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Come ben sappiamo, un paio di anni fa ad Hajime Tabata è stato affidato l’onere e l’onore di ridare linfa al progetto “Final Fantasy Versus XIII“, impantanato in un limbo silenzioso protrattosi già per svariati anni: il suo compito sarebbe stato quello di “resettare” lo sviluppo del gioco e dare vita ad un capitolo principale della saga Final Fantasy destinato a girare su console di ultima generazione. Un lavoro sicuramente non da poco,  in cui Tabata ha dovuto bilanciare la propria visione con quella di chi lo aveva preceduto (Nomura), che aveva già dato un primo abbozzo ai protagonisti. Decisa la trasformazione in Final Fantasy XV, venne allestito un team dedicato appositamente a definire i tratti della personalità dei personaggi di gioco. Ed è proprio parlando del protagonista assoluto, Noctis, che Tabata ci confessa che, all’inizio, non era granché entusiasta del personaggio di Noctis: “il suo carattere è stato il più difficile da definire e sfaccettare”. “Poi ho immaginato come potesse essere Noctis da ragazzino. Seduto al tavolo della cena, ad aspettare pazientemente l’arrivo di suo padre, Re Regis. Ho pensato molto alla sua infanzia, e finalmente sono riuscito a vedere il suo lato umano, e ad apprezzarlo”.

Rinoa Heartilly

Il mio nome è Anna e ho creato il Rinoa's Diary nell'ormai lontano 2001, stregata (ha-ha) dall'ottavo capitolo Final Fantasy. Da quel momento, l'amore per la saga non mi avrebbe più abbandonata.

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