In questa pagina trovate gli ultimi avvenimenti narrati all'interno del Garden Club. E' dunque utile alle nuove leve per mettersi subito al passo con la storia, ma servirà anche a tenere memoria delle avventure di Cadetti e SeeD.
Dopo aver creato un personaggio (Crea il tuo PG: Mondo di Origine, Background e Parametri e Abilità), aggiornarsi sulla storia in corso è il modo migliore per capire l'attuale situazione di gioco - Dove si trova il Garden? Cosa sta succedendo in questo momento? C'è una missione in corso? - nonché il modo di postare dei tuoi compagni di avventure. Per altre info vedi Iniziare a ruolare o contatta uno dei Master.
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Storia Aggiornata al: Dicembre 2013




Ultime Missioni

Maggio - Settembre 2013

In seguito al ritorno da Rèimse Mòr, il Garden si recò a Fisherman's Horizon, per effettuare le riparazioni necessarie. Come concordato, l'Anziano Raistlin raggiunse la struttura nella cittadine, portando cattive notizie: durante l'assenza dei SeeD di Rinoa, i Garden e i Distaccamenti SeeD, nonché punti nevralgici dei vari mondi, erano stati attaccati da un'organizzazione segreta, responsabile anche della tempesta che ha fatto schiantare il Garden su Rèimse Mòr. Anche l'Anziano era stato coinvolto in un attentato, così chiedette protezione al Rinoa's. L'Anziano venne nascosto in una stanza segreta ed una sua copia magica inserita in un'altra stanza, stavolta ben esposta - un perfetto specchietto per le allodole. La trappola non diede tuttavia i risultati sperati: si scoprì che un ingegnere addetto alla riparazione del Garden era stato assoldato dal nemico per eliminare Raistlin; purtroppo, prima che potesse essere scovato, l'organizzazione lo aveva già ucciso.
Poco dopo, giunse la notizia di un nuovo attentato, stavolta al distaccamento nei pressi del Villaggio degli Shumi: il Garden, finalmente terminate le riparazione, partì per soccorrere i superstiti dell'attacco, ma, nel frattempo, giunse la tragica notizia della morte del Preside di Trabia, sulla quale avrebbe indagato successivamente una squadra capitanata dalla SeeD Commander Aura Lundor. Come se non bastasse, alcuni SeeD iniziarono a riportare ferite una volta svegli, ferite che essi stessi raccontarono di aver subito in sogno. Era l'ennesimo attacco dell'organizzazione? Per evitare altri problemi, ciascun SeeD e Cadetto viene portato al cospetto di Raistlin. Con i suoi poteri magici, avrebbe schermato la mente dell'intero organico di SeeD, proteggendogli dagli attacchi psichici durante il sonno.
Per poter assicurare supporto alle altre sedi SeeD , il Rinoa's lasciò a Deling City i feriti del Distaccamento e ripartì nuovamente. Tuttavia, durante il volo, il Garden si trovò costretto a compiere un atterraggio di emergenza su una pianura, a causa di un'avaria (?) del sistema. In quell'occasione, una figura incappucciata - probabile complice del nemico - apparve dal nulla, rapendo il Preside Drizzt e scomparendo nel nulla. Il cadetto Calien O'Nayel analizzò le tracce del varco e i risultati furono sconfortanti: l'uomo incappucciato avrebbe potuto trovarsi in cinque posti diversi, tra i quali vi era il Laboratorio di Ricerca Sottomarino. Una squadra capitanata dal SeeD Matt Winchester si recò proprio lì, sperando nella fortuna: ma la missione fallì. Non trovarono ne Drizzt ne l'uomo incappucciato, bensì un membro dell'Organizzazione, che, trovandosi in difficoltà durante lo scontro con la squadra, si suicidò per non rivelare loro alcuna informazione circa il nemico. In seguito, i rapitori di Drizzt contattarono il SeeD Commander Pip, proponendogli uno scambio presso le Prigioni di Galbadia: lo Sciamano, nonché attuale guida del Garden, avrebbe dovuto offrirsi per la liberazione di Drizzt. Non potendo lasciare l'amico al suo destino, Pip accettò: vennero formate due squadre per garantire che lo scambio avvenisse senza intoppi, ma quello che ottennero fu soltando un altro fallimento: Pip catturato dall'Organizzazione, Drizzt colpito a morte durante lo scambio, sprofondato nelle sabbie del deserto appena prima dell'inizio di una tempesta di sabbia.

Senza le sue figure di riferimento, Raistlin prese il comando del Rinoa's. Il giorno dopo, alla notizia che Eiko e la Regina Garnet erano state nella notte private dei loro Gioielli Ancestrali, ordinò di spostarsi su Gaya, sospettando che i rapitori avessero portato Pip - uno dei pochi Sciamani rimasti in vita - all'altare del castello di Alexandria per privarlo dei suoi Eidolons. Arrivati ad Alexandria, Aura e la sua squadra irruppero nel castello ed iniziarono uno scontro con Tatoo e Maya, che si concluse con la morte di quest'ultima. Nel frattempo, nella Stanza del Rituale apparve il tizio incappucciato, che si rivelò essere Drizzt: il Preside, ritenuto da tutti morto, era stato in realtà soccorso da un alleato a tutti sconosciuto. Dopo aver attraversato un varco, Drizzt e Sagramor iniziarono un durissimo scontro, che si concluse con una rivelazione sconcertante: il capo dell'organizzazione, in preda a quella che sembrava una crisi psicologica, si tolse le bende che gli coprivano la faccia, mostrando quella di Ruben. In stato confusionale, l'ex-Preside scappò, impedendo a Drizzt di catturarlo. Nel frattempo, ad Alexandria, Pip aveva evocato Alexander con l'aiuto di Garnet ed Eiko, salvando la città dall'attacco dei potenti tatuaggi animati di Tatoo.

Di ritorno al Garden, Calien fornì alcune informazioni su Ruben: l'ex preside sembrava soffrire della sindrome di Strife, comportante particolari disturbi psichici, a causa dei quali il soggetto perde i propri ricordi ed assume personalità e carattere di un individuo importante incontrato in precedenza - in questo caso proprio Sagramor, impersonato da Ruben. Durante l'incontro con Pip e Drizzt ad Alexandria, tuttavia, qualcosa era parso risvegliarsi in Ruben, come se stesse cominciando a ricordare e a tornare in sè. Ma, nonostante la malattia, Ruben doveva essere catturato per i crimini commessi mentre era a capo dell'Organizzazione (e, per l'Ordine, anche per insabbiare il fatto dietro che allo scandalo ci fosse proprio il Preside di un Garden). Leon propose un piano: sapendo che l'Ordine era in procinto di interrogare Fei ed Hikari, moglie e figlio di Ruben, e supponendo che il ricercato non avrebbe permesso che fosse loro torto neanche un capello, una squadra capitanata da Pip si sarebbe recata sul luogo, sperando che Ruben facesse la sua comparsa. In caso contrario, avrebbero preso in custodia Fei ed Hikari, ottemperando alla richiesta di protezione che gli stessi avevano inviato al Garden di Rinoa. Il Garden si diresse quindi a Kilika allo scopo di incontrare le due, ma Ruben non si fece vedere, nonostante i suoi familiari fossero stati minacciati dall'Ordine. Fortunatamente la squadra arrivò in tempo, costringendo l'Ordine a lasciare andare Fei e suo figlio al Garden di Rinoa, per non alimentare ulteriori tensioni.
Al Garden, Hikari rivelò a Pip che suo padre era pronto ad incontrarlo alla Piana della Bonaccia. Una squadra composta da SeeD e Cadetti si recò dunque alla Grotta dell'Intercessore Rapito - usando la scusa di dover provvedere ad un problema causato da un eccesso di lunioli - con un doppio scopo: sia fare da esca per l'Ordine, sia tenere lontani Leon e Calien, anch'essi in rapporti ambigui con l'Ordine. La stessa squadra, infatti, pensava di incontrare Ruben all'interno della Grotta.
Finalmente, Ruben fece il suo ingresso in scena. Ma non ci fu il tempo di parlare: l'ex-Preside attaccò Pip, ingaggiando con lui uno scontro e denotando una formidabile capacità in combattimento. Ad aiutare il vicepreside del Garden arrivarono Raiden, Drizzt, Leon e Musica. Ma proprio mentre sembravano avere la peggio, Raistlin intervenne e prese il loro posto in battaglia. Ruben riuscì a sconfiggere l'Anziano, ma Pip, rispettando un vecchio patto con l'ex-Preside, sparò a Ruben alle spalle, ponendo fine alla sua vita.
Raistlin, gravemente ferito, intimò a tutti di allontanarsi molto velocemente, poichè Ruben era in procinto di esplodere a causa della troppa energia magica accumulata e, con la sua morte, resa incontrollabile. L'Anziano prese la sua decisione: in un ultimo, estremo gesto di coraggio, utilizzò tutti i suoi poteri per arginare l'esplosione magica, sacrificando la sua stessa vita.
Il mondo era nuovamente salvo. Con un traditore in meno, ed un eroe in più.

Gennaio 2013

Allarme, rilevata tempesta magnetica

Fu quest'allarme a dare inizio ad una nuova avventura: a causa di una tempesta magnetica, il Garden si schiantò su un pianeta sconosciuto. I danni alla struttura, motori e mezzi di comunicazione compresi, rendevano impossibile un ritorno immediato a casa. Subito dopo l'arrivo su quel pianeta, il Garden ricevette una visita dal miliziano Richard, catapultatosi misteriosamente su quel pianeta in precedenza durante un incontro ravvicinato con Sin. Secondo lui, il pianeta in cui si trovavano, Reimsé Mor, non era né dotato di magia, né particolarmente avanzato tecnologicamente. La lingua che si parlava su quel pianeta, appresa da Richard, era diversa dalla loro.
Vicino al Garden si trovava Beltasar, città che sarebbe presto entrata in guerra contro Akmar, impero temibile per il suo esercito (dei guerrieri Neri o Dannati). Beltasar chiese ai SeeD appoggio militare. Accettarono: d'altronde, se fossero rimasti al Garden, sarebbero stati circondati dai Dannati e sarebbero morti. L'organico partì per Beltasar e si preparò per l'incombente battaglia. Sfortunatamente, l'esercito male assortito di Beltasar nulla poteva contro quello addestrato dei Dannati. La battaglia terminata con una netta sconfitta, vide i cittadini di Beltasar e i SeeD diventare schiavi dei guerrieri Neri. In quel periodo, tutto l'organico fu interrogato dai Dannati; Steven Hemina, generale dell'esercito di Akmar, voleva sapere il più possibile sui Seed, sulle loro armi e su quella strana nave che permetteva loro di viaggiare tra i mondi. I giorni di prigionia proseguirono finché Connor, uno dei Dannati - sotto mentite spoglie - si palesò segretamente al Garden. Faceva parte della setta dei Fanatici del Segno, un gruppo che credeva a delle profezie secondo le quali dei Guerrieri sarebbero scesi dal cielo per aiutare gli oppressi a contrastare lo strapotere di Hemina. Quando i Fanatici sentirono dello schianto di una strana nave, credettero che i SeeD fossero proprio quei Guerrieri. Connor doveva aiutarli: con il loro appoggio, forse i Fanatici sarebbero riusciti a contrastare i Dannati. Grazie al suo supporto, i Seed e i Cadetti, a fronte di numerosi imprevisti e numerose perdite, riuscirono a fuggire da Beltasar per recarsi a Reloras, una città in cui governava Heyne Hemina, capo dei Fanatici, nonché fratello di Steven Hemina.
Inizialmente, Reloras era sotto il controllo dei Dannati ma i Fanatici riuscirono a conquistarla, riconsegnandola agli abitanti. I Dannati però non stavano certo perdendo tempo. La controffensiva era vicina: stavolta però i Fanatici avrebbero avuto i SeeD dalla loro parte. Cominciò l'organizzazione delle difese. Rispetto alla precedente battaglia a Beltasar, stavolta avevano più tempo per organizzarsi e le difese sarebbero state migliori, sebbene Reloras fosse più piccola. La battaglia fu una delle più cruente. I SeeD erano ancora privi della loro magia ma una squadra composta da Drizzt, Zack e Recks partì verso Cathair Oir, leggendaria città dove si presumeva fosse rinchiusa la magia di quel pianeta. Durante la battaglia, una breccia aprì le mura di Reloras. Molti pensarono che fosse la fine: molti Dannati entrarono in città, insieme ai Juggernaut, soldati d'elite dotati di immense armature. Quando la fonte magica fu sbloccata dalla squadra di Drizzt, i SeeD prevalsero finalmente sui Dannati: grazie alla magia, niente poté arrestare la loro forza, nemmeno i Juggernaut. Dopo aver evocato un muro di ghiaccio per coprire la breccia ed aver eliminato la maggior parte dei nemici, Reloras poté trarre un respiro di sollievo. Sfortunatamente, l'impero di Akmar aveva ancora in serbo per loro un asso nella manica: i Cerbero, creature provenienti dall'inferno, capaci, anche con le loro grida, di mandare K.O. il soldato più forte; tali bestie erano dotate di due forme: infatti, dopo essere state eliminate, rinascevano una seconda volta, diventando più potenti. I SeeD si organizzarono, disponendosi in sei squadre per affrontare le altrettante bestie presenti nel campo di battaglia. Nello scontro si verificarono tantissime perdite, tra cui il cadetto Zack, che, a costo della vita, riuscì ad eliminare la prima forma di un Cerbero. I SeeD combatterono eroicamente, riuscendo infine a scacciare quella minaccia. Ma erano nuovamente divisi: Matt aveva perso il controllo ed era volato via da Reloras sotto forma di Dark Bahamut, e Sirius era scomparso.
Una volta terminata la battaglia, l'organico tornò al Garden per avviare le riparazioni alla struttura. Drizzt fece votare i SeeD: bisognava decidere se restare a Reimsé Mor, aiutando i Fanatici ad eliminare definitivamente i Dannati, oppure se tornare a casa. La scelta fu abbastanza ovvia: con l'organico decimato e il restante giù di morale o infortunato, l'opzione più valida in quel momento era fare ritorno a casa.

Archivio - Missioni Precedenti
Riapertura del Garden - Prima Missione

Dopo 18 mesi di inattività dovuti allo scioglimento temporaneo del suo organico, il Garden di Rinoa ha finalmente riaperto i battenti: l'Ordine dei Garden ne ha autorizzato la ricostituzione, disponendo che la struttura - notevolmente potenziata ed ammodernata - fosse amministrata dal SeeD Commander Ruben ShinRa. Nei primi giorni, SeeD e Cadetti hanno preso confidenza con la nuova struttura e, soprattutto, con i nuovi compagni: infatti, alcuni SeeD e SeeD Commander della precedente gestione erano stati confermati, ma per la maggior parte si trattava di nuovi soldati.

Non sono mancate occasioni per stringere nuove amicizie: il buffet di inaugurazione successivo al discorso d'apertura di Ruben, o la scelta del ruolo da ricoprire all'interno del Garden.
Non c'è voluto molto, tuttavia, prima che si tornasse all'azione. Dopo breve, infatti, l'Ordine dei Garden ha assegnato al Garden di Rinoa la sua prima missione. Le Mandragore vicino Toleno hanno causato numerosi problemi, a causa della loro rapida proliferazione. La squadra capitanata dal SeeD Commander Drizzt ha raccolto informazioni che hanno condotto i SeeD al ricercatore bio-medico Donald McFlower, uno scienziato alle prese con la ricerca di una formula che creasse il "fiore perfetto" - originariamente una cura per la malattia di sua moglie. Drizzt e i suoi compagni hanno avuto un violento scontro con il dottore, uscendone vittoriosi e completando la missione.
Di ritorno al Garden, i SeeD sono venuti a conoscenza proprio da McFlower dell'esistenza della Orion Tower, della quale il dottore era un ex dipendente. Appena consegnato il prigioniero al Garden Supremo, l'Anziana Rinoa - membro del Consiglio degli Anziani dell'Ordine dei Garden - ha assegnato al Rinoa's Garden una nuova missione: i SeeD avrebbero dovuto indagare sulla Orion Tower, ormai ridotta ad un cumulo di macerie nei pressi della città di Daguerreo. Dopo alcune ricerche, i SeeD hanno scoperto uno strano progetto, di cui erano responsabili lo stesso McFlower, il Dr. Totto, due uomini - ormai defunti - ed un quinto uomo sconosciuto. Intuendo che la ricerca del "fiore perfetto" potesse avere un qualche collegamento con questo progetto, e dopo aver ricevuto una richiesta di soccorso da parte del quinto misterioso ricercatore, il Garden ha organizzato una squadra che si è recata alla Lacrima dell'Angelo, nei pressi di Toleno, per incontrare il Dr. Totto. Questi ha dissipato ogni dubbio: nella ricerca del "fiore perfetto", il team aveva scoperto la formula di un potente siero, in grado di migliorare notevolmente le prestazioni fisiche di un essere umano, ma che, lentamente, lo avrebbe trasformato in un Ghoul, in un non-morto. Il progetto fu denominato "Rinascita", e venne condotto dai vertici della Orion Tower su uomini disperati, emarginati o tossico-dipendenti. Totto ed i ricercatori, con un efficace incantesimo, riuscirono a spezzare la formula, conservandone ognuno un pezzo; ma la società riuscì ad impossessarsi delle varie parti, fatta eccezione per l'ultima, custodita dal quinto ricercatore.

Tornati alla base, i SeeD hanno ricevuto la visita di Alfonse Domenic, un Ghoul: Alfonse ha richiesto l'aiuto militare del Garden per difendere il Villaggio dei Non-Morti dall'attacco dei mercenari assoldati dalla Orion Tower.
Accettato l'incarico e giunti sull'Isola dei Morti, i SeeD hanno fatto la conoscenza di Edmund, un Ghoul ostile al genere umano ed in combutta con l'Orion Tower, perché erroneamente convinto che questa, una volta entrata in possesso dell'ultima parte della formula, li avrebbe aiutati a trovare una cura alla loro malattia.
Nel frattempo, il resto della comunità Ghoul iniziava invece a riporre le proprie speranze nel sangue immortale del SeeD Commander Drizzt - di razza Drow - credendo di poterne ricavare un vaccino che li facesse tornare umani.
Seguì un terribile scontro tra le varie fazioni: da un lato, Edmund ed i suoi seguaci affiancati ai mercenari della Orion Tower, dall'altro, i SeeD e la maggior parte dei Ghoul, molti dei quali perirono nel difendere Drizzt, la loro speranza. Il combattimento ebbe fine solo grazie all'intervento del Garden di Alexandria e di Xezar, Inquisitore dell'Ordine dei Garden tanto noto quanto temuto, il quale prese in custodia il villaggio, i dirigenti della Orion Tower ed il quinto ricercatore (Isaac). Il Garden di Rinoa fu esautorato dall'incarico ed invitato a ripartire, sebbene nessuno dei SeeD fosse convinto che quella fosse la vera fine della storia di Alfonse Domenic e dei Ghoul.


Ottobre 2011 - Neoyevon e i Carneriani

Chiusa - o almeno così parrebbe - la vicenda dei Ghoul e della Orion Tower, dopo qualche giorno il Garden ricevette una richiesta di soccorso da parte di Neoyevon. Secondo Neoyevon, l'avversa fazione della Lega della Gioventù le avrebbe sottratto un artefatto dalla potenza bellica tanto elevata da mettere in pericolo la pace dell'intera Spira.
Nel frattempo, e all'insaputa di tutti, la SeeD Aura è stata rapita da un mutaforme, che per un breve lasso di tempo ha preso il suo posto nel Garden, prima di essere scoperto e ucciso dal Cadetto Sirius.
Il Garden organizzò due squadre: la prima, capitanata dal SeeD Commander Drizzt Do Urden, avrebbe ottemperato alla richiesta di soccorso di Neoyevon; la seconda, sotto la guida del SeeD Commander Pip, avrebbe indagato sulla sparizione di Aura, recandosi ad Andalusia - nuova cittadina di Spira legata al culto dei Carneriani, una setta devota alla carne e alla materialità, che legittimava qualsiasi esperimento sul corpo per migliorare il proprio potenziale fisico -, più precisamente alla Norights S.p.a., il cui nome era impresso su un chip rinvenuto nel cadavere del mutaforme.
Drizzt e la sua squadra scoprirono che non si era trattato di un furto, ma di una abile messa in scena. La Lega, o almeno i membri che ne muovono i fili, erano d'accordo con Neoyevon: le tre grandi fazioni di Spira si erano alleate per riuscire ad utilizzare l'arma. Inoltre, scoprirono che il capo non ufficiale della Lega, un Carneriano di nome Adam, aveva commissionato il rapimento di Aura alla Norights S.p.a., azienda molto vicina ai Carneriani: la SeeD era soltanto una cavia per far funzionare l'arma. Dopo averlo eliminato Adam, i SeeD del Garden di Rinoa lasciarono la Lega sotto la sorveglianza dell'Ordine.
Nel frattempo, la squadra di Pip si era infiltrata nella Norights, scoprendo che dietro un'innocua azienda produttrice di tabacco si nascondeva, invece, un'organizzazione dedita al potenziamento delle prestazioni fisiche dei Carneriani, ossia alla creazione di armi umane dall'alto potenziale bellico. L'azienda veniva utilizzata come copertura, mentre grazie ad un'intercettazione e all'aiuto di una squadra dell'Ordine il Garden riuscì a scoprire che l'arma si trovava alle Rovine di Omega... insieme ad Aura.


Dicembre 2011 - Rescuing Aura

Venne immediatamente formata una squadra: Pip, Sirius ed il nuovo arrivato Egil sarebbero arrivati in incognito alla base dei Carneriani, mentre il Garden avrebbe attraccato all'Isola di Bikanei. L'obiettivo era quello di attirare le attenzioni del nemico sulla struttura, così che la squadra avesse potuto agire indisturbata, e procedere al recupero di Aura ed alla neutralizzazione dell'Arma. Il piano andò come previsto: mentre i Carneriani sferrarono il loro attacco alla Scuola Militare, la squadra di Pip riuscì ad infiltrarsi nelle Rovine di Omega, prima perfettamente nascosta, poi evitando la trappola di un finto alleato, uno scienziato che si era offerto di indicare una strada nascosta e più sicura per arrivare dalla loro amica; egli rivelò, infatti, che Erold (il Capo dei Carneriani) era a conoscenza della loro presenza nella base, e che continuando su quel percorso sarebbero finiti ben presto per cadere in un agguato. Decisero di fidarsi, ma infine Sirius si accorse del tranello: grazie alle sue abilità innate, scoprì che lo scienziato era un Mutaforme, e così dopo un breve combattimento lo uccisero, proseguendo per il percorso corretto. Sfruttando il fatto che i loro nemici si aspettassero che la squadra stesse venendo condotta in pasto a loro, riuscirono a proseguire senza problemi. Tuttavia, il pericolo era dietro l'angolo: ben presto fecero la conoscenza di Janeth, braccio destro di Erold, con la quale ingaggiarono un mortale combattimento che li vide uscire vincitori. Finalmente, riuscirono a raggiungere la stanza dove era custodita l'arma, nonché il corpo di Aura, ma non prima di ricevere un inaspettato aiuto: tre armille per difendersi dagli attacchi psichici del marchingegno. All'interno della stanza trovarono Erold, ma grazie all'aiuto di due scienziati, Nick e Jack, che avevano sostituito il corpo di Aura con quello di un Mutaforme e sabotato l'Arma, riuscirono a neutralizzare il piano di Erold, costringendolo ad una rovinosa fuga. Nel frattempo, il combattimento al Garden si era concluso, anche grazie all'aiuto del Garden di Andalusia, la struttura dell'Ordine presente su Spira.


Marzo 2012 - La misteriosa figura incappucciata...

Per riparare i danni causati dal combattimento, Ruben decise di condurre il Garden a Fisherman's Horizon, ma neanche qui i SeeD riuscirono a trovare un po' di tranquillità: un'esplosione durante le riparazioni, unita all'incontro con una misteriosa figura incappucciata in grado di teletrasportarsi utilizzando i Cristalli, interruppe il riposo di SeeD e Cadetti, costringendoli a tornare in attività. L'individuo, un ex-SeeD dalle motivazioni ancora sconosciute, aveva ferito brutalmente Drizzt e Matt, il nuovo arrivato al Garden di Rinoa. Una squadra si mise subito ad indagare, seguendo un'altra esplosione causata dal teletrasporto: diretti al Pannello Solare, i SeeD speravano di trovare presto nuove informazioni.
Fu lì che l'uomo riuscì a catturare i SeeD, per poi trascinarli nella prigione situata nel deserto di Galbadia. L'intero Garden fu spostato sul posto per la missione di soccorso, ma ciò permise a Mark Emminger (questo era il nome dell'individuo), che aveva pianificato tutto, di penetrare a sorpresa nella struttura per distruggere i Cristalli, che egli riteneva pericolosi ed artefici della morte di molte persone a lui care, nonché del balzo temporale che l'aveva scaraventato in quell'epoca. O almeno così credeva. Fu fermato, ma nonostante la fuga su Ivalice fu finalmente catturato. La sua rabbia verso l'Ordine, fruitore dei Cristalli, era dovuta al fatto che essi avevano causato un incidente che aveva coinvolto suo padre, uno scienziato, ricomparso anni dopo come attentatore contro l'Ordine. Si trattava di un paradosso temporale: sua figlia, Marie, possedeva poteri simili a quelli di Ellione ed aveva trasferito la sua coscienza in quella di suo padre, nel passato. Lui aveva tentato di fargli distruggere i Cristalli, trovandosi accidentalmente imprigionato nel corpo del padre. L'attentatore non era suo padre, il vero Mark Emminger, ma lui, Joseph Emminger, che aveva appena compiuto le azioni attribuite al genitore. E quel ciclo avrebbe continuato a ripetersi, per sempre.


Giugno 2012 - Organization XIII: Dekatris

In giorni relativamente tranquilli Ruben subì un attentato, fortunatamente fallito. Non c'erano dubbi: il criminale era un membro del Garden. La struttura fu chiusa e messa in quarantena, con l'unica eccezione dell'arrivo dell'Anziano Raistlin a dare supporto. Il clima di tensione era palpabile, e la capacità del nemico di manipolare le menti altrui lo rendeva estremamente sfuggente. Fu infine catturato, ma nel contempo altri Presidi erano stati oggetto di attentati simili. L'obiettivo non era necessariamente ucciderli, ma creare un continuo flusso di informazioni negli archivi del Garden Supremo (per via delle ricerche sulle possibili talpe negli organici dei Garden), affinché alcuni membri dell'organizzazione che aveva messo in piedi il piano potessero reperire una mappa, indicante la posizione di potenti artefatti. L'organizzazione in questione rispondeva al nome di Dekatris, ed era composta da tredici membri.
I SeeD ricevettero una richiesta di aiuto per la scomparsa di una statuetta dal museo di Alexandria, contenente uno degli artefatti, la Sfera Zashal. Ovviamente la Dekatris ne era responsabile, ma i SeeD riuscirono a recuperare l'altro artefatto (l'Amuleto di Jenoma), mentre l'Organizzazione, inviando alcuni membri ad Oelivert, attivò la Sfera. Complici le spaccature interne alla Dekatris ed un atto di insubordinazione da parte di Aura, si arrivò alla resa dei conti. I due manufatti, una volta riuniti della Destiny, avevano il potere di realizzare qualunque desiderio, a patto di sacrificare qualcosa di pari valore. Ruben riuscì a ricostituirla e poi a distruggerla offrendo in cambio le vite dei componenti della Dekatris, sbaragliando l'organizzazione e sventando il piano del loro leader: far rinascere Corona sacrificando l'intero Ordine dei Garden, responsabile della distruzione della sua città natale. Ruben non fece rapporto sull'insubordinazione di Aura, che anzi divenne finalmente SeeD Commander, dopo anni di eccezionale servizio.


Settembre 2012 - La vera storia della distruzione del pianeta Corona
Ottobre 2012 - Una serie di misteriosi assassinii
A tutti i SeeD e Cadetti. Le guardie di Burmesia hanno catturato un pericoloso criminale. L'accusa è omicidio plurimo. Hanno richiesto una squadra del Garden in supporto, per poter scortare il criminale da Burmesia alla corte marziale ad Alexandria. La missione non sarà particolarmente impegnativa, quindi un gruppo di 5 tra Cadetti e SeeD sarà più che sufficiente. Chiunque voglia partecipare, si presenti entro le 12 in presidenza. Chiudo.

Con questa comunicazione Ruben richiese una squadra per una nuova missione. Capitanata da Egil, la formazione si recò nella città più piovosa di Gaia, per incontrare il prigioniero che avrebbero dovuto scortare ad Alexandria. Prigioniero che si era dichiarato immediatamente innocente, pregando le guardie e la squadra di rilasciarlo. Durante il tragitto, il cadetto Stray, un leonlupo della tribù di Nanaki, fiutò la presenza di due o tre uomini appostati. Complici o altro? Con una trappola, la squadra riuscì a catturare i tre malviventi, che scagionarono Quen Martell, il presunto assassino, il quale fu comunque condotto ad Alexandria per essere processato e formalmente assolto. Nel frattempo, un altro assassinio si era verificato a Burmesia, dando una riprova ulteriore sull'innocenza di Quen. Ma mentre attendevano la richiesta ufficiale per intervenire nuovamente, ai SeeD arrivò una nuova, drammatica notizia: Quen era stato assassinato nell'abitazione che gli era stata assegnata. Una mail era invece arrivata al computer di Ruben, l'email di un pazzo che voleva portare il Caos nel mondo. Forse, la persona a capo di quel lago di sangue. Formata una nuova squadra, capitanata dal SeeD Matt Winchester, i SeeD raggiunsero Alexandria dove, insieme al Re Gidan perquisirono la casa di Quen. Lì trovarono un tarocco, raffigurante il Matto, che preannunciava un nuovo assassinio. Brancolavano nel buio. Cambiando strategia, la squadra riuscì a scoprire chi aveva venduto le armi all'assassino. Quella persona, prima di essere uccisa - con ogni probabilità da Mr. Caos - confidò loro che un grosso carico era stato mandato nella Reggia del Deserto. Raggiunsero così il posto, ma senza trovare nessuno. Dichiarando fallita la missione, la squadra fece ritorno sull'Aeronave... senza il caposquadra. Matt si ritrovò infatti intrappolato in gioco sadico, dal quale solo se fosse riuscito a vincere sarebbe sopravvissuto. Mentre, se avesse cercato di scappare, l'Aeronave sarebbe esplosa, uccidendo gli altri membri della squadra.
Riuscì a liberarsi, per scoprire che anche gli altri SeeD erano stati catturati. Rinchiusi in una casa degli orrori, avrebbero dovuto superare giochi degni del peggior carnefice. Il Caos stava muovendo i suoi fili, mentre i SeeD affrontavano ciò che lui aveva preparato per loro. Una squadra partì dal Garden, diretta verso la Reggia del Deserto. Stavano arrivando i rinforzi.
Nel frattempo, i SeeD sperimentarono la perversione di ogni "gioco" creato dal loro nemico. Giochi che si sarebbero poi rivelati solo illusioni provocate da Caos stesso, avvalorando sempre più l'ipotesi che costui stesse solo cercando di rallentare i soldati, per un fine a loro ancora sconosciuto. Liberatisi dalle visioni, le due squadre riuscirono finalmente a ricongiungersi: insieme proseguirono la ricerca di Mr. Caos e di una via d'uscita, ma il percorso li portò in una stanza con un altare al centro, apparentemente senza vie d'uscita. Il meccanismo era semplice, ed il gioco questa volta reale: uno di loro si sarebbe dovuto sacrificare e versare la quantità sufficiente di sangue nel macchinario, cosa che avrebbe infine aperto loro una via di fuga. Drizzt si offrì volontario: il suo corpo da Elfo avrebbe retto allo sforzo, mentre i maghi del gruppo lo avrebbero sostenuto con l'utilizzo di cristalli curativi. Questo, almeno, nella loro ipotesi. Il meccanismo, tuttavia, non si attivò, perché in realtà tutto ciò che avrebbero dovuto fare era semplicemente distruggere l'altare. Caos li stava rallentando. Tutti, infine, se ne convinsero.
Riuscirono a fuggire e a tornare al Garden, dove Ruben ricevette una strana mail: un tale Johnatan Myrus voleva vederlo. Da solo. Per parlare. Il Preside accettò l'incontro con quello che si sarebbe rivelato essere il loro avversario, Mr. Caos: uno schizofrenico che aveva ucciso la propria famiglia e che, convinto di doler salvare suo fratello rinchiuso in un'ambra che lo manteneva in vita, non si rendeva conto che era stato proprio lui a portarlo vicino alla morte. Lo arrestarono, e lo consegnarono alle guardie di Alexandria. Sarebbe stato processato, e qualcuno, probabilmente, avrebbe gettato via per sempre le chiavi della sua cella.



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