The Bouncer
Dopo il successo commerciale del loro primo picchiaduro, Square ci riprova. Tokita collabora nuovamente con Seiichi Ishii, Nomura ricomincia a disegnare personaggi con i
capelli a punta, mentre Noriko Matsueda, uno dei compositori di Chrono Trigger, comincia la composizione della colonna sonora insieme al novello Takahito Eguchi.
Il gioco avrebbe visto la luce sulla nuova console di Sony, la Playstation 2, rendendo quindi piuttosto complesso il lavoro, data la nuova potente macchina.
Il risultato è The Bouncer, uscito nel Dicembre del 2000: il gioco viene acclamato per la meravigliosa grafica e per la trama raccontata
davvero bene (viene infatto citato come "film d'azione giocabile"), ma, a causa del povero gameplay, il gioco viene etichettato come mediocre, vendendo quindi una miseria.
Questo sarà infatti l'ultimo cross over tra Ishii e Square, che decidono di separarsi qui. Ma al peggio non c'è mai fine: Sakaguchi aveva finito il suo film.
Final Fantasy: The Spirits Within
Nel 1997, finito Final Fantasy VII, Sakaguchi parte per le Hawaii fondando la Square Pictures, una filiale di Squaresoft dedita solamente all'animazione.
Avendo finalmente i mezzi, Sakaguchi dedica anima e corpo al film, alla realizzazione del suo sogno: poter raccontare una storia al mondo. Grazie alle nuove tecnologie
in campo di fotorealismo, il film raggiunge vette grafiche impressionanti, grazie anche al lavoro di Moto Sakakibara. Il progetto costa un numero
esorbitante di ore e denaro, oltre ad impiegare qualcosa come 200 persone ed un totale di 137 milioni di dollari, una cifra impensabile per un tie-in.
Esce così a Luglio del 2001 Final Fantasy: The Spirits Within, che si rivela purtroppo essere un flop pazzesco:
il guadagno è di 85 milioni di dollari, il che significa una perdita netta di oltre 50 milioni di dollari che, contando anche pubblicità e marketing, aumentano sino a toccare
la cifra spaventosa di 94 milioni di dollari. Square Pictures è costretta a chiudere e persino la stessa Squaresoft sarebbe andata incontro al fallimento se non fosse
stata acquistata in parte da Sony che, acquistandone il 19%, ne risolleva il morale economico.
Sakaguchi si autodeclassa da vice-presidente esecutivo, capendo di aver arrecato un danno enorme alla compagnia e di aver offeso la creatura da lui stesso generata.
Yasuhiro Fukushima, creatore di Enix, aveva già in mente di comprare la Squaresoft, ma questo evento rallenta decisamente i suoi piani:
acquistare una società quasi in fallimento non rappresentava comprensibilmente una grande attrattiva.
L'intera società viene ridimensionata, i ruoli mutati e tutti i prodotti completamente. Grazie all'aiuto di Sony, Squaresoft riesce a concludere i suoi progetti, ma riuscirà
a riprendersi definitivamente soltanto grazie alla fusione con Enix, che si concluderà qualche anno dopo.
Sakaguchi porterà con sé il rimorso di aver distrutto il suo marchio, quindi deciderà di andarsene, nel 2004, fondando una nuova società grazie al denaro di Microsoft.
Final Fantasy X
Era il 1999, ben prima del disastro narrato poc'anzi quando Squaresoft annunciò Final Fantasy IX, X e XI: finito il IX su PS1, ora la software house poteva dedicarsi al primo titolo
della saga per PlayStation 2. Mentre Sakaguchi continuava a lavorare al suo film, si mostrava un po' preoccupato
per la svolta "reale" che poteva prendere la sua saga. Non voleva il doppiaggio, non voleva il narratore e non voleva il gioco interamente in
3D. Fortunatamente, le sue scelte non vennero ascoltate, perché "il successo di Final Fantasy è dettato anche dal suo continuo innovarsi"
(parole future dello stesso Sakaguchi, col senno di poi).
Il gioco venne diretto da tre persone differenti, uno per settore: Takayoshi Nakazato (prima opera) avrebbe diretto la mappa, Toshiro Tsuchida (prima opera anche per lui)
avrebbe diretto il battle system, mentre Motomu Toriyama (creatore degli eventi in FF VII) si sarebbe occupato degli eventi in questo capitolo, e questo lo ha reso
di fatto il vero creatore di questa opera, insieme a Kitase, produttore e capo-direzione, che scelse appunto Toriyama per il suo lavoro su FF VII (tutto Midgar è opera sua).
Nomura torna a curare i personaggi, Nojima (con Kitase) torna a curare lo scenario con una nuova recluta, ossia Daisuke Watanabe, mentre
Uematsu per la prima volta non si occupa da solo della colonna sonora, ma lavora in compagnia dei colleghi Junya Nakano e Masashi Hamauzu.
Le prime idee per Final Fantasy X sembravano molto contrastanti: all'inizio Squaresoft decise di inserire la sua nuova funzione online, il PlayOnline, scelta che
verrà abbandonata in favore del successivo capitolo della saga. Inoltre Shintaro Takai, battle art director, disse che era intenzione del team rendere i mostri visibili nella
mappa di gioco, ma per limitazioni hardware (o, per meglio dire, per mancata conoscenza del nuovo hardware) dovettero rinunciare all'idea, applicando un filtro per far sì che
la transizione passasse in secondo piano.
Kitase pensò anche al sistema di sviluppo, la Sferografia, che avrebbe permesso al videogiocatore di tenere sott'occhio tutti gli sviluppi dei protagonisti. Nomura
si ispirò particolarmente a due nazioni per creare il mondo di Spira, ossia il Giappone e la Thailandia. Fu di Nojima però l'idea di creare un mondo fantasy a sé stante con forti ispirazioni
nipponiche ma anche con varie etnie interne e magari lingue differenti, come poi accadrà con gli Albhed.
Data l'introduzione del doppiaggio, FFX richiese una lunga sessione di motion capture e di animazione scheletrica per rendere al meglio i personaggi, soprattutto per il
labial sync che, secondo Nojima, avrebbe giocato un ruolo importantissimo a livello emotivo. I problemi, poi, nasceranno con il doppiaggio inglese, proprio
per il labial sync e per la differente lunghezza delle frasi.
Dopo aver rivisto bene la figura di Tidus, che inizialmente doveva essere un idraulico con l'atteggiamento da delinquente, si optò per farlo diventare un
asso del Blitzball. Il filmato iniziale subì uno stravolgimento totale: inizialmente Tidus avrebbe dovuto nuotare in un oceano nei dintorni di Registan
(la futura Zanarkand) sulle note del famoso Hymn of the Faith, per poi andare in un luogo chiamato "Yevon Dome" ad incontrare i suoi amici, un uomo e due donne. Dopo aver
visto che Tidus era in ritardo, il capo dello Yevon Dome, l'omonimo Yevon, avrebbe ricevuto offerte e preghiere.
Final Fantasy X esce il 19 Luglio del 2001 su PS2, gli stessi giorni del film, quindi ringraziamo questo gioco se Squaresoft non è fallita di punto in bianco. Il decismo episodio ebbe pure una "versione con DLC", chiamata Final Fantasy X international, con parecchi elementi aggiuntivi, tra cui uno strano filmato in cui Yuna aveva trovato una sfera...