Qualche giorno fa, nel corso di un’intervista, Tabata si è avventurato sul delicatissimo terreno della natura open-world o lineare di Final Fantasy XV. Da sempre il director ha promesso tonnellate di esplorazione e missioni secondarie, il tutto però senza trascurare una storia coinvolgente e soprattutto emozionante. Non stupisce quindi che, accanto a sezioni di gioco più votate all’open-world, FFXV presenti anche una parte in cui è la progressione lineare degli (incalzanti) eventi a far da padrona.
Le dichiarazioni di Tabata hanno generato però qualche preoccupazione nei fans, timorosi di non potersi prendere la classica “pausa di riflessione” che ogni Final Fantasy offre prima delle battaglie conclusive, quella parentesi di respiro in cui tornare ad esplorare il mondo di gioco, completare le missioni secondarie lasciate in sospeso, scoprire location segrete.
Proprio a queste preoccupazioni risponde il director, assicurando che la progressione lineare riguarda per lo più gli eventi finali di FFXV e non tutta la sua “seconda metà”, e che sarà comunque possibile tornare indietro alle aree precedentemente esplorate.