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Dopo una doverosa analisi a mente fredda abbiamo realizzato che la Cerimonia d’apertura per i 30 anni della saga Final Fantasy era indirizzata prevalentemente al mercato e ai consumatori giapponesi, piuttosto che al panorama videoludico mondiale.

Accettata questa premessa, stupisce meno l’assenza sul palco del chiacchieratissimo (in Occidente) Dissidia Arcade Final Fantasy, picchiaduro con i personaggi della saga uscito un anno fa per le sale giochi nipponiche. Nello scorso mese di Novembre è scaduto l’anno di esclusiva per i cabinati giapponesi, e da quel momento si sono rincorsi numerosi rumour di un suo imminente annuncio per console domestiche occidentali.


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Il Grand Opening è stata un’occasione mancata, ha ammesso lo stesso Ichirou Hazama, producer di Dissidia Arcade, ma la ragione è semplice: non erano ancora pronti “dei contenuti che potessero incontrare l’approvazione del pubblico”.

“Molti giocatori si aspettano una storia per la versione console, e naturalmente ci stiamo lavorando. Tuttavia il focus del gioco restano pur sempre i combattimenti, e questo non cambierà. Abbiamo inoltre intenzione di potenziare anche altri aspetti del gioco, e per farlo abbiamo bisogno di un po’ di tempo in più”.



Lo sviluppo per console domestiche, che a questo punto è una certezza, non comporterà una diminuzione degli aggiornamenti per l’originaria versione Arcade. Anche su questo aspetto Hazama è categorico: “Ho ricevuto molti feedback dai giocatori e ho l’impressione che sempre più persone siano interessate a questo titolo, quindi voglio fare in modo che sia disponibile per quanti più giocatori è possibile. Tuttavia, anche se ci impegneremo sulla versione console di Dissidia Arcade, non vogliamo che questo si traduca in una insoddisfazione degli utenti arcade. Non ci saranno ritardi nel release di nuovi aggiornamenti. Continuate a supportarci durante questo anno!”

Rinoa Heartilly

Il mio nome è Anna e ho creato il Rinoa's Diary nell'ormai lontano 2001, stregata (ha-ha) dall'ottavo capitolo Final Fantasy. Da quel momento, l'amore per la saga non mi avrebbe più abbandonata.

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