I titoli appartenenti alla Fabula Nova Crystallis condividono un'unica vasta mitologia di base - sebbene approfondita in aspetti differenti in ciascuno degli episodi - che narra le origini del mondo, la storia delle divinità che lo governano ma anche di fal'Cie ed l'Cie. Capostipite della FNC è Final Fantasy XIII, poi seguito da Final Fantasy XIII-2, Lightning Returns: FFXIII, Final Fantasy Type-0 ed infine Final Fantasy XV (ex Final Fantasy Versus). Il Mito nasce da una storia elaborata Nojima nel 2003, poi ripresa dagli autori dei vari titoli per sviluppare le storie di ciascuno. A differenza di FFXIII, FFXIII-2 e Lightning Returns, facenti parte della "Saga di Lightning", gli altri due episodi - FFXV e Type-0 - raccontano storie e personaggi a sé stanti, accomunate esclusivamente dal Mito della Fabula.


Tanto tempo fa, un dio dominava il mondo. Il suo nome era Bhunivelze.
Bhunivelze sconfisse sua madre, la dea Muin, e prese il controllo del mondo.
Muin scomparve nel mondo non visto --il mondo invisibile.
Bhunivelze era un dio con molti problemi.
Il mondo, era certo, era destinato a morire.
Pensò che fosse una maledizione lanciata sul mondo da sua madre Muin.
Bhunivelze sapeva che doveva distruggerla.
Per farlo, doveva cercare la porta. La porta verso il mondo invisibile in cui sua madre aspettava.
Con la sola forza della sua volontà, creò il primo fal'Cie.
Prima, creò il fal'Cie Pulse.



Il compito che gli affidò fu di aprire il mondo, e cercare la porta verso Muin.
Poi, creò il fal'Cie Etro.
Ma fu un errore. Inconsapevolmente, la creò a perfetta immagine di Muin.
Bhunivelze ebbe timore di lei, e non donò ad Etro alcun potere.



Invece, creò il fal'Cie Lindzei.
Il compito che gli affidò fu proteggere Bhunivelze da tutti coloro che volessero distruggerlo.
Bhunivelze affidò a Lindzei un compito speciale. Svegliarlo quando sarebbe giunto il tempo.
Poi si trasformò in Cristallo, e cadde in un sonno senza fine.
Pulse desiderava espandere il mondo, così creò numerosi fal'Cie ed l'Cie.
Lindzei desiderava proteggere il mondo, così creò numerosi fal'Cie ed l'Cie.
Ma Etro era senza poteri, e non poté fare nulla da sola.
Sola, pensò a sua madre, di cui aveva le sembianze.
Etro strappò il suo corpo, lasciando che il suo sangue scorresse sul terreno, e scomparve dal mondo visibile.
Da quel sangue, strappato dal suo corpo, sgorgò la razza umana.



Creature nate solo per morire.
La distruzione del mondo visibile non era una maledizione, solo il destino.
Il mondo era diviso in due metà, quella visibile e quella invisibile.
Se l'equilibrio tra i due fosse stato distrutto, lo stesso mondo sarebbe stato distrutto.
La dea Muin non poteva far nulla per impedirlo.
Era stata inghiottita nel caos del mondo invisibile.
Proprio prima del suo ultimo istante di vita, Etro arrivò al suo fianco.
Muin disse ad Etro che avrebbe dovuto proteggere l'equilibrio del mondo, prima che scivolasse per sempre nel caos.



Ma Etro era stolta, e non conosceva il significato delle parole di Muin.
Etro era sola, ma provò affetto per questi umani nati solo per morire.
Poiché essi morivano, lei sorrise, e donò loro il caos.
Il caos che Etro donò loro, gli umani lo chiamarono "cuore".
I loro cuori divennero il loro potere, ma gli umani non lo sapevano ancora.
Presto, chiamarono Pulse "il sovrano onnipotente". Lindzei lo chiamarono "il protettore", ed Etro... Etro la chiamarono "morte".
Gli umani vissero sul mondo, custodendo il caos dentro di sé.
Poiché tenevano il caos così vicino, il mondo si trovò nuovamente in equilibrio.
E Bhunivelze continuò a dormire. Un Cristallo.
Fino alla fine dei tempi...



Mitologia della Fabula Nova Crystallis



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