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Premessa: Pitioss è un dungeon post game, quindi i contenuti qui presenti potrebbero essere considerati spoiler. Leggere a proprio rischio e pericolo.

Durante un intervista rilasciata a Kotaku al Pax West 2017, Tabata ha rivelato che il dungeon postgame Rovine di Pitioss, famoso per la sua infamia tra enigmi e sezioni platform, è stato concepito da una sola persona, ammettendo anche che lui non ha finito il dungeon in questione.

Per il design delle Rovine di Pitioss, che originariamente doveva essere molto di più di un semplice dungeon postgame, Tabata ingaggiò un artista chamato Nakamura, che aveva precedentemente lavorato alle texture del titolo.
Lui pensa in maniera unica, ha il suo mondo personale. Sentivamo che il dungeon finale sarebbe stato magnifico che fosse stato qualcosa di inaspettato…e quindi abbiamo permesso a quel ragazzo di liberare le sue idee e creare il dungeon come voleva.”
 
 
Il director, per illustrare le profondità della creatività bizzarra di Nakamura, ricorda che mentre si faceva brainstorming sui concept per Ramuh, Nakamura ebbe un’idea unica. Mostrare prima una serie di nuvole, dopodiché aprirle rompendole e far iniziare la discesa della faccia di Ramuh dal cielo verso il party. “Alla fine non abbiamo usato quella idea, ma è per farvi capire quanto estrema sia la creatività di Nakamura”
 
Alle Rovine di Pitioss, accessibili solo dopo aver finito il gioco, si devono effettuare salti precisi e risolvere enigmi complicati. Non c’è combattimento, infatti i membri del party rimangono fuori  mentre Noctis discende nelle profondità. Il giocatore comanderà quindi solo il principe tra salti nell’oscurità e schivate a numerosi ostacoli che non vengono trovati da nessuna parte del gioco. Nonostante Final Fantasy XV non sia predisposto al platforming, il dungeon è stato apprezzato da molti. Il team di Tabata, comunque, ad un certo punto cominciò a trovarlo normale.
Ci sono discussioni sulla direzione del dungeon ed allinearlo agli altri presenti nel gioco. Detto questo, quando pensi davvero a tutta la saga di Final Fantasy, non può davvero essere misurata da un solo angolo o da una sola direzione, per così dire. Ci sono stati vari approcci e metodi. Ed è così che gli autori hanno sempre lavorato insieme per sviluppare la serie. E quindi hanno infine deciso che questo poteva essere un altra tipologia di ciò che il gioco può offrire. Ed è andata bene.
 
 
Infine, Tabata ha completamente negato ognuna delle teorie esistenti su Pitioss, aggiungendo che ci sono aspetti della lore di Final Fantasy XV che verranno spiegati nei futuri DLC.
 

Final Fantasy XV è disponibile su PS4 e Xbox One. Agli inizi del 2018 uscirà su PC in una forma rinnovata sotto il nome di Windows Edition, mentre per l’Autunno è prevista un’edizione Pocket per gli smartphone.

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