così nella mente di Squall. Rinoa vedeva
attraverso gli occhi del ragazzo. All’inizio non sapeva dove si trovasse, ma poi
riconobbe il centro d’addestramento nel garden di Balamb.
“Chissà se sono nel passato o nel futuro..quel che è certo, è che non sono finita
nel presente..", pensò sconsolata. Si accorse che Squall stava lottando con
Tidus..quindi era nel futuro. Stava girando attorno a lui con il gunblade teso
verso terra e si vedeva che Tidus era senza fiato: era ferito in più punti,
stava in ginocchio davanti a Squall e ansimava.
-Te l’ho detto! Tra noi non c’è niente.- diceva Tidus.
-Allora perché vi stavate abbracciando nel corridoio?- rispose Squall.
-Era triste e l’ho consolata..cercava un po’ d’affetto, che tu non le
dimostri..Sei stato così duro con lei.. lo sei sempre..non riesco a capire come
possa una ragazza così gentile e spensierata stare con uno come te.
-Bada a ciò che dici.
-Lei ti ama..te ne accorgeresti se non fossi così freddo nei suoi
confronti..l’unica cosa che lei vuole da te in cambio del suo amore è un po’ di
affetto, anche da parte tua..
All’improvviso Squall scattò e alzò il gunblade, pronto a colpire. E Tidus
mormorò:
-Io ti ho salvato la vita..e tu..mi ripaghi uccidendomi?
Squall fece per abbassare la lama su Tidus.
-Squall, ti prego, fermati!- disse una voce in lacrime sembrante alla sua.
“Squall, perché lo uccidi?", pensò “Squall.." Sentì come se fosse immersa
sott’acqua e qualcuno la trascinava via di peso. Pochi istanti dopo si ritrovò
in se stessa, al garden di Balamb.
-Rinoa, tutto bene?- le chiese Yuna.
-Rinoa, scusami, ma non so..sei riuscita a concludere qualcosa?
-Non sono andata nel presente..
-Ti ho mandato nel passato?
-No, sono andata nel futuro.
-Ma hai le lacrime agli occhi!- esclamò Selphie, che intanto era ritornata –Che
è successo?
-Cosa hai visto, Rinoa?- chiese Zell.
-Io..ho visto che..
-Ferma!- disse Ellione ansimante per lo sforzo fatto per controllare il proprio
potere.
-Che c’è Ellione?- chiese Yuna.
-Non puoi rivelare ciò che hai visto, Rinoa. Nessuno può rivelare il futuro. Noi
uomini tendiamo a cambiarlo..ma cambiamo anche il destino, il corso della storia..
-Gli uomini vivono per cambiare il loro destino! Attraverso le varie scelte che
facciamo, le nostre decisioni.. possiamo rendere migliore il nostro futuro.-
iniziò Selphie –Anche se di solito lo dobbiamo fare alla cieca perché non
sappiamo se le nostre scelte saranno giuste o sbagliate!
-Da quando sei diventata così saggia, Sel?- chiese Zell.
-Non so..
-Il senso della vita secondo Selphie!- esclamò Paine, tornata in quell’istante
dal dormitorio dove stava aiutando insieme ad altri studenti a sgombrare la
camera di Zell dalle macerie.
-Paine!- disse Yuna –Come vanno i lavori?
-Abbiamo portato via molti pezzi di muro dalla camera di Zell, ma c’è ancora
tanto da fare.
-Tu che ne pensi della situazione, Paine?- chiese Zell.
-Bhè, che siamo stati fortunati a non romperci il collo..
-No, non del garden e della Celsius, ma di quello che stavamo dicendo noi..
secondo te, se Rinoa rivelerà ciò che ha visto nel futuro di Squall, ciò avrà
conseguenze su tutti noi e sui nostri destini?
-Dottoressa P, ci dica che ne pensa!- esclamò Rikku.
-Ma questa è sbucata dal nulla?- chiese Zell notando per la prima volta Rikku.
-Ehm, no, veramente sono qui da quando è tornata lei..- e indicò Selphie –Ero
curiosa e così sono rimasta qui..ah, piacere io sono Rikku.
-Ecco dov’eri finita! Fratello è infuriato perché al momento dell’inizio del
lavoro, ti sei dileguata..
-Eheh..- rispose Rikku –Chiedo scusa a tutti voi, Paine. Comunque, che ne pensi?
-Io la penso come Selphie e comunque potrebbe darsi che sia stato proprio il
destino a volere che Rinoa andasse nel futuro, giusto?
-Può essere! Andiamo d’accordo io e te, Paine!- disse Selphie.
-Allora, forza Rinoa, dicci ciò che hai visto!- disse Ellione un po’ restìa.
-Io ho visto che..Tidus veniva ucciso.
-Cosa?- chiese tremante Yuna –Quando, dove, come?
-Squall..- Rinoa scoppiò in lacrime –Poi qualcuno gli ha gridato di fermarsi e
poi sono tornata..
Nella hall tutti non sapevano che dire. Rinoa si sedette su una sedia e pianse,
con il viso nascosto tra le mani, mentre le sue ali si spiegavano lentamente, ma
stavano basse, come per esprimere il dolore che provava la dolce ragazza.
X
-Ma come si ferma quest’affare!- disse Tidus quando furono in vista di F. H. e
del garden. Non era un esperto di aeronavi o cose del genere e, disperato,
premette a caso qualche tasto sul pannello di controllo; gli parve che la
velocità stesse diminuendo, ma ciò non impedì alla Lagunarock di sorvolare la
città di Fisherman’s Horizon e di andare a sbattere inesorabilmente contro il
garden, fermandosi nella hall e scatenando il panico tra i presenti.
-NON CI CREDO!- disse Zell quando si ripresero tutti dallo spavento.
-Ehm ehm..sono tornati- sottolineò Selphie.
-Questo garden è maledetto! Forse Artemisia si è vendicata sui SeeD!- esclamò
Zell.
-Forse sei tu che porti sfiga, Gall..
-Ehm, scusate, ma non è che hanno bisogno d’aiuto?- chiese Paine.
-Oh, già è vero!- esclamò Zell.
Dall’astronave scese Tidus che reggeva sulle spalle Squall ancora privo di
sensi.
-Ohi, biondino!- disse Seifer –Hai vinto tu!
-Portiamolo in infermeria- esclamò Irvine, e lui e Zell presero Squall e si
diressero verso est. Rinoa li rincorse, seguita da Quistis, mentre Yuna andò da
Tidus e lo abbracciò dicendogli:
-Amore, ti prego perdonami..ho sbagliato a dire quelle cose a Zanarkand..volevo
solo che tu stassi di più con me..io ti amo..
-Yuna..- rispose, con voce calda e profonda –Anch’io ti amo..e anch’io ti devo
fare le mie scuse..potrai mai dimenticare ciò che ho detto? E perdonarmi perché
ho deciso di essere il cavaliere di Rinoa?
Yuna lo baciò sulle labbra, ma mentre le sue mani scendevano verso la vita, si
accorse che era ferito.
-Forse è meglio che anche tu vada in infermeria..
Il ragazzo annuì e con Yuna si diresse per la strada presa dagli altri.
Tidus stava su una sedia e si teneva una benda che gli aveva dato Quistis, per
fermare il sangue, con Yuna al suo fianco. Quistis passeggiava nervosamente per
la stanza e Zell credette che a furia di girar sempre nello stesso punto, si
sarebbe formato un buco nel pavimento. Rinoa stava seduta a braccia incrociate e
fissava la porta, aspettando che ne uscisse la dottoressa Kadowaki. Irvine andò
ad avvisare la Madre che oltre alla Celsius, ora dovevano occuparsi anche della
Lagunarock, con Selphie e Paine; Seifer li seguì solo per salutare la Madre, che
non vedeva dal giorno del matrimonio.
-Lei crede che si riprenderà?- chiese Zell quando la dottoressa tornò. Rinoa la
guardò con occhi pieni di speranza.
-Se non fosse stato per questo ragazzo – e indicò Tidus -probabilmente sarebbe
morto. Hai avuto del buon senso da dargli una panacea+ per togliere il veleno di
Molboro.
-Si riprenderà?- chiese Rinoa, temendo la risposta.
-Certo. Ha solo bisogno di riposo. Il veleno di Molboro è uscito tutto dalle
ferite. Ho dovuto solo bendarle..potete andare a vederlo, se volete..ha ripreso i
sensi.
La dottoressa si diresse da Tidus per medicargli la ferita, mentre Rinoa,
Quistis e Zell andarono da Squall.
-Ciao!- li salutò Squall.
-Ehilà, hai la pelle dura come quella di un Adamanthart..- esclamò Zell.
-Ci hai fatto prendere uno spavento..vero, Rin?- chiese Quistis.
-Già..- rispose Rinoa, sedendosi sul letto.
-Vi lasciamo da soli..- disse Quistis uscendo, seguita da Zell, che chiuse la
porta.
-Credevo che ti avrei perso..
-Pensavo che non te ne importasse..- rispose freddamente.
-Ti prego, Squall..lascia perdere il duello, non voglio..
-Hai ragione- la interruppe -in fondo ora hai Tidus, no?
Rinoa ricacciò indietro le lacrime “Intendevo dirti che non voglio perderti..".
Si alzò e, senza dirgli niente, uscì.
-Che c’è Rinoa?- le chiese Yuna, al fianco di Tidus.
-Niente.. pensavo che avremmo potuto fare pace, ma.. è ancora così freddo con me..
-Ma tu lo ami ancora, vero?- domandò Tidus.
-Sì.. ma visto che ho scelto un altro cavaliere sarà arrabbiato con me per
sempre.. ho paura che a lui non importi più niente..
-Allora, perché credi che mi abbia sfidato? perché tu per lui sei importante.
-Ha ragione Tidus- disse Yuna.
-Ma mi ha detto che ho ragione a dirgli di lasciar perdere il duello..- disse,
uscì dalla stanza e il senso di colpa le piombò addosso. “Se gli avessi chiesto
subito scusa..no, se non fossi stata così gelosa, saremmo insieme." Era inutile
commiserarsi.
“Ma allora ciò che ho visto..", pensò “Se Squall lascia il duello, come può
uccidere Tidus?".
-Ehi, Rin!- la chiamò improvvisamente Selphie –La Madre ti vuole parlare.
Ellione le ha detto ciò che hai visto nel futuro.
-Arrivo, Sel –rispose. Fece un sospiro, poi seguì l’amica.
XI
-Ah, Rinoa..- iniziò Edea quando vide che la ragazza era entrata nella stanza con
Selphie –Vieni, avvicinati.
-Vi lascio da sole..- disse Selphie –Vado ad aiutare gli altri. Ci mancava anche
la Lagunarock nella hall...come se non bastasse la Celsius nella camera di Zell..
Selphie uscì e Ellione chiese a Rinoa:
-Sei andata da Squall? Come sta?
-Bene, è in infermeria, se vuoi andarlo a vedere.. comunque, prima forse dovremmo
parlare di ciò che ho visto. Anzi, ora che ci penso.. quando sono andata da lui,
gli ho detto di lasciare perdere il duello, lui m ha dato ragione..ma allora, ciò
che ho visto nel futuro..non capisco.
-Tu hai visto che uccideva Tidus, vero?- chiese Edea.
-Sì..
-Tu sai che nel futuro lo avrebbe ucciso e non hai esitato a dirgli di
arrendersi e lui ti ha dato ragione.. quindi non mi stupirei se non lo mandasse
all’altro mondo- replicò Ellione.
-Sì, potrebbe essere vero ciò che dici, ma può anche essere che non c’entri
niente- ribattè Edea –Insomma, potrebbero anche smetterla con il duello, ma
litigare tra loro e combattere..
-Sì, è vero. Non ci avevo pensato- disse Rinoa.
-Ma comunque non mi ci vedo Squall che uccide qualcuno che in precedenza gli ha
salvato la vita..
-Sì, Ellione- confermò Edea –ma non si può mai sapere.
-Comunque è strano- ribattè Ellione.
-Ma che succederebbe se quello che ho visto si avverasse?
-Non lo so, Rinoa, e comunque non sei stata a lungo nel futuro..le cose
potrebbero andare diversamente..hai detto che una voce gli diceva di fermarsi..
-Sì, mi sembrava la mia voce..
-Quindi può essere che Squall si fermerà dopo che ha sentito la tua voce, se ciò
che hai visto si avverasse, quindi non ucciderebbe Tidus- disse Ellione.
-Esatto- confermò Edea.
-E se invece non mi ascoltasse? Come potrei fare per impedire a Squall di
uccidere Tidus?- chiese.
-Questo non credo dipenda da te, ma da lui..dalle sue decisioni.
-Ma se davvero uccidesse Tidus..chi ci dice che si scatenerà l’ennesima
guerra..tra il nostro continente e Spira? Si comporterà come Seifer nella guerra
di Artemisia..e io come lei? Non posso permettere che infurino altre guerre..la
gente si sta godendo la pace dopo la seconda guerra della strega.
-Dobbiamo solo sperare che ciò che hai visto nel futuro non si avveri, oppure
che Squall scelga stando nel giusto- disse Edea.
-è vero- confermò Ellione.
-Hai altre domande, Rinoa? Si sta facendo buio ormai, siamo tutti stanchi..
-No, Edea, non ho altro da chiarire su quello che ho visto- disse, sapendo che
la conversazione stava per terminare.
-Se ti viene in mente qualcos’altro e vuoi che ne discutiamo, sarò nel garden.
Non me la sento di tornare a Centra se è mezzo distrutto, poi quello che mi hai
detto..
-Sì, anche a me preoccupa.
Ellione ed Edea uscirono dalla stanza. Rinoa diede uno sguardo al soffitto e
cercò la collana che portava sempre con l’anello di Squall attorno al suo collo,
ma non la trovò. “è vero! Gli ho tirato l’anello quando ci siamo lasciati.. sei
proprio una grande stupida, Rinoa", si disse.
Squall si svegliò nel cuore della notte e pensò allo strano sogno che aveva
appena fatto.
Era alle rovine sotto l’isola a sud- ovest e stava combattendo contro una
schiera di Molboro, quando cercò di invocare Shiva, al suo posto comparve Eden,
che non sapeva come, si era invocato da solo.
Eden spazzò via tutti i Molboro, ma poi, invece di smaterializarsi come di
consueto, si rivolse verso di lui e si preparò a lanciare il suo famigerato
attacco “Respiro eterno". Poi compariva Artemisia che gli diceva che il tempo
fuggiva e.. e.. poi si fermava e non finiva la frase perché il suo gunblade
inspiegabilmente era stato preso da Eden come se fosse attratto da una forza
invisibile e scagliato a tutta velocità verso Artemisia, che cadeva sul freddo
pavimento delle rovine, poi Eden si smaterializzava e al suo posto compariva
Tidus che diceva che era migliore di lui, perché Rinoa lo aveva scelto come
cavaliere.
E si era svegliato.
Era stato inverosimile, irreale, come tutti i sogni..non era la prima volta che
vedeva in sogno Artemisia che veniva uccisa prima che potesse finire di
affermare ciò che voleva si sapesse dopo la frase “il tempo fugge". Nella
“grande battaglia" proferiva la stessa cosa, a lui, Zell e gli altri, ma poi
prima che potesse concludere, lui aveva dato il colpo di grazia e così non aveva
più avuto modo di scoprire il resto che la strega aveva da dire.
Ma quella voce era stata così vera..
Scese dal letto, voleva allontanare quel sogno, quella voce e Artemisia dalla
sua mente, così fece per recarsi al centro di addestramento. Le battaglie lo
distraevano sempre dai pensieri che voleva togliersi di dosso.. Uscì
dall’infermeria e..
Vide una scena che gli fece ribollire il sangue dalla rabbia.
Rinoa e Tidus si stavano abbracciando nel corridoio, lei singhiozzava e lui le
accarezzava la testa dolcemente e le sussurrava qualcosa che Squall non riusciva
ad intendere: era troppo lontano e loro parlavano a bassa voce. Le candide ali
di Rinoa erano spiegate e rivolte verso terra, come al solito quando si sentiva
triste.
Squall fu sul punto di sfoderare il gunblade e fare una strage, ma
all’improvviso, Rinoa si ritrasse dall’abbraccio di Tidus e se ne andò verso il
dormitorio.
Stava sognando di nuovo? No, impossibile..era talmente geloso che quando vide
Tidus che si avviava verso il dormitorio lo chiamò.
-Che ci fai qui? Pensavo fossi in infermeria..
-Che ci fai tu, qui.
-Io? Bhè, Rinoa mi voleva parlare e mi sono recato nel luogo stabilito, perché?
-Così- fece Squall con aria indifferente –Comunque, perché non andiamo avanti
con il combattimento intanto che ci siamo incontrati?
-Oh, bhè, Squall..ne parlavo giusto con Rinoa..non sarebbe meglio lasciar perdere?
Voglio dire, qualcuno potrebbe finire male..
-Che ti succede? Hai paura?
-No, no..
-Pensavo che a Spira fossi considerato uno dei migliori..non immaginavo che fossi
solo un codardo..
-Che cosa? Ti farò vedere chi dei due vincerà. Se non era per me ora tu saresti
nell’oltremondo.
-Ma sono qui, quindi..possiamo finire ciò che abbiamo iniziato?
-Certo, certo, non ti scaldare. Ma nel corridoio?
-No, andiamo nel centro d’addestramento..mi stavo recando là.
-Ok, fammi strada.
XII
Rinoa chiuse la porta della sua camera e si appoggiò contro con la schiena.
Aveva chiesto di poter parlare con Tidus per dirgli di lasciare perdere le
lotte, nel caso che Squall decidesse di riprendere il combattimento. Lui aveva
promesso di non proseguire con il duello, ma lei anzichè sentirsi tranquilla,
era inquieta. Ripensò a come era andata la conversazione. Era iniziata con lei
che gli domandava di lasciar perdere il duello, lui che le rispondeva che lo
avrebbe fatto, lei che gli raccontava che lo aveva usato per fare ingelosire
Squall..che si sentiva una nullità per aver fatto una cosa del genere, vile e
insensata. Poi credendo che si adirasse con lei e per il senso di colpa aveva
pianto davanti a lui. Ma lui, invece di dimostrarsi ostile, l’aveva accarezzata
e le aveva sussurrato di non provare rancore per ciò che aveva fatto, perché era
per amore verso Squall, e il suo orgoglio l’aveva indotta a comportarsi in quel
modo, come se fosse costretta..
“Ma che figura ho fatto a piangere sulla sua spalla..se ci avesse visto Squall
probabilmente.."
La paura si impadronì di lei.
“perché vi stavate abbracciando nel corridoio".
Le parole pronunciate da Squall nel futuro le fecero gelare il sangue.
Doveva fermarlo.
Non c’era tempo per avvisare qualcuno, tra pochi istanti Tidus sarebbe stato
ucciso..se Squall non l’aveva già fatto.
Si precipitò al centro d’addestramento.
Tidus e Squall avevano raggiunto la loro meta. La zona era deserta, non erano
tanti gli studenti che giravano per il centro nel cuore della notte. Stavano nel
punto più profondo del luogo, dove si potevano incontrare gli Acherosaurus, ma
ciò non li spaventava perché sapevano che non sarebbero stati forti come quelli
che avevano incontrato all’Isola più vicina all’Inferno. Squall si era rimesso
in forma velocemente grazie all’elisir datogli dalla dottoressa Kadowaki, e
pronto all’azione, mentre Tidus era un po’ assonnato. Notò che Squall sembrava
adirato. Non sapeva spiegarsi il perché..che lo avesse visto con Rinoa nel
corridoio? Era appena andata via quando l’aveva chiamato. Non avrebbe potuto
essere tanto lontano.
-Cominciamo?- chiese d’improvviso Squall interrompendo i suoi pensieri.
-Niente magie?- domandò Tidus, sfoderando la spada.
-Usiamole questa volta- rispose Squall –Così, tanto per rendere il duello un po’
più interessante. La volta scorsa era..come dire..
-Troppo facile? Non ti bastavano i mostri?
-Non era semplice perché dovevamo stare attenti anche a loro..comunque qui ce ne
sono di meno, perciò..che ne pensi?
-Per me va bene, se vuoi tu..- disse, anche se sapeva che le magie non erano il
suo forte.
-Bene, allora..diamo inizio alla seconda parte del duello!- affermò Squall
sfoderando il gunblade.
-Però..
-Sì?
-Niente invocazioni.
-Va bene.
“Bravo, Tidus, ti sei ricordato..chissà come faranno a invocare Eoni questi SeeD!"
Il duello iniziò in un modo pressochè simile al primo. Entrambi si osservavano
girando uno nella direzione opposta all’altro, con le spade tese verso terra.
Poi scattarono insieme.
Nel centro d’addestramento si sentì l’eco delle voci delle due armi che si
incrociavano.
I colpi si fecero sempre più veloci, Tidus riusciva a schivarli, ma il suo
avversario era molto rapido e sentiva il bisogno di lanciarsi una magia Haste,
per riequilibrare la situazione. Sembrava che Squall fosse infuriato e che
scaricasse tutta la sua ira. Un colpo particolarmente forte da parte sua però
sembrò farlo barcollare e i colpi si fermarono. Tidus pensò che fosse il momento
buono..
Il gunblade gli ferì il braccio che impugnava la Fraternity, cosicchè fu
costretto dal dolore a allentare la presa. Squall approfittò per disarmarlo e ci
riuscì. Intanto che Tidus recuperava l’arma (si stupì che perdesse tempo e non
lanciasse magie) approfittò per scagliare una double.
Tidus si stava ridirigendo verso il suo avversario quando una magia Flare lo
colpì in pieno, scaraventandolo in aria e poi facendolo cadere pesantemente sul
terreno, riverso. Fece per rialzarsi che un’altra Flare lo centrò.
Prima che potesse riprendersi, Squall lo colpì di nuovo, ferendolo in più punti
alla spalla e al fianco destro.
-Chi ti credi di essere a portarmela via?- diceva furioso.
-Ma cosa?
-Rinoa.
-Tu ci hai visti? Non è come pensi..io amo Yuna..tra noi non c’è niente.
Rinoa sperava di essere ancora in tempo.
Entrò nel centro d’addestramento, ma fu attaccata da alcuni Grat che le fecero
perdere tempo. Cercava dappertutto con lo sguardo una traccia dei due, un
rumore, una voce, che la conducesse da loro..ma il centro era grande e il
ringhiare dei mostri nascosti dietro ogni angolo non faceva che cammuffare ogni
fruscio, rendendo il luogo agghiacciante.
E poi li vide.
-Te l’ho detto! Tra noi non c’è niente.- diceva Tidus.
Rinoa non riusciva a muoversi. Ciò che aveva visto nel futuro stava accadendo.
-Allora perché vi stavate abbracciando nel corridoio?- rispose Squall.
Era come rivedere un film che si sapeva a memoria, ma la ragazza era talmente
spaventata che non trovò la voce per urlare.
-Era triste e l’ho consolata..cercava un po’ d’affetto, che tu non le
dimostri..Sei stato così duro con lei.. lo sei sempre..non riesco a capire come
possa una ragazza così gentile e spensierata stare con uno come te.
-Bada a ciò che dici.
-Lei ti ama..te ne accorgeresti se non fossi così freddo nei suoi
confronti..l’unica cosa che lei vuole da te in cambio del suo amore è un po’ di
affetto, anche da parte tua..
Rinoa chinò la testa di lato e una lacrima scese sulla sua guancia.
“Ti prego, non farlo".
Squall scattò e alzò il gunblade. E Tidus cedette e sussurrò:
-Io ti ho salvato la vita..e tu..mi ripaghi uccidendomi?
Squall abbassò la lama del gunblade.
-Squall, ti prego, fermati!- urlò, come se la sua voce andasse da sola.
Squall distolse lo sguardo dal suo avversario, posando i suoi occhi su Rinoa.
-Fermati!- ripetè lei in lacrime, precipitandosi verso Tidus. Squall stava
immobile e la osservava. Rinoa iniziò a piangere, e le sue ali come al solito
erano spiegate all’indietro, ma erano come spezzate, poste verso terra. Squall
voleva consolarla, scusarsi, ma non riusciva a muoversi. Guardando la lama del
Lion Heart, mormorò:
-Io non uccido colui che mi ha salvato la vita.
Lasciò cadere il gunblade a pochi centimetri da Tidus e si incamminò.
-Squall, fa una cosa giusta, chiama qualcuno, sto io con lui..ti prego..
Squall si allontanò verso l’uscita del centro lentamente.
EPILOGO
Le nubi si erano dissipate, ma nell’azzurro del cielo le nuvole avevano formato
come delle striature, color indaco, che si stavano tingendo di rosa tenue,
mentre a ovest l’aurora stava preparando il cielo per la comparsa del sole.
Squall osservava l’alba immerso nei suoi pensieri.
Non aveva chiuso occhio per tutta la notte.
Aveva incontrato Yuna nel corridoio, che gli aveva detto che aveva deciso di
andare a trovare Tidus nella sua stanza, ma che non l’aveva trovato e quindi si
era messa a cercarlo per tutto il garden. Squall le aveva detto che l’avrebbe
trovato nel centro d’addestramento, ma non le aveva confidato che lo aveva
condotto ad un passo da Hyne. Yuna si era precipitata nell’edificio, mentre lui
si era recato al ponte di comando a chiudersi nei suoi pensieri.
Ora Tidus era in infermeria.
-Squall..Grazie per esserti fermato- la voce di Yuna rieccheggiò debolmente nella
stanza.
-Devi ringraziare Rinoa..io ero così infuriato che avrei potuto ucciderlo- le
rispose girandosi.
-Ti sei fermato, è questo che conta. Grazie..se non lo avessi fatto, ora lui
sarebbe nell’oltremondo..
-Ti ripeto che se non fosse stato per Rinoa, non credo che mi sarei fermato,
voglio dire..era come se la rabbia mi accecasse, non riuscivo a controllarmi.
-Eri geloso, Squall..solo per questo..so che non sei veramente cattivo.
-Lo so, ma mi vergogno ugualmente di me stesso. A volte mi chiedo se agisco nel
giusto o se sono solo un superbo che non tiene conto degli altri.
-La superbia è il punto debole di ogni capo..
-Lo so..
-Ah, ora capisco ciò che mi diceva Ellione..
-Cosa?
-Ha detto che dalla fine della seconda guerra della strega sei sempre assalito
dai dubbi esistenziali..
-Cosa? Sì..
-Senti, non devi preoccuparti. La dottoressa Kadowaki ha detto che si sta già
rimettendo in forze e tra qualche ora potrà scendere dal letto.
-Grazie..non ho voluto credergli, quando mi aveva detto che tra lui e Rinoa non
c’era niente..e non sapevo che vi eravate rimessi insieme..sono stato un idiota..
anche perché in un certo senso non avevo il diritto di comportarmi in quel
modo..Rinoa e io ci eravamo lasciati..è iniziato tutto quando ha proclamato
cavaliere Tidus..
-Non devi commiserarti così.. tu l’hai fatto per amore di Rinoa, Squall.
-Sei gentile a dire così, Yuna.
Yuna gli sorrise.
-Se vuoi fare una cosa che ti potrebbe far sentire in pace con lui, vacci a
parlare.
-Ci sono già stato..ha detto che non me ne fa una colpa..in fondo era un duello e
stavo facendo il mio dovere..quando gareggi, devi farlo per vincere, mi ha detto.
-Ahahaha- rise Yuna –Non ci crederai, ma quella è una delle battute che Tidus
dice spesso, prima di giocare a Blitzball.
-Blitzball?- chiese Squall.
-è un gioco..molto famoso su Spira..
-Capisco. Ma ciò non giustifica il fatto che lo volevo uccidere anche perché
credevo che lui mi stava portando via Rinoa..
-Lui che ti ha risposto a proposito?
-Che se io fossi stato al suo posto e tu a quello di Rinoa, avrebbe fatto lo
stesso.
-E tu? Che ne pensi?
-Che ha un animo nobile.. ha il mio rispetto e tutta la mia stima.
-Non c’è più nessun rancore tra di voi, allora?
-No..a meno, questo è ciò che ha detto. Inoltre mi ha detto che se voglio, posso
chiedere a Rinoa di ridiventare il suo cavaliere..da quando ti ha vista e vi
siete rimessi insieme, ha deciso di lasciar perdere il duello, ma poi io gli ho
detto che era un codardo e quindi abbiamo continuato a combattere.
-Allora, essere di nuovo il cavaliere di Rinoa..è ciò che vuoi, vero? Amici come
prima?
-Sì..
Yuna gli gettò le braccia al collo.
-Ehi, che fai?
-Grazie per non averlo ucciso.
In quel momento, Squall alzò gli occhi e vide, appoggiata alla porta, Rinoa.
Era vestita come quando l’aveva conosciuta a Timber, con quel golfino azzurro
che la faceva sembrare una creatura celestiale. Giocherellava con i capelli neri
e guardava il pavimento. Squall disse a Yuna:
-Ora, mi lasceresti da solo? C’è ancora una cosa che devo rimettere apposto, se
ne sarò degno.
Yuna si accorse di Rinoa e rispose:
-Certamente, vado da Tidus..comunque, Squall, sappi che avete fatto tutti e due
una cosa nobile a lasciare perdere tutte le discordie, per restare amici.
-Grazie, Yuna.
La ragazza uscì dalla stanza e salutò l’amica, che ricambiò. Poi, quando la
porta fu chiusa dietro alle spalle della giovane, Squall si mise ad osservare
Rinoa, che non aveva alzato gli occhi.
-Rin..io..- iniziò il ragazo avvicinandosi a lei –Ti devo le mie scuse..per quella
sera, al garden..quando ci siamo lasciati..
Rinoa alzò gli occhi, lucidi di lacrime, ma non disse niente, così Squall
continuò:
-Mi dispiace..io..non credo di meritare un’altra possibilità, ma..io ti..ti amo e..
Rinoa si gettò tra le sua braccia e iniziò a piangere, prima sommessamente.
Squall la strinse a sè, mentre lei piangeva più forte.
-Rin..
-An..anch’io devo farti le mie scuse..-disse, singhiozzante –Se non fossi stata
così gelosa..
-No, ho sbagliato io..dovevo rendermi conto che ci saresti potuta rimanere male
se mi avessi visto abbracciato a Ellione, ma..la sera al garden..volevo scusarmi
con te, ma..il mio orgoglio..
-Non importa..anch’io avrei dovuto farti le mie scuse già quella sera: sono stata
stupida a reagire così a Esthar.. poi, quando eravamo da Quistis, ho pensato di
farti ingelosire, sfruttando Tidus...
-Irvine mi ha detto a grandi linee il vostro piano.
-E..non sei arrabbiato?- chiese, asciugandosi le lacrime con il dorso della mano.
-No..non lo sono. Non riesco ad esserlo con te..
-Grazie, Squall.
Lui chinò leggermente la testa da una parte, lei si alzò sulle punte e lo baciò
dolcemente sulle labbra.
-Ti amo anch’io, Squall- disse, e si rilassò contro il suo corpo.
Squall la guardò dolcemente e poi le sfoggiò uno dei suoi rari, ma sempre molto
sinceri sorrisi, le prese il mento con la mano destra e la baciò.
-Allora, visto che Tidus ha rinunciato al duello, potrei chiedervi se sono degno
di ridiventare di diritto il vostro cavaliere, mia signora?
-Ne sarei molto lieta, cavaliere.- e si baciarono di nuovo, mentre il sole si
alzava nel sereno.
Fine
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