Tra le rivelazioni più importanti dell’evento FFXV: Uncovered del Marzo scorso (incredibile come sia già passato un anno), oltre alla data di release – poi rinviata, c’è sicuramente l’annuncio del “Final Fantasy XV Universe“. Un vero e proprio cosmo dedicato al quindicesimo capitolo della saga, di cui il gioco in sé rappresenta soltanto un tassello.
Tabata ha voluto potenziare e migliorare l’approccio già seguito con Final Fantasy XIII, in cui però delle parti importantissime di quell’universo (la mitologia della Fabula Nova Crystallis e i romanzi Episode 0 e Episode i) rimasero confinate al Giappone. Ogni componente dell’Universo di Final Fantasy XV, invece, ha avuto una diffusione mondiale, in perfetta coerenza con lo spirito ben più “occidentale” di questo capitolo.
E così, il film Kingsglaive, l’anime Brotherhood, il gioco A King’s Tale (adesso disponibile gratuitamente), ma anche trailer di un certo spessore come Omen e Dawn, contribuiscono ciascuno alla storia di Final Fantasy XV.
Nel corso del GDC 2017 di San Francisco, Hajime Tabata ha raccontato lo sviluppo di FFXV, ha mostrato le nuove meraviglie tecniche a cui il team sta ancora lavorando, e ha chiarito anche la timeline dell’Universo di Final Fantasy XV proiettando questa diapositiva:
Dall’immagine ricaviamo delle informazioni (o conferme) molto importanti.
- Il trailer Omen mostra una realtà alternativa, che non trova spazio nella storyline di gioco ma piuttosto nei sogni di Noctis (secondo lo spezzone inserito al termine del Capitolo 5) o di Regis (come parrebbe dalla versione integrale del trailer)
- Gli Episodi dedicati a Gladio, Prompto e Ignis si collocano tutti nella fascia temporale successiva alla partenza del gruppo da Insomnia. E’ improbabile dunque che questi DLC, compreso quello di Prompto, ci porteranno indietro nel tempo approfondendo il passato dei personaggi (se non, forse, tramite flashback).