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Annunciato da Square-Enix durante l’E3 2019, Final Fantasy VIII Remastered è il rifacimento per le attuali piattaforme di gioco – PlayStation 4, Xbox One, Nintendo Switch e Steam –  dell’ottavo capitolo della serie, che – a distanza di vent’anni dalla prima uscita in Giappone su PSX – non aveva ancora ricevuto una rimasterizzazione tesa a renderlo più moderno.

FFVIII uscì originariamente l’11 Febbraio 1999 (in Europa arrivò il 27 Ottobre dello stesso anno), per poi sbarcare su PC e su PlayStation Network rispettivamente nel 2000 e 2009. Ne seguì poi una versione su Steam, che non riuscì tuttavia a liberarsi dei problemi tecnici che la precedente versione PC si portava sin dal lancio. Domani, 3 settembre 2019, farà infine capolino la versione Remastered di Final Fantasy VIII, che grazie a Koch Media abbiamo avuto occasione di provare a fondo in anteprima.

Ma cosa cambia davvero in questa versione? Cosa c’è di nuovo e cosa, nel bene e nel male, è stato mantenuto identico all’edizione originale? Il lavoro di rimasterizzazione svolto giustifica il prezzo di vendita, pari al lancio a 19,99 €? Ecco qui di seguito gli esiti del nostro hands-on, le impressioni, i commenti a caldo ed i consigli, in questo articolo scritto a più mani e nato dall’esperienza di gioco di Rinoa, Brian e Ruben.

Comparto grafico: un upgrade incompleto

Il comparto su cui è stato svolto il lavoro più evidente di rimasterizzazione è senza dubbio quello grafico: questa edizione può infatti vantare una resa grafica potenziata sino al full HD (1080p) che, però, non corrisponde ad un miglioramento qualitativamente adeguato di tutti gli elementi presenti su schermo. A giovarsi del miglior rifacimento sono i poligoni dei personaggi e dei mostri, integralmente ridisegnati e portati adesso ad un livello qualitativo davvero elevato, ma anche ulteriori elementi di gioco – come, ad esempio, le carte del Triple Triad – sono stati rifatti e resi godibili alla vista anche in alta definizione.

Tra le fila dei personaggi, il cambiamento più evidente è quello del protagonista Squall Leonhart, integralmente ricreato ispirandosi al modello già realizzato per Dissidia Final Fantasy, e con una rinnovata capigliatura che ha suscitato accese discussioni nella community degli appassionati.


E voi, quale preferite?

Anche il modello di Laguna, tratto da Dissidia duodecim, si fa apprezzare per la sua alta qualità, ma l’upgrade è evidente per tutti i personaggi di un certo rilievo: Quistis, Rinoa, Selphie, Irvine, Zell, Seifer, ma anche Kiros, Ward, Giulia, Edea, Ellione, Shu, Cid e molti, molti altri.

 

Anche i filmati sono stati rimaneggiati e portati ad un più alto livello visivo, per essere dignitosamente visualizzati persino su grandi schermi alla massima risoluzione. Non sono stati ricreati da zero né sono state apportate modifiche ai loro contenuti, ma i tecnici di Square sono comunque riusciti a fare un lavoro davvero ottimo. Fanno eccezione soltanto un paio di filmati in CG che, probabilmente per la loro estrema dinamicità, non hanno permesso di raggiungere risultati altrettanto buoni: tra questi è purtroppo compreso il meraviglioso filmato iniziale, che finisce paradossalmente con l’offrire a questo titolo un biglietto da visita non all’altezza.

Sorte ben diversa hanno avuto purtroppo i fondali di gioco, rimasti immutati dalla originaria versione su PSX. Final Fantasy VIII nasce sulla prima PlayStation con una risoluzione nativa comprensibilmente molto bassa per gli standard attuali – per quanto perfettamente in linea con quelli dell’epoca – e Square ha ammesso a più riprese di non essere più in possesso dell’originario codice sorgente di gioco.
Questo ha reso necessario un lavoro certosino di ricostruzione e adattamento, lavoro che la casa dei Chocobo si è mostrata disposta a compiere per personaggi, mostri, animazioni… ma non anche per i fondali. E così, sfondi e ambientazioni in 2D non hanno subito alcun restyling, mantenendo intatta l’estetica di vent’anni fa. Il risultato, per quanto possa idealmente e nostalgicamente apprezzarsi, finisce tuttavia col risultare davvero sgradevole agli occhi, specialmente nel contrasto con dei personaggi adesso così ben definiti.

Anche le texture della mappa del mondo sono rimaste inalterate, e lo stesso può dirsi per gli elementi poligonali su di essa presenti. Abbandonare il Garden di Balamb e ritrovarsi proiettati su una mappa così scarsamente definita è, purtroppo, un colpo al cuore.

Tra le reazioni “what?!” che ci ha suscitato questo titolo annoveriamo anche l’insolito declassamento di alcuni personaggi a parte del fondale. Alcuni PNG non sono stati dotati di un modello 3D, ma sono letteralmente parte integrante dello sfondo, con cui condividono la misera risoluzione.
Persino il preside Cid, dopo esserci apparso in tutta la sua magnificenza nel suo rinnovato e meraviglioso modello 3D, nella sequenza successiva si trasforma in una macchia sfocata davanti al tabellone direzionale.

 

Inalterata infine l’originaria ratio 4:3 del gioco, con l’inevitabile ricorso alle antiestetiche, ma necessarie, bande nere laterali.

Comparto sonoro: 10/10

Abbandoniamo il comparto grafico per spostarci su quello sonoro, dove i risultati sono davvero eccellenti, su tutta la linea. Schivato il rischio MIDI – al team è sfuggita una sola traccia nel CD2,  “The Landing” – questo Remastered ci propone le tracce originali della versione PlayStation 1, con una qualità audio elevatissima e superiore persino all’originale. In più, questa volta la traccia musicale di una location o della mappa del mondo non ricomincia dall’inizio al termine di una battaglia, ma riprende esattamente da dove si era interrotta.

Gameplay: lode, lode, lode alla velocità x3

Final Fantasy VIII Remastered si basa sullo scheletro della versione Steam (a sua volta identica nei contenuti al titolo originale per PSX), appositamente rimaneggiata per girare anche sulle console di attuale generazione. Dopo la pre-intro con i nomi degli sviluppatori (DotEmu e Access Game) e il logo del titolo, apparirà su schermo il logo di Squaresoft, il noto video con i credits e le meravigliose immagini in bianco e nero e, alla fine o premendo un qualsiasi tasto per interromperlo, entreremo nella celeberrima schermata dei titoli dell’ottavo capitolo. Entrando nel menu “Carica” vedremo i due slot memory card per il salvataggio (ebbene sì) e giocando scopriremo che ogni blocco indica anche il CD di pertinenza, nonostante non esista più la divisione tipica del formato fisico.

Salvataggi a parte, in generale ogni aspetto del gameplay di Final Fantasy VIII è rimasto identico all’originale: dal sistema di combattimento, ai menu, all’esplorazione. Il team ha però aggiunto alcuni tweak pensati per migliorare l’esperienza di gioco o per semplificare la vita di chi volesse soltanto reimmergersi nell’atmosfera e nella storia di FFVIII senza badare troppo alle battaglie.

Tra questi, il più gradito è quello della velocità 3X, attivabile su PlayStation 4 con la pressione della levetta analogica sinistra, che renderà il gioco tre volte più veloce in tutti i propri aspetti: dialoghi, animazioni, spostamenti, battaglie e quant’altro. La velocità tripla rende le battaglie decisamente più godibili, ponendo rimedio alla staticità del sistema di combattimento a turni – pardon, con ATB – e rendendo tollerabili persino le sessioni di Assimilazione magie, che potremo completare decisamente più in fretta che in passato.

Naturalmente, come dicevamo, ogni aspetto del gioco sarà accelerato, per cui di tanto in tanto assisteremo ad animazioni dei personaggi che, a velocità tripla, assumeranno tratti abbastanza comici. In altre occasioni, invece, specialmente quando dovremo muoverci in spazi ristretti o passare per piccoli corridoi, ci renderemo conto che la supervelocità rende più difficile mantenere saldo il controllo del personaggio. In questi casi, faremmo meglio a ritornare alla velocità ordinaria per evitare che Squall “scappi via” superando il passaggio o addirittura schizzando nella schermata successiva.

Un’altra occasione in cui vi consigliamo di disattivare il 3X è, poi, durante l’invocazione dei G.F., se intendiamo massimizzare il danno arrecato con il Supporto: a velocità tripla è molto più difficile evitare la X rossa e raggiungere cifre elevate. A proposito, nota per gli utenti PS4: il Supporto si attiva tenendo premuto il tasto Select, che corrisponde al touchpad centrale.

In alcuni (pochi, a dire il vero) punti del gioco abbiamo inoltre notato un malfunzionamento del 3X, che non riesce a lavorare come si deve e porta Squall a correre a scatti, piuttosto che con la fluidità generalmente assicurata dal tweak: il primo esempio di questa problematica, che speriamo venga corretta presto con una patch, si incontra all’interno del Garden di Balamb, nella schermata alla destra del tabellone direzionale.

Oltre al 3X, tutte le versioni console di FFVIII Remastered portano con sé due ulteriori cheat: Incontri Zero (attivabile su PS4 con la pressione contemporanea delle levette analogiche) e Invincibilità (pressione levetta destra). Il primo consente di evitare del tutto gli incontri casuali, mentre il secondo garantisce alla squadra HP sempre al massimo, barra ATB sempre piena e Tecniche Speciali sempre disponibili. L’attivazione di questi cheat sarà segnalata dall’apparizione dell’icona corrispondente nella porzione sinistra dello schermo.

La versione Steam, infine, aggiunge cheat ancora più articolati, offrendo la possibilità di attivare “Tutti gli oggetti”, “Tutte le abilità”, “Livello massimo Guardian Force”, “Guil massimi”, “Magie al massimo”, “Tutte le Tecniche Speciali” e “Tutte le carte”.

Modifiche/censure

Sfruttando l’occasione offerta dai lavori di rifacimento grafico del titolo, il team di programmatori ne ha approfittato per introdurre alcune modifiche all’aspetto dei personaggi, probabilmente per la necessità di adattarsi alle nuove politiche Sony tese a mantenere il gioco entro una buona valutazione PEGI. Due esempi sono saltati subito agli occhi: Siren e Rinoa.

La Guardian Force alata, durante il suo attacco “Voce del Silenzio” mantiene ora le ali costantemente a copertura del bacino, mentre nella versione originaria risultava visibile il piumaggio che componeva la parte inferiore del bikini. Curiosamente, invece, nella carta Siren la GF mantiene invece la sua storica posa.
Anche il modello di Rinoa è stato modificato nell’abbigliamento, con l’iconico spolverino azzurro adesso abbottonato all’altezza del seno ed una canotta nera leggermente più accollata della precedente.


 

E’ curioso notare come, tuttavia, un trattamento analogo non sia stato riservato al modello di Edea, che continua a mostrare, esattamente come nell’edizione originale, una scollatura drastica e più che evidente.

Errori di traduzione

Abbiamo riscontrato, sparse qua e là, una serie di piccole imperfezioni ortografiche e grammaticali: ad esempio abbiamo letto un “codide” in luogo di “codice”, un “addottivi” e un “daccordo” abbastanza da brividi. Nulla che possa rovinare l’esperienza di gioco ma, al più, strappare un sorriso.

Piccole sviste parte, vi segnaliamo due “problemi” di più grande spessore. Usando il comando Assimila da un nemico, nel caso in cui si ottenga più di una unità, il gioco trasformerà il nome dell’incantesimo aggiungendovi alla fine la parola “magia“. Leggeremo così, tra stupore e una risata trattenuta, di avere assimilato “Energiamagia”, Firemagia”, “Zombiemagia”, e così via.

Il secondo punto che evidenziamo riguarda un errore di traduzione in realtà presente sin dalla versione originale di Final Fantasy VIII, derivante da un cattivo adattamento dello script inglese di gioco ed ancora mai corretto: Odine Brand. Lungo il cammino verso Esthar, Squall e Zell parleranno del dr. Odine, e Zell pronuncerà la seguente frase: “You know the famous Odine brand, don’t you? That’s all Dr. Odine’s work” (traducibile con: “Conosci il famoso marchio Odine, no? E’ tutto frutto del lavoro del dott. Odine”). Per un banale errore nella comprensione dello script originale, nella versione italiana (e solo in quella italiana) la parola “brand” è diventata il cognome dello scienziato, in realtà universalmente noto solo come “Dr. Odine”. 

Conclusioni

Tirando le somme, Final Fantasy VIII Remastered vale il prezzo di lancio?

La risposta, come spesso accade, è “dipende“. Per l’esattezza, tutto dipende dal valore che ciascuno di noi assegna alle features introdotte in questa Remastered.

Se reputate la velocità 3X una manna dal cielo, perché vi permette di rendere più dinamiche le battaglie e le sessioni di esplorazione e, perché no, procedere più speditamente nella storia; se la qualità delle tracce musicali vi conquista; se non aspettavate altro che vedere i nuovi modelli poligonali dei personaggi, allora sarete più che propensi a mettere mano al portafogli e sborsare i 19,99€ richiesti.
Se invece non siete disposti a sorvolare sui fondali appannati, il rendering spigoloso e, in generale, le carenze di questa Remastered, è molto probabile che preferirete aspettare il primo probabile calo di prezzo.

Tra gli stessi redattori del Rinoa’s non c’è stata un’opinione unanime (secondo indiscrezioni Brian e Ruben non si rivolgono più la parola) e immaginiamo che la stessa community sarà divisa tra chi rimarrà entusiasta del prodotto e chi invece criticherà ardentemente la qualità della rimasterizzazione. E voi, da che parte starete? 

Rinoa Heartilly

Il mio nome è Anna e ho creato il Rinoa's Diary nell'ormai lontano 2001, stregata (ha-ha) dall'ottavo capitolo Final Fantasy. Da quel momento, l'amore per la saga non mi avrebbe più abbandonata.

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